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In relazione alla nota prot. N.104/22/SNS pervenuta da parte della Società Siremar – Società di
Navigazione Siciliana, con la quale comunica che a far data dal 22 giugno p.v. il costo dei biglietti per le tratte di interesse statale, sia per i collegamenti veloci che per i collegamenti a mezzo nave, subiranno aumenti fino al 20%, e nel far seguito ai precedenti appelli, rimasti pressoché inascoltati, i Sindaci delle Isole Minori della Sicilia, Favignana - Isole Egadi, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica, esprimono la propria contrarietà e grande disappunto per una scelta che, se confermata, arrecherà danni
economici incalcolabili, soprattutto all’avvio della stagione turistica, i cui timidi segnali di ripresa per l’anno in corso fanno ben sperare per le già fragili economie locali.
Tale grave problematica sollevata da tempo da noi Sindaci dei territori, ancora oggi non ha trovato soluzione e purtroppo assistiamo a proposte effettuate dai vettori con cui immaginano di recuperare i maggiori costi sostenuti mediante un aumento tariffario e attraverso rimodulazione, al ribasso, degli assetti previsti dalla convenzione.

L’impianto dei collegamenti marittimi di interesse statale dovrebbe essere quello fondamentale, atto a garantire prioritariamente la continuità territoriale con i territori delle Isole e permettere quindi un corretto sviluppo sociale ed economico. Da oggi invece, tale impianto di itinerari e orari, difeso negli anni dai territori proprio perché GARANZIA, diventerà quello che arrecherà maggiori danni e ingiustizie alle Comunità delle nostre Isole, caratterizzato da costi maggiori per tratte e itinerari identici rispetto ai collegamenti di interesse regionale.

Ancora una volta le Comunità isolane dovranno pagare un alto costo per decisioni e conseguenze di cui non hanno colpe, nonostante il Parlamento Italiano abbia deciso di riconoscere di recente la peculiarità e specificità dei nostri territori.
In ragione di quanto sopra si chiede al Sig. Ministro dei Trasporti e al Sig. Assessore Regionale alla Mobilità, di voler attuare ogni azione necessaria finalizzata al ripristino delle condizioni e degli assetti previsti dalla convenzione che regola i collegamenti marittimi d’interesse Statale ex Convenzione rep. n. 32.593 – Raccolta n. 10.415 del 22.04.2016, affinché si possa ristabilire il pieno rispetto della stessa nell’interesse delle popolazioni isolane e soprattutto al fine di non consentire aumenti delle tariffe, né tantomeno la riduzione dei collegamenti marittimi.

I Sindaci: Francesco Forgione, Sindaco di Favignana - Isole Egadi
Filippo Mannino, Sindaco di Lampedusa e Linosa
Giacomo Montecristo, Sindaco di Leni
Riccardo Gullo, Sindaco di Lipari
Clara Rametta, Sindaco di Malfa
Vincenzo Campo, Sindaco di Pantelleria
Domenico Arabia, Sindaco di Santa Marina Salina
Salvatore Militello, Sindaco di Ustica

Interrogazione all'Ars della Lega su input del leader eoliano Cav Fulvio Pellegrino

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 di Antonio Catalfamo*

Interrogazione (urgente e con risposta scritta) Notizie ed interventi urgenti per aumento tariffe collegamenti Isole

Al Presidente della Regione, All’Assessore per le infrastrutture e la Mobilità,

Premesso che: Da notizie apprese risultano ormai attuati gli aumenti tariffari del 20% dei costi dei collegamenti marittimi con le isole minori siciliane a carico dell’utenza e nessun provvedimento ha tutelato i residenti nelle Isole con tariffe speciali 

di navigazione siciliana in virtù dei protocolli d'intesa ministeriali, con il risultato che sui cittadini gravano oltre agli aumenti delle spese necessarie per gli spostamenti anche i pagamenti delle tasse imposte alle persone fisiche;

