di Gian Piero De Paolis
Anche oggi, come ieri, e come domani una marea di pellegrini sta rendendo l'ultimo abbraccio a Papa Francesco.
Questa mattina, alle nove, ero con mia moglie a Via Ottaviano per rendere , anche noi , l'ultimo saluto al Santo Padre Francesco. Un mare di gente era , già , in fila ad aspettare di entrare in Piazza San Pietro.Abbiamo desistito.
Nel vedere questo infinito sciame di gente , mi sono chiesto.Ma cosa sospinge tutta questa gente, proveniente da ogni dove , a venire qui e a salutare Papa Francesco.
Credo la sua grande Spiritualità espressa con una forte e prorompente Umanità , fatta , anche di gesti che non erano dettagli, ma Segni.
Come , quando , affacciandosi al balcone del Gemelli ha individuato, nella folla , la signora Carmela con il mazzo di fiori gialli.E
se leggiamo il Vangelo vediamo che anche Gesù faceva così. Si accorse anche di chi, nella folla , gli aveva toccato il lembo del mantello.E l'ultimo insegnamento di Gesù è stato:il dialogo , il perdono, la Misericordia, espressi nel colloquio con il" ladrone " crocifisso vicino a Lui.Che sarà il primo a seguirlo in Paradiso. Tutti i Papi hanno una loro Spiritualità, e una loro Umanità. Vengono espresse in modo differente, ma sono le stesse.Ogni Papa ha il proprio carattere, la propria cultura, le proprie tradizioni , il proprio carisma ed esperienze diverse.Ma tutte hanno un comune denominatore la saldezza dei principi di Fede nel Signore Gesù.
Il costante messaggio di Papa Francesco è stato : Dio ci ama, tutti siamo amati da Dio , dando sempre testimonianza di dialogo, di Misericordia e di Amore.
Noi viviamo in una società di ultimi, anche se non li vogliamo vedere, o li rimoviamo dalla nostra interiorità, dalla stanza del nostro cuore.
Ma , nel suo " Ritorniamo a sognare " Papa Francesco ci dice:"se si vuole vedere il mondo com'è davvero bisogna andare in periferia. Ho sempre pensato che dalla periferia il mondo appare più chiaro, e in questi ultimi sette anni da Papa ne ho avuto l'evidenza definitiva. Ma occorre farci guidare, in questa missione , da un solido insieme di criteri: saperci amati da Dio e chiamati come popolo al servizio e alla solidarietà. "
Ecco , tutta la vita del Santo Padre Francesco è andata in questa direzione.Ed io ti dico Grazie Papa Francesco. Grazie di cuore al tuo buon cuore (Dilexit nos)
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È il Papa più grande del XX secolo...
Il Concilio, purtroppo, dovette convivere con chi faceva del "quieta non movere" il proprio programma di vita e di potere, ma lui iniziò...
Quando gli chiesero chiarimenti su perché avesse scelto di chiamarsi Giovanni, disse chiaro: è il nome del patrono di mio papà, e poi di Giovanni, il discepolo più vicino a Gesù, e io voglio essere così.
Il 14 marzo 1937 Pio XI pubblica la lettera enciclica “Mitt brennender sorge” sulla situazione religiosa nel Reich germanico. Redatto dal Cardinale Pacelli, Segretario di Stato, e dal Cardinale Arcivescovo di Monaco e Frisinga, Michael von Faulhaber, il documento contiene un’esplicita condanna della dottrina nazionalsocialista, fondamentalmente anticristiana e neopagana, incentrata sui culti idolatrici dello Stato e della Razza.

