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di Sandro Crivelli

Buongiorno cari amici,

penso che non bisogna farsi prendere dalla foga della riapertura in questo momento, ma quando vi saranno le condizioni; è presto ed allo stato attuale non c'è una cura, un vaccino, il turismo è fermo; e poi! In che modo dovremmo riaprire le nostre attività commerciali?

Pensate proprio che in questo momento vi siano persone disposte a venire al ristorante, al bar, in pizzeria alle condizioni dettate da rigidi protocolli di prevenzione? Al di la del fatto che il governo per prevenzione ha prorogato la quarantena. Purtroppo non credo proprio. Ho paura ad uscire di casa o far uscire i miei familiari, la gente continua a morire e quello che conosciamo è solo la punta dell'iceberg, cosa ancor più grave che i dati di mortalità e di contagi sono in realtà da moltiplicare; come voi io più di tutti in questo momento ho bisogno di uscire di casa, di

lavorare, ma credetemi non bisogna abbassare la guardia, non bisogna essere ne un medico, un virologo o uno scienziato per capire che forse la nostra fortuna è di vivere su un isola, che ci difende dalla possibilità di contagi in misura maggiore rispetto ad altri: certo l'economia è compromessa, ma con tutto ciò non mi sento di rischiare; ho appreso questa mattina la triste notizia, di amici che conoscevo da una vita che non ci sono più a causa del virus e questo è straziante, sono molto triste, mi ha fatto stare male e riflettere. Prendiamoci cura l'uno dell'altro....

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La posta del Notiziario. "La buona sanità..."

Egregio direttore,

ti sottopongo una delle eccellenze siciliane, in questo caso parliamo di "buona sanita'" Saluti,

Oggi, desidero fare un ringraziamento a tutti i componenti del reparto di ortopedia e traumtologia dell'ospedale Papardo di Messina, principalmente nella persona del primario Dott. Calamoneri; ringrazio il Dott. Danilo Lo Vano e tutto lo staff medico, infermieristico e di sala, per il trattamento avuto e per il lavoro che svolgono in emergenza quotidianamente;

ringrazio mia moglie Silvana x essersi prodigata con immensi sacrifici, facendosi carico anche delle mie responsabilità, nell'affrontare questo vicenda improvvisa. Ringrazio la mia "bambina" che mi è stata vicina dimostrandomi una maturità al di sopra della sua età; ed infine, ringrazio di cuore tutto il personale delle nostre enoteche, i nostri collaboratori, i parenti tutti, gli amici ed i clienti.

Un ringraziamento speciale va a Massimiliano, Annalisa, Claudio, Chiarita, Angela, Andrea, Susanna, Massimo, Antonella che mi sono stati vicino in questa mia parentesi di vita.

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