Per sapere:
- Quali siano le procedure che sono state attuate al fine di scongiurare l'aumento delle tariffe che vede penalizzati i residenti nelle isole costretti a pagare importi aumentati con servizi che hanno diminuito la qualità e la quantità della frequenza dei collegamenti isolani;
- Quali siano i motivi della decisione arbitraria dell'aumento tariffario e della diminuzione del numero di tratte per i collegamenti con le isole che rende difficili gli spostamenti e crea seri disagi alla popolazione che si sposta non solo per scopi turistici ma soprattutto per motivi di lavoro, studio e di salute;
- Se non intendano intervenire per avviare un'accurata indagine conoscitiva sulla corretta gestione delle risorse finanziarie da parte delle società di navigazione siciliana e se siano rispettati i principi di economicità, efficacia e trasparenza;
- Quali siano i motivi della riduzione delle corse giornaliere soprattutto in questo periodo estivo di maggiore affluenza turistica che risulta palesemente essere penalizzante per l'utenza e contraria ai basilari principi dell'economia considerata la conseguenziale diminuzione dei ricavi delle società;

- Se non intendano intervenire immediatamente con procedure d'urgenza al fine di ridurre e scontare in modo giusto e apprezzabile le attuali tariffe per i collegamenti con le isole minori per i cittadini residenti nella regione siciliana nel rispetto dei dettati costituzionali e statutari e al fine di garantire la continuità territoriale ai cittadini siciliani ed eliminare gli svantaggi delle insularità.

*Deputato regionale Lega

NOTIZIARIOEOLIE.IT

«Siamo all’assurdo – dichiara il sindaco di Favignana Isole Egadi Francesco Forgione – Siremar e Liberty Lines applicheranno l’aumento delle tariffe su tutte le tratte finanziate dallo stato.

Cosa che è per noi inaccettabile, sia perché giunge all’avvio della stagione turistica, sia perché per gli stessi servizi si avrebbe un prezzo diverso del biglietto tra tratta finanziata dalla regione e tratta finanziata dallo stato. Il presidente Musumeci intervenga per bloccare l’iniziativa e agisca nei confronti del governo nazionale affinché si eviti di colpire ancora una volta le piccole isole, i cittadini e l’economia del turismo, principale risorsa per le nostre popolazioni».

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Anche il sindaco di Lipari Riccardo Gullo con una lettera inviata al ministro dei trasporti Enrico Giovannini e all'assessore regionale delle infrastrutture Marco Falcone ha richiesto di revocare l'aumento dei biglietti su aliscafi e navi, alla luce anche delle emergenze che si registrano a Vulcano e a Stromboli che stanno creando un forte calo di presenze turistiche. 

La nota del sindaco Gullo Prot.n8925 del 21.06.22 Convenzione 11.04.2016 Rep 32593 Avvio aumenti tariffe22.06.22.pdf

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(2° lancio) Trasporti: sindaco di Lipari, isole penalizzate d rincari

Anche il sindaco di Lipari Riccardo Gullo con una lettera inviata al ministro dei trasporti Enrico Giovannini e all'assessore regionale delle infrastrutture Marco Falcone ha richiesto di revocare l'aumento dei biglietti su aliscafi e navi, alla luce anche delle emergenze che si registrano a Vulcano e a Stromboli che stanno creando un forte calo di presenze turistiche. “Ancora una volta – ha sottolineato –  le comunità isolane devono pagare un alto costo per decisioni e conseguenze di cui non hanno colpe, nonostante il parlamento nazionale abbia deciso di riconoscere di recente la peculiarità e specificità dei nostri territori”.(ANSA)

Le reazioni

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Le dichiarazioni dell’Assessore Regionale alla mobilità Marco Falcone inerenti agli aumenti tariffari sui collegamenti marittimi con le isole minori siciliane, giungono come lacrime di coccodrillo rispetto ad una questione mai affrontata seriamente col Governo centrale che approfitta per fare orecchio da mercante. Così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia.

