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di Giuseppe Pracanica

Convocata da Nino Quartarone, si è riunita l’Assemblea Territoriale Messina Centro - “Salvatore Vernaci” di CittadinanzAttiva per discutere del destino dell’ospedale Regina Margherita. I lavori sono stati introdotti da Grazia Calarco, responsabile del TDM, che ha illustrato il “parere pro veritate”, rilasciato dall’avv. sen. Enzo Palumbo, su richiesta dell’Associazione, da cui si evince che si tratta di bene indisponibile del SSN per cui appare assurdo l’utilizzo dei finanziamenti destinati ai beni culturali “per i lavori di rifunzionalizzazione della cittadella della Cultura, ex complesso ospedaliero Regina Margherita”, (perché ex, chi lo ha declassificato, e quando?). Poiché la notizia é stata data ufficialmente dalla presidenza della Regione, è di tutta evidenza che chi doveva correttamente informare non l’ha fatto. Peraltro il Dipartimento Civiltà Antiche e Moderne della nostra Università, attraverso i suoi dottorati di ricerca, ha precisato quali sono i Processi da osservare per la riqualificazione e di rifunzionalizzazione dei Beni Culturali. Nino Quartarone ha poi comunicato di aver dato mandato agli avvocati di chiedere al Ministero delle Regioni e delle Autonomie di attivare le procedure per giungere all’annullamento dell’art.2 della L.R. 9 ottobre 2015, n. 24 che recita, “Ai fini della salvaguardia, della tutela e del recupero dell'immobile sede dell'ex ospedale Regina Margherita di Messina, l'Assessore regionale per i beni culturali e l'identità siciliana è autorizzato a disporre del bene per la realizzazione della cittadella della cultura.” Ed inoltre, avvalendosi dell’Art. 8 della legge 7 agosto 1990 n.241, di chiedere al Sindaco di Messina, nella sua qualità di autorità sanitaria locale, quali iniziative concrete intende assumere per garantire, al SSN, tale bene. Ovviamente CittadinanzAttiva continuerà la sua battaglia a tutti i livelli ed in tutte le sedi.

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