di Salvatore Leone

Il codice delle Eolie sbarca al CGA a Palermo. Dalle piccole isole eoliane, arrivano i più grossi contenziosi amministrativi. Per l'adeguamento delle strutture ai tempi, sorgono sempre contenziosi. Si iniziò con le cause tra il Comune e la Chiesa per completare il quadro tra le società di capitale e l'Ente Pubblico. Passeranno alla storia i contenziosi tra la Geoterme ed il Comune di Lipari per il laghetto di Vulcano che tante guarigioni ha prodotto con i suoi fanghi caldi per passare al porto turistico di Salina (definito il più caro da Bruno Vespa) che è diventato ingestibile a causa di errori nelle gare di appalto. Piccoli Comuni che non hanno più pace a causa dei tanti e tanti interessi nella gestione delle opere pubbliche. Il nuovo decennio con l'entrata in scena dei migliori avvocati amministrativisti diventati star della legge, tenori del codice. A Lipari qualcuno sussurra: meno male che i finanziamenti per il porto di marina Piccola di Lipari sono stati deviati su S.M.Salina altrimenti chissà quanto sarebbe costato al Comune di Lipari il contenzioso relativo alla gestione. A Lipari è bastata la Lipari Porto S.p.A.  con tutti gli esperti in volo su Roma. Il Notiziario delle Eolie, all'epoca, fiutò il rischio per tale opera che avrebbe mortificato lo scenario naturale dei luoghi. Ancora non è finita la storia che rischia di riprodursi. Sicuramente, alle Eolie, non occorrono grandi opere ma semplicemente gente competente che aiuti a non sbagliare evitando l’indebolimento dei bilanci comunali e le responsabilità personali.