Il tema è sul tavolo ormai da mesi così come quello, posto ben prima, della paventata riduzione dei servizi a valere sulla convenzione ministeriale SNS che prevedrebbe sconsiderati tagli alle corse di navi ed aliscafi soprattutto in bassa stagione. Questioni evidenziate tanto dai Sindaci delle Isole minori quanto da Associazioni come la nostra.

Il 5 maggio in un incontro in assessorato con le compagnie di navigazione, l’Assessore si era detto soddisfatto per aver congelato l’aumento tariffario fino a fine maggio oltre che fiducioso di poter proficuamente trattare la questione in sede ministeriale. Ad un mese e mezzo da quella data, si apprende a mezzo stampa che dal Ministro Giovannini non c’è stata alcuna risposta.

Chiediamo a gran voce che il Governo Regionale, accompagnato da una delegazione di sindaci delle isole minori siciliane, incontri al più presto il Ministro Giovannini per stanziare le somme necessarie ad evitare tanto i rincari tariffari quanto i tagli prefigurati.

A poco servono, conclude Del Bono, gli interventi legislativi e costituzionali atti a riconoscere gli svantaggi dell’insularità se poi non si interviene in modo conseguenziale o, addirittura, si fanno passi indietro rispetto al passato, retrocedendo di fatto su diritti già sanciti: continuità territoriale e sviluppo delle comunità micro insulari.

(ANSA 1° Lancio) Trasporti: aumenti per isole minori, albergatori in allarme

"Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla mobilità Marco Falcone inerenti agli aumenti tariffari sui collegamenti marittimi con le isole minori siciliane, giungono come lacrime di coccodrillo rispetto a una questione mai affrontata seriamente col governo centrale che approfitta per fare orecchio da mercante". Così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia.

   "Il tema - dice - è sul tavolo ormai da mesi così come quello, posto ben prima, della paventata riduzione dei servizi a valere sulla convenzione ministeriale Sns che prevedrebbe sconsiderati tagli alle corse di navi ed aliscafi soprattutto in bassa stagione. Questioni evidenziate tanto dai sindaci delle Isole minori quanto da associazioni come la nostra.

Il 5 maggio in un incontro in assessorato con le compagnie di navigazione, l’assessore si era detto soddisfatto per aver congelato l’aumento tariffario fino a fine maggio oltre che fiducioso di poter proficuamente trattare la questione in sede ministeriale. A un mese e mezzo da quella data, si apprende a mezzo stampa che dal ministro Giovannini non c’è stata alcuna risposta".

   "Chiediamo a gran voce - sottolinea Del Bono - che il governo regionale, accompagnato da una delegazione di sindaci delle isole minori siciliane, incontri al più presto il ministro Giovannini per stanziare le somme necessarie ad evitare tanto i rincari tariffari quanto i tagli prefigurati".

   "A poco servono -dice  il presidente di Federalberghi - gli interventi legislativi e costituzionali atti a riconoscere gli svantaggi dell’insularità se poi non si interviene in modo conseguenziale o, addirittura, si fanno passi indietro rispetto al passato, retrocedendo di fatto su diritti già sanciti: continuità territoriale e sviluppo delle comunità micro insulari".(ANSA)

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di Emanuele Carnevale

SONO IMPAZZITI e ci riprovano in piena estate …
Con un aumento delle tariffe navi ed aliscafi, ma sulle linee di interesse nazionale (ex Siremar) l'aumento é maggiore.
Biglietto ordinario, sulla tratta Milazzo Lipari, passa da 15,80 a 20,80 su linee regionali e 23,96 su linee nazionali.
Con quale criterio si portano avanti scelte che pesano in maniera pesantissima sulla fragile economia delle isole ..
VERGOGNA !!!!

