Oggi in Prima Pagina, il Notiziario si legge e si ascolta

di Salvatore Leone

Le Eolie restano a pezzi o in due pezzi. Spogliate di tutte le strutture essenziali (ospedale-tribunale-agenzia entrate). Gli abitanti cercano altre residenze da Milazzo in poi. Gli eoliani sono diventati i nuovi turisti sempre disponibili a seguire i mille convegni, festival, incontri, presentazioni di libri nuovi e vecchi, cinema, ricorrenze e feste varie con l'esercito di attori, ballerini, registi, magistrati, politici, musicisti, cantanti, poeti, scrittori. Tutto e tutti ordinatamente in fila rispettando i turni e la chiamata sui vari palchi compresi quelli galleggianti che fanno compagnia ai pesci e agli uccelli che invece andrebbero rispettati e non spaventati. E poi gli sponsor, ricchi e taccagni ma ben esposti per dire noi ci siamo abbiamo dato e ricordatevi di esporci al meglio. Quanto vale e quanto costa questa girandola di spettacoli dentro le isole spesso disturbati dai continui voli di elicotteri battezzati lussuose ambulanze eoliane. In questa girandola manca all’appello il ministro Speranza con il suo libro uscito e ritirato, la ministra Cartabbia con il piano concorsi liguri di cui si sparla e il quasi sconosciuto ministro dell’economia e finanza Franco. Nessuno forse ha avuto tempo di sistemare i "trio" nei calendari degli eventi oppure si teme per le lamentele delle partorienti, dei malati, dei legali, dei testimoni, degli imputati e di tutti coloro che volenti e non volenti sono dei “statodipendenti” della Barcellona capitale delle Eolie. La vera cultura delle Eolie è la scultura di come le isole vengono colpite e scolpite ad immagine e somiglianza di altri che beccano e speculano dall’economia eoliana. Prima o poi, alle Eolie scompariranno anche tutti questi eventi spesso sovrapposti e sovraesposti. Saranno trasferiti nello spazio davanti al Tribunale di Barcellona che si chiamerà palaEolie e sponsorizzato dall’Unesco con un angolo per il Museo della pomice.