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di CarIo D’Arrigo

Ho letto il libro “La Fabian Society e la Pandemia”, di Davide Rossi, Arianna Editrice, 2021. Il lettore potrà dirmi “e chi se ne frega”? La verità è che la narrazione di Davide Rossi interessa proprio Tutti. Anche chi legge. L’autore del libro, uno scrittore e analista politico, si scaglia contro i due governi italiani che hanno gestito la pandemia, Conte e Draghi, e scopre legami tra il mondo politico e un’antica società elitaria inglese: la Fabian Society.

Secondo l’opinione dell’autore le grandi svolte della Storia arrivano senza che la gente comune si accorga, con cambiamenti si violenti ma persuasivi e pervasivi, come quelli legati all’arrivo dell’epidemia da coronavirus. Ed ecco l’imposizione della mascherina, del green-pass e, naturalmente, niente cure ma solo “vigile attesa”. Cioè invito a non curarsi quando le cure era già somministrate da medici coscienziosi che seguivano il Giuramento di Ippocrate. Eppure queste svolte sono pianificate da una sorta di “mainstream” che regola le preferenze, i consumi, i comportamenti collettivi e di ognuno.

E’ questo il significato di mainstream, una sorta di pensiero e di comando, di controllo generale e sovrastante sulle culture minoritarie. Un termine che abbiamo sentito più volte in televisione da parte dei cosiddetti “complottisti”, cioè da chi non accettava le imposizioni del criminale pensiero unico. Secondo Davide Rossi questa sorta di nuovo e impositivo ordine mondiale affonda le radici nella Fabian Society, una sorta di organizzazione nata a Londra nel 1884 per opera di ricchi e potenti uomini del tempo con l’obiettivo di cambiare il mondo. Anzi di impadronirsi del mondo. Scopo del libro è delineare il pensiero politico della Fabian Society verificando quali sono le attuali persone di potere che le afferiscono.

Allo stesso tempo intende analizzare come la visione dei Fabiani coincida con quell’epocale periodo che ci è toccato di vivere: la drastica svolta autoritaria imposta al mondo occidentale attraverso il “curioso” utilizzo politico della pandemia da Covid-19. L’Autore Indica per nome gli artefici e mostra le inquietanti azioni antidemocratiche di quei politici italiani legati alla tradizione Fabiana che hanno sconvolto le nostre vite. Il manoscritto individua gli obiettivi del governo emergenziale dell’epidemia e constata quanto questi coincidano, con quelli dei pensatori Fabiani.

La Fabian Society ha una formazione socialista massimalista e gradualista. Non a caso l’aggettivo “fabiano” fa riferimento a Quinto Fabio Massimo detto il Temporeggiatore (203 a. C.), sulla base dell’ipotetica analogia fra il comportamento della Società e l’uomo politico romano dell’età delle guerre contro Cartagine, di essere paziente in attesa del momento opportuno per realizzazione il proprio intento: la battaglia e l’invasione. Probabilmente è il caso informarsi, perché un'altra epidemia potrebbe essere dietro l’angolo. Già se ne sente parlare.

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