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di Francesco Fonti 

Tariffe Aliscafi
INACCETTABILE l’aumento delle tariffe sulle linee nazionali e ragionali, che si adoperi da subito un piano economico per ammortizzare questi costi carburante e ridare dignità a queste piccole realtà come la nostra ormai in mano a provvedimenti scellerati .
In piena stagione estiva subire una cosa del genere è inaccettabile ma la cosa ancora più grave è che non ostante le affermazioni dell’assessore Falcone di qualche mese fa ancora oggi il governo nazionale non prende in considerazione le nostre richieste …
Tanta Rabbia!!!

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Trasporti Isole minori, Falcone a Federalberghi: «Regione ha sempre fatto la propria parte»

«Vorrei tranquillizzare il rappresentante Federalberghi Del Bono, intervenuto solo oggi sull’imminente rincaro dei collegamenti marittimi per le Isole minori pagati dallo Stato. Il governo Musumeci ha fatto la propria parte, non solo utilizzando ben 20 milioni per stoppare gli aumenti sulle tratte sostenute dalla Regione, ma anche mettendo in campo tutta la propria credibilità per convincere innanzitutto gli armatori convenzionati con lo Stato a ritardare per ben due volte il già stabilito adeguamento dei prezzi, poi limitato a solo il 20 per cento grazie al nostro intervento. Per altro verso, abbiamo scritto più volte a Roma e interloquito costantemente con il Ministero.

Fino a stamane abbiamo inviato un messaggio al ministro Giovannini chiedendo un’immediata convocazione di un tavolo tecnico per assicurare la sostenibilità delle linee ex Siremar. Purtroppo il governo nazionale continua a fare finta di nulla. Del Bono farebbe bene, dunque, a evitare strumentalizzazioni, indirizzando le sue lamentele verso chi ha diretta competenza sulla materia e ha tutte le condizioni per disporre adeguati provvedimenti. Noi lo sosterremo». Lo dichiara l'assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Marco Falcone.

La replica di Del Bono

L'assessore Marco Falcone non abdichi al proprio ruolo di interlocutore principale col Governo nazionale in materia di collegamenti marittimi con le isole minori.

Fa bene l’Assessore Falcone a sottolineare che l’aumento tariffario e i tagli penalizzano le corse regolamentate dalla convenzione nazionale. Un po meno quando ritiene di poter spostare la mira delle nostre rimostranze esclusivamente sul Ministro Giovannini, sfilandosi da una questione che a suo stesso dire segue da mesi in sede nazionale ma senza i risultati sperati. Ribadisce, Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia. 

Il punto è un altro, spiega Del Bono. In sede di rimodulazione della convenzione nazionale, andavano creati i presupposti per garantire anche altri due fondamentali obiettivi: evitare tagli all’impianto corse esistente e scongiurare aumenti tariffari. In questa partita andavano coinvolti i Sindaci delle isole minori e le parti sociali che invece hanno potuto apprendere di questa problematica solo a giochi fatti.

Ci permettiamo di rammentare all’Assessore Falcone che con nostra PEC del 22 dicembre 2021, indirizzata al Ministro Giovannini ma anche all’Assessorato e al Dipartimento Regionale alla mobilità e in copia ai sindaci delle isole minori, avendo avvertito puzza di bruciato, tra le altre cose chiedevamo espressamente:

“Di essere immediatamente rassicurati circa la provvista di miglia, mezzi e servizi messi a disposizione dalla Convenzione statale sottoscritta l’11 aprile 2016 e che tale provvista rimanga immutata anche a seguito dell’avvio dei nuovi servizi integrativi a contributo regionale”. Mai ricevuta alcuna risposta a riguardo.

Dello stesso tenore sono le successive note di febbraio di alcuni Comuni delle Isole minori anche con riferimento alle supposte carenze di risorse sulle tratte SNS a convenzione statale.  Problematiche che poi, a fine aprile, si sono acuite arrivando addirittura a supporre un possibile aumento delle tariffe; ipotesi da sempre esclusa dall’Assessore Falcone.

