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di Erika Paino Eliana Mollica - Fulvio Pellegrino Gesuele Fonti*

Consiglio Comunale. “E’ crisi di maggioranza. Le opposizioni determinanti.”

È dato incontrovertibile che i gruppi consiliari all’opposizione dell’Amministrazione Giorgianni occupano, oramai, la metà esatta dei seggi in Consiglio Comunale.

Si può dunque parlare di una posizione paritetica delle opposizioni che cambia, di fatto, tutti i delicati equilibri consiliari.
La distanza di visione politica e programmatica tra le “macerie” della maggioranza - che ancora sostiene, o fa finta di sostenere, l’Amministrazione in carica - e le forze politiche di centro e di destra che animano le opposizioni in seno al predetto civico consesso è stridente.
Nell’ultimo biennio l’organo collegiale è stato costretto a rallentare considerevolmente i ritmi della sua attività, addirittura sovente non è nemmeno riuscito a costituirsi, proprio a causa dell’assenteismo dilagante tra i componenti della maggioranza e ciò a discapito esclusivo degli interessi della Comunità.

In tale clima, la presenza costante delle opposizioni è stata invece determinante, garantendo la prosecuzione dei lavori – sistematicamente rinviati alla seconda convocazione in ragione delle difficoltà di reperire il numero legale di 9 consiglieri – e, quindi, rendendo possibile la trattazione degli argomenti, importanti ed urgenti, all’ordine del giorno.
Innanzi al vuoto progettuale, ad un bilancio politico negativo su tutti i fronti, all’incertezza amministrativa per la mancata approvazione del Bilancio di Previsione 2020/2022 entro i termini previsti dalla legge (ed anche oltre) ed alle divisioni interne, non si può non ammettere la fine di una stagione politica a dir poco controversa.

Il nostro Paese è chiamato ad affrontare oggi una situazione di criticità che, lungi dall’essere riconducibile in toto agli effetti della crisi sociale ed economica conseguente all’emergenza sanitaria da Covid-19, affonda le sue radici in un passato recente e non.
La condizione di squilibrio finanziario dell'Ente, aggravata da una esposizione debitoria in crescita, preoccupa oltremodo gli scriventi consiglieri comunali.
La Giunta comunale non ha ancora provveduto all’adozione della proposta di bilancio di previsione da sottoporre al Consiglio comunale per l’approvazione.

La mancata adozione di uno strumento finanziario entro il 31.10.2020 ha determinato la nomina di un Commissario ad acta, chiamato – decorsi i termini di legge – a sostituirsi all’Amministrazione inadempiente e, qualora non dovessero concretizzarsi le entrate ausiliarie auspicate dal primo cittadino, a dichiarare il dissesto economico dell’Ente con tutte le nefaste conseguente in termini di aumenti di balzelli e di tagli alle spese per servizi.
Senza tralasciare che si è di recente insediato anche un Commissionario delegato ad affrontare l’altrettanto annosa questione della gestione del settore idrico. In tal senso ci verrebbe da dire che non tutte le colpe sono addebitabili all’inerzia dell’ATI, come si vorrebbe fare credere dagli alti Palazzi, ma anche da discutibili scelte amministrative locali.

Ad ogni modo, a mezzo la presente si intende rendere noto che nel corso dell’ultima seduta del Civico consesso, in data 05 febbraio 2021, è stato approvato dalla maggioranza dei consiglieri presenti in Aula un ordine del giorno che impegna in modo vincolante l’Amministrazione ad adottare, entro il 28 febbraio p.v., la proposta di deliberazione già redatta e trasmessa dal Ragioniere generale al Sindaco ed avente ad oggetto la presa d’atto e le misure necessarie a fronteggiare la situazione di squilibrio finanziario dell’Ente, nonché, conseguentemente, ad inviarla al Consiglio Comunale per gli adempimenti di propria competenza.
Si tratta di un atto che rappresenta una decisa presa di coscienza ed un forte segnale diretto alla riappropriazione delle prerogative di un organo consiliare che è spesso stato privato del proprio ruolo istituzionale.

Resta fermo che i sottoscritti consiglieri, pur essendo pronti ad affrontare le conseguenze di un eventuale dissesto, si augurano vivamente che le soluzioni indicate dall’Amministrazione comunale possano concretizzarsi entro i tempi dalla stessa indicati e, quindi, consentire l’approvazione di uno strumento finanziario adeguato.

*Consiglieri omunali minoranza

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