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di Bartolino Ferlazzo

BARBAROSSA,IL RITORNO (ancora un sacco per Lipari ?)
Prima di andare ad esaminare alcuni avvenimenti, ormai purtroppo normali e quotidiani nel comune di Lipari, è bene precisare alcune cosette; chi fa giornalismo sia professionalmente, come il nostro direttore Bartolino Leone, sia per passatempo o diletto come lo scrivente, nello scrivere utilizza sempre la terza persona e mai la prima, ma per un breve tratto, andrò contro questa regola non scritta.-

Il Sig. De Paolis Gianpiero, scrive che intervengo, presumo a volte, "con performances culturali" e, qui bisogna allora far capire cosa significano questi due termini; consultando semplicemente l'enciclopedia Treccani troviamo, , . Egregio Sig. De Paolis, non debbo dimostrare a nessuno quali sono i risultati conseguiti a seguito dei miei scritti, ne tanto meno debbo giustificare la mia condotta, quanto ottenuto insieme al Direttore, che mai abbiamo sbattuto in faccia a nessuno, sono il risultato di 50 anni insieme di esperienze, di battaglie, di testardaggine sempre volti al bene di Lipari;

per quanto attiene al sono onorato della mia cultura, che mi è stata iniettata ed inculcata dal un grandissimo uomo il Prof. Vito De Vita, grande insegnante ed esigente professore di italiano, che mi ha sempre spronato, principalmente a prendere il vizio di "leggere"; chiarito questo, andiamo a cose più serie.-
Il sultano è tornato, quando ? beh da un po di tempo prima in modo molto soft, poi sempre più invadente, un narcisista più unico che raro, con un ego smisurato ed incontrollabile, con l'arroganza del potere, questi comportamenti, in puro stile dittatoriale, cozzano inevitabilmente con una realtà molto diversa da come questo "non liparoto", eoliano semplicemente eoliano, credeva di poter sottomettere tutti ai suoi voleri, alle sue decisioni, colmi di un'andropausa ormai giornaliera, irreversibile e galoppante.

I dettami del suo credo, sono come vangelo per quei, pochi, accoliti che ancora seguono, le parabole e le visioni mistiche del prescelto; questi comportamenti hanno portato a che si instaurasse un clima di scambio di accuse, ostruzionismi, dispetti come i bambini delle scuole elementari; ignorando rispetto ed educazione verso i "liparoti".-

Comportamenti che cozzano con la realtà, basti leggere che il risultato, del finanziamento, salvato, per la Casa della Salute, fosse stata una sua esclusiva prerogatiova e solo per un suo intervento, quando invece si tratta di tutt'altra storia, che il sultano ha volutamente ignorare; solo un esempio in tutto il mare di problemi che ormai fanno di Lipari, una terra di nessuno amministrata come e da chissà chi; questi non sono escursus culturali, sono dati di fatto, sono verità e realtà.-

Una realtà scomoda, che solo adesso i liparoti stanno vedendo ed affrontando, sono quei sedici liparoti, che hanno fatto la differenza, sedici voti che hanno determinato un ritorno al passato, che che ne dica il sultano, i metodi, gli atteggiamenti, le decisioni sono gli stessi di quei 50 anni, a cui faceva riferimento, hanno scritto che sarebbe cambiato tutto, si dice e si scrive per non cambiare nulla; ancora ci sono parecchi liparoti che non hanno tolto la Mortadella dagli occhi, anche perché non si rendono conto che si tratta di un P.rodotto D.eleterio, acido, immangiabile, nocivo alla salute.

Delegittimare alcuni personaggi, i suoi più fidati visir che ancora stanno sempre dietro a leccare il francobollo, certamente è un atto spregevole e di poca correttezza politica, si perché se la maggioranza diventa minoranza, in certi frangenti, e successivamente la minoranza diventa maggioranza, non parliamo di oscentià ma di scarsa esperienza politica, che come succede, viene diretta dall'esterno, magari da chi non è riuscito a prendere la poltrona, ma occorre aggiungere che in tempi passati, come già scritto, non c'è stata solo oscenità in consiglio comunale, ma ci sono film porno/politici e incesti senza fine.-

I problemi che attanagliano il comune di Lipari, ormai sono cronici, non ci sono interventi mirati, seri, concreti a salvaguardia di quella tanto sbandierata - continuità territoriale - nella bocca di tutti e nei fatti di nessuno, il territorio è abbandonato, non ci sono i controlli necessari; scrivere sui social è un modo orrendo di comunicare con la gente, si adoperano questi mezzucci per evitare, di essere contestati, screditati, messi in soggezione, non si ha il coraggio di affrontare la cittadinanza in un pubblico dibattito, dai balconi, dalle strade, dai marciapiedi per questa gente e per il sultano, sarebbe troppo rischioso, non avrebbero argomentazioni valide e documentate per controbattere, e parlano di democrazia;

qualcuno ha scritto, di una opposizione che si vede o non si vede, partecipa o non partecipa per paura di essere sconfessata, ma viene additata di scarsa democrazia e di non volere il bene del paese; opposizione cosa si intende in tal senso: nella vita politica, l’azione di contrasto esercitata dai partiti che professano idee contrarie a quelle del governo/amministrazione; in senso concreto e collettivo, l’insieme dei partiti (o dei loro rappresentanti in parlamento o nelle sedi istituzionali previste) che nei Paesi a regime parlamentare non fanno parte del governo/amministrazione e, sono contrari alla politica da questi perseguita.

L’esistenza di una opposizione, che può esprimere liberamente le proprie opinioni in contrasto con quelle della maggioranza, è una caratteristica essenziale dei regimi democratici; dunque l'opposizione mette in atto tutte le carte e i metodi e le azioni legali, per evidenziare sbagli, voluti o meno, mancanza di collaborazione, mancanza di chiarezza ecc., diciamo che fa il suo dovere come che sia, ed allora cosa pretendete da un'opposzione, qualunque essa sia, che abbassi la testa, come pecorelle al sultano ed i suoi visir ?

Il grande Professore Giuseppe Iacolino, veramente pozzo di scienza e di cultura, scrisse un bel libro "li turchi alla marina"; Barbarossa conquistò Lipari, a cannonate distruggendo le mura e riducendo alla fame i liparoti, oggi possiamo affermare che il nuovo Barbarossa, ha conquistato Lipari con bufale e supercazzole (con scappellamento a destra) a cui ancora alcuni, fortunatamente pochi, ci credono, bisogna toccare con mano il male per capire quanto sia pericoloso; perché dire menzogne enormi con continuità prima o poi, forse, il popolo ti crederà, ma se questo è il modo di amministrare, che trascura la condizione e le convinzioni di quelli che sono i destinatari, i liparoti, delle decisioni adottate, può accadere come accade, non risolvono un conflitto, non lo chiudono, ma lo rendono ancora più acuto; e come dice, Stefano Nasetti, .-

Desideriamo concludere con un accorato appello: cercasi sindaco dignitoso, rispettoso della democrazia e del popolo, no arrogante, no prepotente, no egocentrico pertanto si astengano mitomani, sesso dipendenti, collusi e ricattabili, istrionismo assolutamente non gradito.- Аугури Липари.-

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