Prima Pagina: FAVANDO

Le fave d'Egitto si diceva ai tempi dei Faraoni. Col pecorino si aggiunge nel detto romano. la terza fava é come la terza via. ha l'ingresso e l'uscità della nobiltà alimentare. L'antichissima ricetta : lessare le fave, profumale con pepe, coriandolo, cumino, finocchietto e quindi stemperale con vino e garum. Le fave associate al culto dei morti, forse anche per via della macchia nera che tinge i fiori bianchi e che ricorda la lettera theta dell'alfabeto greco, la stessa di thanatos, la morte.

Le fave stanno al cultura del mangiare e riportano al salame e guru di una aristocratica confraternita dedicata alla sua tutela. La fava é primavera sbucciata e controsbucciata. Le fave secche con basilico, aglio, pomodori, carote e zucchine o la "ncapriata " di fave e foglie pugliese o ancora il macco siciliano, profumato col finocchietto fino al mudammas egiziano preparato nel pentolone di rame.

ISOLA LAVA foto Elio Beninati

L'infanzia che avanza

lavora e canta

fra i libri e le matite.

Creare un vulcano

e baciare la lava

che sbalza il calore

a tutte le ore.

Nidi di crescita

con pagliuzze e feritoie

che vanno a posarsi

sopra l'isola scalza

dove il fumo si alza e crea rotte

oltre gli oceani della fantasia.

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