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Questa mattina il Sindaco Marco Giorgianni con il Capo servizio di Protezione Civile Geom. Placido Sulfaro e con i tecnici della Città Metropolitana di Messina, dopo una breve verifica con la ditta e la direzione lavori nelle aree ex Pumex di Porticello in cui sono in corso i lavori di messa in sicurezza e regimazione delle acque, hanno effettuato un sopralluogo ad Acquacalda sullo stato attuale dei luoghi e, in particolare, della strada provinciale.
In attesa dei riscontri relativi alla dichiarazione dello stato di calamità e della nomina del commissario, grazie a cui potrà esserci la adeguata copertura finanziaria per interventi sostanziali e risolutivi, l’Amministrazione Comunale, in raccordo con il Dirigente Generale della Protezione Civile Regionale Ing. Foti, ha chiesto all’Ente Metropolitano di voler valutare la realizzazione di una parte delle opere necessarie, da effettuarsi in somma urgenza, che permettano la riattivazione della viabilità in sicurezza, con tempistiche sia burocratiche che di concreta realizzazione certamente più celeri.

di Enzo Mottola*

Contrariamente a quanto comunicato nei giorni scorsi, non sono finora in grado di informare tutti gli interessati alle sorti di Acquacalda sugli sviluppi degli interventi per la nostra frazione.
A tutt'oggi, 19 gennaio, infatti, nonostante i solleciti, non ho ricevuto alcuna convocazione da parte del Sindaco.
Per contro il tam-tam isolano ha già diffuso ai quattro venti tutto quanto si presume di sapere.
Tuttavia è bene ricordare che " il mezzo sapere è più nocivo della completa ignoranza ". E'per evitare ciò che avevo chiesto di fornire agli interessati notizie univoche, sicure ed ufficiali. Così sia.

*Presidente

LA REPLICA DEL SINDACO GIORGIANNI

di Marco Giorgianni*

Leggendo la nota apparsa ieri sui notiziari locali a firma del Sig. Mottola, presidente del Comitato C.A.S.T.A., nel confermare di aver ricevuto da parte dello stesso presidente una richiesta di incontro con i cittadini di Acquacalda in merito alla situazione della frazione, tuttavia non posso che sottolineare quanto inopportuno appaia il tentativo di far passare l’Amministrazione e questo Sindaco come indifferenti al problema e, ancor peggio, alle richieste di informazioni dei cittadini.
Mi auguro, tra l’altro, che il Sig. Mottola, nel suo muovere riprovazioni, abbia avuto modo di leggere la notizia di oggi in merito all’avvio dei lavori di messa in sicurezza e regimazione delle acque nelle aree ex Pumex a Porticello, un intervento – che definirei storico – di fondamentale importanza soprattutto per la viabilità che raggiunge Acquacalda, per cui colgo l’occasione per ringraziare gli uffici comunali per l’intenso lavoro svolto.
Ad ogni modo, ritengo di poter affermare che oltre ai comunicati stampa istituzionali, alle notizie di stampa tra cui alcune interviste, non si è mancato di fornire al Sig. Mottola, così come a qualunque altro cittadino ne abbia fatto richiesta anche per le vie brevi e informali, le informazioni sulle azioni avviate dalla Amministrazione per la frazione, non sottovalutando bensì comprendendo e condividendo la preoccupazione dei residenti della borgata e la necessità di avere notizie in merito.
L’Amministrazione Comunale ha, nell’immediatezza degli eventi, individuato la ditta e affidato i lavori per quegli interventi urgenti e indispensabili quali la rimozione delle macerie e detriti accumulati e la realizzazione di un percorso pedonale per l’attraversamento in sicurezza della zona interdetta, come il Sig. Mottola sa.
L’Amministrazione ha subito attivato le procedure perché sia riconosciuto lo stato di calamità per Acquacalda, ottenendo un pronto intervento da parte dei tecnici della Protezione Civile dedicati all’istruttoria, come il Sig. Mottola sa.
L’Amministrazione ha dunque richiesto lo stanziamento di un importo di circa 2.500.000,00 euro necessario per il ripristino della sede stradale divelta dalle recenti mareggiate, come il Sig. Mottola sa; contestualmente, si è richiesto che, una volta ottenuto e nominato il Commissario per Acquacalda, questo si faccia altresì carico della progettazione per i lavori di protezione dell’abitato, procedura bloccata per anni a causa di un contenzioso e la cui sentenza è stata emessa solo circa un mese fa, come comunicato per le vie brevi anche al Sig. Mottola.
Si rammenta che la richiesta dello stato di calamità e la conseguente nomina del Commissario competono alla Regione Siciliana e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e non all’Ente Comunale: ciò non significa che l’attesa sia passiva da parte del Sindaco e della Amministrazione; al contrario, oltre a una puntuale attività di sollecito, ho richiesto, frattanto che è in corso l’istruttoria, che venga già attivata tramite affidamento a un tecnico la progettazione necessaria alla realizzazione delle opere, come comunicato anche al Sig Mottola.
I confronti telefonici con la Protezione Civile Nazionale e Regionale sono praticamente giornalieri e oggi stesso sono stato a Palermo, presso gli uffici regionali, per verificare lo stato delle pratiche e di tutte le richieste presentate.
Rispetto alla mancata “convocazione” da parte mia di un incontro coi cittadini, lamentata dal Sig. Mottola, mi pare evidente – come tra l’altro lo stesso afferma nella sua nota quando esprime la necessità di ricevere notizie “univoche, sicure e ufficiali” – che questo possa essere realmente utile e produttivo nel momento in cui si avranno i dovuti riscontri, da parte degli Enti preposti, a tutte le procedure sopra descritte, così da poter fornire alla cittadinanza risposte concrete e tempi certi sulla realizzazione delle opere necessarie.
Inutile dire che mi auguro che questo incontro possa avvenire il prima possibile.

