Lipari - L'armatore Raffaele Brullo, "cittadino onorario" delle Eolie.

La cerimonia di conferimento si è tenuta nella sala consiliare del Comune ed è stata voluta dalla giunta comunale guidata dal sindaco Marco Giorgianni e dal presidente del consiglio Adolfo Sabatini. Presenti le massime autorità locali.

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"L'armatore Brullo –  afferma il sindaco Giorgianni - porta le isole Eolie nel cuore ed in giro per il mondo: ad ogni sua nave ha dedicato il nome delle nostre isole...". Sulla stessa linea il presidente sabatini.

L'armatore Brullo, siciliano di origine, ha trascorso parte dell'infanzia, dal 1949 al 1954, nell'isola di Lipari, dove il padre Giovanni, maresciallo dei carabinieri, prestò servizio alla locale Stazione. Questo breve periodo gli è bastato per amare questa bella isola, che gli forgerà l'animo e il carattere. Pur viaggiando e vivendo in altri Continenti, Lipari rimane la meta preferita. Le spiccate doti imprenditoriali e l'amore verso il mare, lo hanno portato, nel 1970, ad intraprendere, fra mille difficoltà, la propria attività nel mondo petrolifero, allora monopolio di importanti società. La strada si presentò subito irta ed in salita ma, le doti manageriali del giovane imprenditore, ebbero il sopravvento tanto da condurlo a lanciare i propri interessi nel mondo dello shipping. Nel 1994 fondò la compagnia di navigazione "Gruppo Mednav - Augusta Due" dimostrando, in brevissimo tempo, indubbie qualità manageriali ed imprenditoriali nel settore marittimo. Passo dopo passo, progetto su progetto, varo dopo varo, è riuscito a raggiungere grandi obiettivi, coniugando sempre il proprio amore verso le navi, il mare e la natura non tralasciando il fascino delle isole Eolie che da sempre alberga nell'animo e nella memoria. Un amore sviscerato che lo ha portato a chiamare le proprie navi con i nomi delle sette perle del Tirreno. "Col tempo – puntualizza - la flotta ha ampiamente superato il numero delle isole Eolie per cui è stato giocoforza sceglierne altri. Ma non mi sono tradito e ho utilizzato nomi collegati geograficamente all' arcipelago, agli scogli e alle brogate: l'ultima bave varata si chiama "Canneto". Qui nella chiesa di S.Pietro ho anche fatto la prima comunione". E gli occhi diventano lucidi, tra gli applausi e il suono della sirena della sua nave petroliera "Calajunco, che si chiama come la baia di Panarea, che a sorpresa si è ormeggiata nella rada di Marina Lunga.

Le interviste all'armatore Brullo e al sindaco Giorgianni.

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di Gesuele Fonti

Un pensiero e un grazie per un grande Uomo. Oggi il Sindaco del Comune di Lipari ha conferito la cittadinanza onoraria al Dott. Raffaele Brullo. Personalmente credo che quella conferita oggi sia la cittadinanza onoraria più meritata conferita degli ultimi anni. Ma il mio pensiero in questo momento è rivolto all'Uomo, quell'Uomo che ho avuto il piacere di conoscere per telefono alle due di notte di una sera del 18 luglio del 2010. Bene, quella telefonata mi ha dato conferma dell'esistenza della divina provvidenza, essendosi il Dott. Brullo offerto di contribuire alla rimanente parte delle spese necessarie per l'illuminazione della Croce di Monte Rosa, salvo poi scoprire nel tempo, che, quella era solo una delle tantissime opere donate alle nostre isole. Grazie Dott. Brullo per quello che amorevolmente e in silenzio fa per le nostre isole, benvenuto tra i cittadini del Comune di Lipari, anche se per me lo era già prima.

---di Livio Casali

Brullo, l'armatore che porta le isole Eolie nel cuore ed in giro per il mondo.

Raffaele Brullo, siciliano di origine, trascorre parte dell'infanzia, dal 1949 al 1954, nell'isola di Lipari, dove il padre Giovanni, maresciallo dei carabinieri, presta servizio alla locale Stazione. Questo breve periodo gli basta per amare questa bella isola, che gli forgerà l'animo e il carattere.

Eolian BunkerPur viaggiando e vivendo in altri Continenti, Lipari rimane la meta preferita.

Raggiunta la maggiore età, ha iniziato a prestare servizio nell'arma dei Carabinieri. Sei anni alle dipendenze dell'Arma, uno dei quali trascorso negli Stati Uniti d'America, a Sant'Antonio nel Texas, in rappresentanza dello Stato Italiano e dell'Arma dei Carabinieri, all'EXPO 1968.

Le spiccate doti imprenditoriali e l'amore verso il mare, lo hanno portato, nel 1970, ad intraprendere, fra mille difficoltà, la propria attività nel mondo petrolifero, allora monopolio di importanti società. La strada si presentò subito irta ed in salita ma, le doti manageriali del giovane imprenditore, ebbero il sopravvento tanto da condurlo a lanciare i propri interessi nel mondo dello shipping. Nel 1994 fondò la compagnia di navigazione "Gruppo Mednav - Augusta Due" dimostrando, in brevissimo tempo, indubbie qualità manageriali ed imprenditoriali nel settore marittimo. Passo dopo passo, progetto su progetto, varo dopo varo, è riuscito a raggiungere grandi obiettivi, coniugando sempre il proprio amore verso le navi, il mare e la natura non tralasciando il fascino delle isole Eolie che da sempre alberga nell'animo e nella memoria. Un amore sviscerato che lo ha portato a chiamare le proprie navi con i nomi delle sette perle del Tirreno. Col tempo la flotta ha ampiamente superato il numero delle isole Eolie per cui è stato giocoforza sceglierne altri. Ma non si è tradito e lo ha fatto utilizzando nomi collegati geograficamente all' arcipelago da lui così tanto amato.