Quindi, conclude Del Bono, nessuna strumentalizzazione ma delle due l’una. O l’Assessore Falcone abdica al proprio ruolo di interlocutore principale col governo nazionale in materia di collegamenti marittimi con le isole minori oppure – come auspichiamo e come il ruolo gli impone – coinvolge adeguatamente i Sindaci e riprende in mano la questione con maggiore determinazione e ne fa, oltre che una grave questione di sostanza, anche una fondamentale questione di principio: quello sul quale si base la difesa dei diritti delle aree svantaggiate così come sancito dai trattati comunitari e come di recente riconosciuto dai due rami del parlamento con la proposta di modifica dell’art. 119 della nostra costituzione.

Isole minori, rincari linee ex Siremar. Falcone: «Ministro Giovannini indifferente alla Sicilia, la Regione ha fatto la sua parte»

«Da mercoledì 22 giugno entreranno in vigore aumenti tariffari del 20 per cento sui collegamenti marittimi statali per le Isole minori della Sicilia«. Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, a seguito della comunicazione da parte della Società navigazione siciliana circa l’adeguamento delle tariffe relative alla Convenzione «ex Siremar» sui trasporti marittimi per le Isole minori a sostegno statale.

«È una notizia che purtroppo non ci sorprende - prosegue Falcone - alla luce dell’indifferenza del Governo nazionale di fronte alle reiterate richieste di intervento per arginare le ricadute del caro carburanti sui costi delle linee ex Siremar. Secondo i calcoli della concessionaria Sns i rincari peseranno sulla convenzione statale per almeno 15 milioni di euro nel 2022, un peso che mette a repentaglio la sostenibilità di un servizio che, peraltro, si regge solo grazie ai contributi pubblici».

«Di fronte a tale difficile congiuntura - continua Falcone - la risposta del ministro Giovannini è stata il silenzio. Avevamo registrato lo stesso, grave, disinteresse a proposito della continuità territoriale via aereo per Pantelleria e Lampedusa. Adesso anche su navi e aliscafi per le Isole minori, il Ministero si volta dall’altra parte, ignorando le esigenze di migliaia di siciliani. Il caro carburanti, però, resta un problema per tutti. Per quanto di nostra competenza, il Governo Musumeci, ha stanziato ben 20 milioni di euro garantendo l’equilibrio finanziario dei collegamenti marittimi per gli arcipelaghi pagati dalla Regione Siciliana. Lo Stato deve fare lo stesso, e se il ministro Giovannini insisterà nel suo immobilismo - conclude l’assessore Falcone - ci rivolgeremo direttamente al presidente Mario Draghi».

Caos rifiuti e caro trasporti per le isole, le "spine" per il Governo Musumeci

L'aumento dei prezzi dei biglietti per raggiungere le Isole minori della Sicilia e l'emergenza rifiuti, hanno tenuto banco per tutto il giorno nel dibattito politico siciliano sul quale pesa il silenzio del presidente della Regione Nello Musumeci dopo il suo sibillino "Tra poco toglierò il disturbo" 

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di Alessio Pracanica

CROCIERE DI LUSSO
Sulla Oasis of the Seas, nave da crociera più grande e lussuosa al mondo, una crociera di 2200 miglia nautiche, da New York a Nassau (Bahamas)e ritorno costa circa 840 euro.
Significa 38 centesimi a miglio, in cabine di lusso e con ampia scelta di intrattenimenti. Velocità: 22,6 nodi orari.

Da ieri, un viaggio in aliscafo da Milazzo a Lipari, 20 miglia nautiche, costerà circa 24 euro.
Costo: 1,20 euro a miglio. Velocità: circa 16 nodi (20 miglia in 1h e 15 min nel migliore dei casi).
Senza cabine di lusso e con l'unico intrattenimento del chiacchiericcio proveniente dai sedili vicini.
Le mie cifre sono chiaramente approssimative, ma sarebbe comunque utile una qualche riflessione.