*Sindaco

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Alla cortese attenzione degli ill.mi: Sindaco Città di Lipari, Presidenza Città Metropolitana Messina, Prefettura di Messina, Presidenza Regione Sicilia, Capo Dipartimento Protezione Civile Ufficio del Ministro dell’Interno, Presidenza del Consiglio dei Ministri

oggetto: Situazione emergenza Acquacalda di Lipari

Lo scorso 16 e 22 dicembre, Acquacalda di Lipari, un’antica borgata delle Isole Eolie, ha subito due violenti mareggiate, che hanno arrecato pesantissimi danni sia alla viabilità, interrompendola e dividendo l’isola in due, (dato che si tratta della sola strada provinciale che ne unisce tutti i centri abitati), che a molte abitazioni private come esercizi alberghieri e di ristorazione.

Il territorio di Acquacalda subisce da decenni, in modo crescente, la violenza della natura, violenza che è purtroppo amplificata dalla mancata realizzazione di opere a difesa di un habitat che si rivela sempre più fragile.

Nonostante la ripetizione di eventi sempre più drammatici, nessuna concreta misura di prevenzione è stata mai assunta. Le poche iniziative intraprese sono state sempre conseguenza di emergenze e quelle poche, spesso nemmeno concluse.

I danni subiti ad Acquacalda a causa delle mareggiate del 16 e del 22 dicembre scorso, con la distruzione di un lungo tratto della strada provinciale del lungomare, sono tali che la loro mancata soluzione immediata, oltre a costituire un enorme disagio per i coraggiosi residenti, metterà a rischio l’incombente stagione turistica, con evidente aggravamento del già ingente danno economico subito.

Questi danni, seppure gravissimi, purtroppo non rappresentano che la classica “punta dell’iceberg”.

Infatti, senza la messa in sicurezza delle coste e gli altri interventi necessari (ricordiamo la permanente grave situazione di dissesto dei due viadotti sulla strada provinciale n.180 nella zona delle ex cave di pomice, che rischiano ugualmente di tagliare a metà l’isola) anche lo stesso intervento di ripristino della strada, che resta ovviamente prioritario, potrebbe rivelarsi vano.

