di Salvatore Leone

Per la prima volta alcuni sindaci delle isole sono stati uniti e compatti, non per partecipare a mangiate ma per la giustizia. Giustizia locale per gente che vive nelle isole sconosciute e flagellate per 330 giorni dell'anno ma alla moda negli spiccioli degli altri giorni che completano l'anno. L'unione ha portato a un risultato importante anche se parziale, al momento. Naturalmente non si parla dell'unione dei sindaci delle Eolie, ma di quelli di Ischia, Lipari e Portoferrario. Una giustissima unione, non di forza ma di civiltà. Ed allora, avendo le stesse idee, gli stessi unitari problemi, perché non si organizza un bel gemellaggio, indipendentemente dal risultato ottenuto per la giustizia. Solo così si potrà permettere di far conoscere ai politici vacanzieri, come si vive stabilmente in queste isole "Patrimonio dell'Umanità" ma anche per 36 mesi ancora "Patrimonio della Giustizia".

Baciamo le mani

Adesso che la strada di Bagnamare é chiusa, quelli di Canneto, per non passare da Serra, non andranno a Lipari e quelli di Lipari, per non passare da Serra , non andranno a Canneto. Quelli che invece saranno costretti a muoversi, infileranno le mani in tasca per il maggior consumo di tempo e di benzina. Le colpe degli altri pagate dai soliti. Perché al costo degli abitanti nessuno mai ci pensa. Salvo i consumatori finali. Chi non vuol sotterrare i nuovi "megatubi" nella strada di Bagnamare e non li vuole sospesi sul mare, può sempre chiedere di farli passare dalla strada di Serra, con qualche pompa in più si può. A Canneto sono state sapientemente eliminate le vasche, a Lipari no. Con la scusa del depuratore fra pompe e tuberie ci sarà dove si potrà puzzare e dove no. Anche se l'aumento delle pompe aumenterà i costi di manutenzione. Ma i grillini sulle pompe di Lipari non hanno niente da dire, vista l'esperienza dialettica romana?
Baciamo le mani