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pronunciato ieri. Musumeci ha convocato per giovedì una conferenza stampa alle 10.30, nella sala Alessi di Palazzo Orleans, per “rendere note le proprie decisioni in relazione alle prossime elezioni regionali”.

L'attacco più duro è quello di Cateno De Luca - "solo e inchiodato alle sue responsabilità, tenta un’ultima forzatura per provare a salvare il banco che però ormai è saltato" - ma a mettere in fibrillazione tutto il Governo siciliano sono le critiche su due temi caldissimi, il caos rifiuti e i rincari dei biglietti per i collegamenti statali con le isole minori annunciati dalla Società navigazione siciliana e che saranno in vigore da oggi mercoledì 22 giugno.

«E' un fatto grave, inaccettabile e ingiustificabile. I rincari sono uno schiaffo alla nostra economia, un danno non solo per l'intero indotto del turismo ma anche per i pendolari. Con questa vergogna Musumeci chiude il suo mandato nel peggiore dei modi. Non mancherà a nessuno - è il commento del deputato del Pd Carmelo Miceli.

Altro tema altra emergenza, quella dei rifiuti che continuano ad assediare le città siciliane sotto gli pochi dei turisti. «Siamo davanti all’ennesima emergenza rifiuti in Sicilia con responsabilità inequivocabili del governo regionale ma anche di quelle amministrazioni locali che non hanno fatto funzionare le Srr. Il governo Musumeci ha replicato gli errori del passato, l’assenza di una governance sul sistema impiantistico rifiuti ed il flop sul piano regionale dei rifiuti». Ha dichiarato Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia in vista delle comunicazioni all’Ars dell’assessore regionale Energia e Rifiuti Baglieri previste per lunedì 27 giugno alle ore 16, che

aggiunge «La situazione tampone passa per un’assunzione di responsabilità dell’esecutivo, faccia un’ordinanza emergenziale che consenta di conferire nelle discariche siciliane che possono ancora ricevere rifiuti, a partire dalle 220.000 tonnellate della quarta vasca a Bellolampo, e non imponga nuovi costi di trasporto e conferimento ai comuni immaginando il trasporto fuori regione». Dalla Fit ribadiscono «Abbiamo ripetutamente richiesto un confronto a livello regionale con il governo, l’Anci, le Srr e le associazioni datoriali per un monitoraggio continuo e una ricerca condivisa di soluzioni reali e strutturali. Anche su questo il governo regionale è stato il grande assente».

"Sulla gestione dei rifiuti il governo Musumeci si è dimostrato fallimentare e accanito contro il nostro territorio. Il sistema delle mega discariche è dispendioso e lascia le città sporche e invivibili con costi esorbitanti per i cittadini. Dal primo giorno proviamo a dare delle soluzioni ma Musumeci non ascolta. A Gela come nel resto della Sicilia pesa anche la mancata realizzazione dell’impiantistica relativa al trattamento della differenziata. Dopo quasi 5 anni Musumeci parla però di inceneritori come unica soluzione. Sul ciclo dei rifiuti questo governo regionale i lascia ai siciliani un’eredità fallimentare". A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars Nuccio Di Paola, Ketty Damante e Roberta Schillaci, a margine della riunione di Commissione Antimafia convocata a Gela.

«Il governo regionale sta determinando il caos-rifiuti in Sicilia, il presidente Musumeci dica ai Comuni in quale discarica conferire i rifiuti». Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars. "Dalle prossime ore molti sindaci saranno costretti a sospendere la raccolta dei rifiuti avendo camion ed autocompattatori pieni. Dopo diversi giorni dall’esplodere dell’ultima emergenza - aggiunge Lupo - e nonostante le numerose sollecitazioni, il governo regionale non ha ancora indicato una soluzione. Se la proposta del presidente Musumeci è quella di trasportare i rifiuti all’estero, la Regione si faccia carico dei maggiori costi che non possono ricadere né sui cittadini né sui bilanci comunali».(lasicilia.it)

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