di Federico Lo Schiavo
STRANAMENTE È CONTROSENSO (Speciale Giornata contro l’Omofobia)
Il 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, istituita nel 2004 da Louis-Georges Tin. Oggi questa ricorrenza è riconosciuta e sostenuta da numerosi Paesi (130), dall’Unione Europea all’Oceania e da tutte le Nazioni Unite.
In un mondo che aspira all’uguaglianza e all’inclusione, celebrare il 17 maggio non è una scelta opzionale, ma un dovere.
È un imperativo etico che coinvolge tutti noi, dalle istituzioni ai singoli cittadini. Riconoscere questa giornata significa schierarsi attivamente contro ogni forma di discriminazione, pregiudizio e violenza nei confronti di tutte le identità che compongono la ricchezza e la complessità dell’esperienza umana.
Troppo spesso, le persone LGBT+ affrontano ostilità, derisione, emarginazione e, nei casi più gravi, violenze fisiche e psicologiche. Questi atti nascono da ignoranza radicata e da stereotipi pericolosi, che la Giornata del 17 maggio si propone di combattere. Celebrare questa data significa educare, sensibilizzare e promuovere una cultura del rispetto che riconosca la piena dignità di ogni individuo.
Purtroppo, questa tematica ha ancora oggi una connotazione politica. Ma pensiamoci: è come dare un colore politico all’amore. E l’amore non è né di destra né di sinistra. L’amore è di tutti. È un dono che la vita ci ha dato, e merita rispetto.
Il rispetto non è un favore, né una concessione: è un diritto umano inalienabile. Ogni persona ha il diritto di vivere autenticamente, di amare chi desidera, di esprimere liberamente la propria identità di genere, senza paura di giudizi o ritorsioni. Negare questo diritto significa minare le fondamenta di una società giusta ed equa.
Spesso, chi si oppone a questi temi si nasconde dietro una frase ormai tristemente nota: “Ma ai bambini come lo spieghiamo?” La verità è che i bambini sono molto più intelligenti degli adulti spaventati dalla diversità. Insegnate ai vostri figli che a scuola si rispettano tutti. Non create discriminazioni. Il colore della pelle, le capacità scolastiche, le marche dei vestiti o l’orientamento sessuale non devono mai diventare motivi per far sentire qualcuno inferiore.
Da oggi e fino alla fine di luglio, in oltre 50 città italiane si celebra il Pride, persino nelle isole Egadi. Eppure, alle Eolie non è mai stata organizzata un’iniziativa in tal senso. Non serve per forza un corteo: anche un piccolo simbolo sarebbe sufficiente per dire che le nostre sono isole accoglienti, isole per tutti.
Giugno è il mese dell’orgoglio, c’è tanto tempo quindi per creare anche una piccola iniziativa o esporre semplicemente una bandiera arcobaleno.
Non abbiate paura di amare. Abbiate piuttosto paura di chi ha paura dell’amore.

