di Salvatore Leone

Quando non esisteva il reddito di cittadinanza le isole erano più ricche. Sotto ogni aspetto. Adesso che questo aiuto di Stato è arrivato ad oltre il 10% della popolazione eoliana, le Eolie hanno il titolo di isole povere anche se vantano un territorio meraviglioso. I finanziamenti che sono arrivati dallo Stato, sia per le opere pubbliche che per finanziare attività private di ogni tipo, la soglia di povertà aumenta mentre la sacca di ricchezza cresce diminuendo il numero dei titolati. Intuire dove vanno a finire i soldi è un compito della politica che possiede i dati per analizzare la situazione. Il passato era più arruolato dalla politica. Tutto funzionava meglio e sul posto la sanità svolgeva la sua funzione, come la Pretura, il carcere, l’Ufficio del Registro e delle Imposte, il Catasto e tutte le isole avevano la presenza costante di Capitaneria, Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili Urbani. Esistevano tre legali con funzioni notarili, uno nell'isola di Filicudi ed Alicudi, uno per Lipari e Vulcano ed il terzo nell'isola di Salina. Si potevano stipulare, per ovviare di recarsi nelle varie isole, gli atti su aliscafi e navi  in partenza per le isole. Lo Stato faceva fronte alle esigenze degli isolani.Tutti erano ricchi di lavoro, i soldi giravano e pochi si lamentavano. Poi arrivarono i finanziamenti a pioggia perpetua, le paghette di Stato e la povertà invase le isole a macchia d’olio mediterraneo.

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