Chiediamo quindi:

• che le autorità competenti intraprendano immediatamente le azioni necessarie per il ripristino della viabilità ad Acquacalda in tempo utile per non compromettere l’avvio della prossima stagione turistica e soprattutto per tutelare il territorio, l'incolumità degli abitanti, il civile svolgersi della vita quotidiana, il patrimonio immobiliare della intera frazione.

• che vengano avviate o riprese senza indugio le attività volte ad assicurare la protezione del litorale di Acquacalda e il pieno ripristino del dissesto della strada provinciale nella zona delle cave di pomice.

• di essere informati in modo trasparente e continuativo sulle stesse iniziative che sono state intraprese o che si intendono intraprendere sulle problematiche segnalate (ripristino della viabilità, protezione dell’abitato e situazione viadotti S.P. 180) e sui relativi tempi di realizzazione, in modo che noi cittadini si possa vegliare sulla tempestiva ed adeguata esecuzione.

Nella convinzione che i nostri timori come le nostre preoccupazioni siano anche le Vostre, cogliamo l’opportunità per esprimere il nostro saluto.

Associazione Amici di Acquacalda Comitato C.A.S.T.A. Centro Studi Eoliano

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Anzaldi (Iv), “A Lipari frazione isolata da un mese, interrogazione a P.Chigi. “Maltempo e mareggiate hanno cancellato strada che collega Acquacalda con Lipari”

“Il 16 e il 22 dicembre u.s. la borgata Acquacalda del Comune di Lipari, isole Eolie, ha subito ingentissimi danni a causa di violenti mareggiate che, oltre a mettere in serio rischio le abitazioni sul lungomare hanno letteralmente cancellato un lungo tratto della strada che collega la frazione con il paese di Lipari. La borgata, dove risiedono circa trecento abitanti, è stata tagliata in due dalla furia del mare e le numerose abitazioni dopo il bivio per Quattropani sono di fatto isolate. Si chiede di conoscere con urgenza quali iniziative sono state già adottate per ripristinare al più presto il lungomare, che è la via principale di collegamento con Lipari, e soprattutto quali interventi sono stati adottati per realizzare finalmente la protezione dell’abitato con la realizzazione di quelle opere a mare ritenute dai tecnici del Comune e dallo stesso dipartimento della Protezione Civile indispensabili già negli anni scorsi”.

E’ quanto chiede il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi in un’interrogazione presentata al presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, sotto la cui responsabilità a Palazzo Chigi si trova il Dipartimento della Protezione Civile.
“Per raggiungere il paese di Lipari – prosegue l’interrogazione di Anzaldi – adesso gli abitanti di Acquacalda devono compiere un percorso alternativo di circa 30 chilometri contro i 9 chilometri della strada principale con gravissimi disagi (ad Acquacalda non ci sono né scuole, né esercizi commerciali) e rischi in caso di interventi urgenti (autoambulanze, vigili del fuoco ecc.). La grave situazione è stata determinata non solo dalle eccezionali mareggiate ma soprattutto dal fatto che ormai da più di 20 anni si attende la indispensabile realizzazione di opere a mare a difesa della costa già finanziate e mai realizzate. A tutela dell’incolumità degli abitanti e delle loro abitazioni e in considerazione dei gravi danni economici e sociali che causerebbe il fermo dell’attività turistica (nella borgata vi sono alberghi, residence, lidi e ristoranti), si chiede di conoscere con urgenza quali iniziative sono state già adottate per ripristinare al più presto il lungomare”.