Il successo però, non si raggiunge mai da soli. Infatti dietro a un grande imprenditore, a volte con il mare impetuoso, ma con la prora rivolta sempre verso il largo ed il vento costantemente in poppa, c'è sempre una grande compagna. Unione solida e forte, "speciale" perché coniuga affetti e condivisione di idee e progetti. Il matrimonio è stato coronato dalla nascita di due figli: Giovanni, capitano dei Carabinieri, e Gabriele, braccio destro della società armatoriale; i quali, come i genitori, non perdono occasione per tornare a Lipari, in quanto nei loro cuori, di certo, c'è un ampio spazio riservato alle isole Eolie.

di Angelo Scorza

"L'idea vincente e' stata quella di adeguarsi al mercato con l'acquisto di navi piu' moderne. Stiamo vivendo un momento molto positivo grazie alla politica dell'impegno industriale degli investimenti. L'escalation aziendale e' tutta frutto di una programmazione nel tempo, ma oggi forse siamo andati oltre le piu' rosee previsioni iniziali" ammette con genuina sincerita' l'armatore Raffaele Brullo, che si concede a una rara intervista in cui descrive l'ascesa graduale della sua compagnia di navigazione. "L'input decisivo e' avvenuto in coincidenza dell'ingresso in azienda di mio figlio Gabriele nel 2003, quando ci fu l'acquisizione della Lisca Bianca" spiega, condividendo i meriti con il secondogenito, che partecipa alle decisioni strategiche "Se devo ascriverci un merito particolare, probabilmente questo va individuato nella capacita' di aver intuito per tempo, in anticipo rispetto a molti altri, che era in corso una certa variazione del mercato ancor prima che questa si verificasse, affrontando il mercato con navi nuove anteriormente all'emanazione della nuova normativa che prevede lo scrapping ed il phasing out delle navi vetuste".
Fattore premiante e' certamente quello di dare un servizio alle major companies senza cavalcare il mercato ma avendo in testa una chiara pianificazione nel tempo, da autentici armatori e non da speculatori del momento magico dello shipping. "Quest'ultimo tipo di atteggiamento certamente non rientra nella nostra logica. Come dimostrano il fatto che tutte le navi siano impiegate a medio e lungo termine, tranne poche impegnate sullo spot, e la prerogativa che le navi vengono costruite con una vita futura lunga e durevole davanti nella mente del loro committente. Vogliamo dare un servizio che e' non solo quello di trasporto ma cerchiamo di essere vicini alle esigenze del noleggiatore" precisa Brullo, le cui radici professionali si perdono a meta' anni '70. Come armatore Brullo inizialmente opera solo navi second hand, a cominciare dalla Costanza; vengono comprate 6 navi fino al 1999. Ma a cavallo del cambio di secolo, la prima svolta.
Sel"Il rinnovamento della flotta prende corpo dal 2000, con l'acquisto della Primo M. dal cantiere galiziano Factorias Vulcanos, in coincidenza con il famoso decreto Bordon - l'allora Ministro dei Trasporti, noto ecologista ndr - che impone il doppio scafo alle navi che entrano nella Laguna Veneta; la nostra nave diventa la prima double double da 19.000 dwt in circolazione. Successivamente anche la Stromboli viene convertita in nave a doppio fondo e doppio scafo" ricorda l'armatore, precisando la paternita' sul disegno della flotta. "La progettazione delle nuove costruzioni e' tutta nostra, e non e' di tipo standardizzato, ma tiene conto della specificita' dei trade dei noleggiatori, tanto che ogni nave e' ottimizzata se impiegata per un certo traffico e caricatore".
E se nel recente passato Augusta Due si e' spesso avvalsa della navalmeccanica estera, con 6 navi costruita da Vulcanos a Vigo - la compagnia e' stata la prima a costruire navi con il sistema del Tax Lease spagnolo - e 3 realizzate in Corea, in precedenza la fiducia era andata anche ai produttori nazionali, con una nave realizzata da Morini ad Ancona e una da NCA. di Marina di Cararra.
"In effetti era nostro desiderio dare un indirizzo alla cantieristica italiana, ma questa purtroppo e' quasi sparita negli ultimi anni" interviene a precisare il figlio Gabriele.
L'armatore, pronto a scommettere su nuovi investimenti gia' in testa - "d'ora in poi faremo sempre e solo newbuildings - si dichiara tranquillo circa le capacita' di supportare la crescita. "Finora abbiamo usufruito del sistema di finanziamento tradizionale. Ci troviamo bene sia con le banche italiane che con quelle straniere".
Crescita ancora all'orizzonte, dunque, e forse non esclusivamente da 'lupo solitario'. "Entrare in un pool? Potremmo essere interessati sia con armatori italiani che stranieri, stiamo facendo le opportune considerazioni, niente e' escluso" lascia cadere sibillinamente, ben radicato nella nuova prestigiosa sede, in una splendida villetta sulla Via Nomentana a Roma in cui lavorano 32 addetti. Ma la Sicilia rimane il primo e vero sconfessato amore, come dimostrano i nomi delle navi, tutte iscritte al compartimento di Catania e che richiamano le isole minori sicule; e dove il Ministero non ha voluto utilizzare un nome isolano e' stata creata la societa' Salina Shipping.
"In particolare adoro le isole Eolie, mia grande passione" ammette Brullo, dichiarando di nutrire un'amore viscerale per quelle meravigliose isole.

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