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LIPARI - "A Lipari la frazione di Acquacalda è isolata da un mese. Le mareggiate hanno cancellato la strada che la collega al resto delli isola". Per questo il deputato nazionale di Italia Viva Michele Anzaldi ha presentato un' interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Si chiede di conoscere con urgenza - è scritto nell'atto parlamentare - quali iniziative sono state già adottate per ripristinare al più presto il lungomare, che è la via principale di collegamento con Lipari, e soprattutto quali interventi sono stati adottati per realizzare finalmente la protezione dell'abitato con la realizzazione di quelle opere a mare ritenute dai tecnici del Comune e dallo stesso dipartimento della Protezione Civile indispensabili già negli anni scorsi". "Per raggiungere il paese di Lipari - prosegue l'interrogazione di Anzaldi - adesso gli abitanti di Acquacalda devono compiere un percorso alternativo di circa 30 chilometri contro i 9 chilometri della strada principale con gravissimi disagi (ad Acquacalda non ci sono né scuole, né esercizi commerciali) e rischi in caso di interventi urgenti (autoambulanze, vigili del fuoco ecc.). La grave situazione è stata determinata non solo dalle eccezionali mareggiate ma soprattutto dal fatto che ormai da più di 20 anni si attende la indispensabile realizzazione di opere a mare a difesa della costa già finanziate e mai realizzate. A tutela dell'incolumità degli abitanti e delle loro abitazioni e in considerazione dei gravi danni economici e sociali che causerebbe il fermo dell'attività turistica (nella borgata vi sono alberghi, residence, lidi e ristoranti), si chiede di conoscere con urgenza quali iniziative sono state già adottate per ripristinare al più presto il lungomare".(ANSA).

APPELLO DEL PRESIDENTE MOTTOLA

di Enzo Mottola*

Egr. Sig. Presidente Città Metropolitana  di Messina Palazzo dei Leoni, Spett.le 1° Servizio Viabilità Distretto Peloro/Eolie Palazzo dei Leone p.c. Egr. Sig. Presidente Regione Sicilia, Egr. Sig. Prefetto di Messina Egr. Sig. Sindaco Comune di Lipari

È ben nota, purtroppo, la situazione della frazione di Acquacalda a Lipari.
Le voragini causate dalle ultime rovinose mareggiate hanno diviso in due tronconi la frazione e solo grazie ai solleciti interventi di volontari e dell’Amministrazione Comunale è stato possibile attuare un collegamento, unicamente pedonale, fra le parti del paese.
Gli abitanti della zona denominata San Gaetano sono pertanto costretti a percorrere le provinciali 179 bis e 179 (quindi in pratica tutto il giro dell’isola) per gli approvvigionamenti anche più elementari. Ma il disagio per i tempi e la distanza viene ancor più accentuato dalle disastrose condizioni delle strade sopraccitate. Particolarmente la 179 bis è un vero e proprio percorso di guerra con buche ovunque disseminate; al Km. 0,800 un avvallamento sempre più profondo vigliaccamente minaccia l’incolumità degli occupanti le vetture e delle vetture stesse; le banchine sono praticamente inesistenti perché sommerse da una folta vegetazione che oltre a restringere notevolmente la carreggiata non permette di valutare l’esistenza di guard-rail, muretti o il nulla. Al calar del sole percorrere queste strade diventa ancor più pericoloso poiché non esiste la pur minima presenza della obbligatoria segnaletica orizzontale (mancanza tristemente diffusa sull’intera isola). Considerando che il ripristino della viabilità avverrà in tempi lunghi, confidiamo nell’immediato intervento per rendere decenti e sicure le strade che, per forza maggiore, siamo costretti a percorrere, anche al fine di sollevare le competenti autorità da eventuali responsabilità civili e penali.  In attesa di sollecito riscontro, fiduciosi, distintamente salutiamo.

*Presidente Comitato C.A.S.T.A.

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Lipari - In elicottero sono giunti i rappresentanti nazionali della Protezione Civile. Sono stati accolti dal sindaco Marco Giorgianni ed è stata fatta una ricognizione nei luoghi danneggiati dalle recenti mareggiate: Acquacalda, Canneto e naturalmente sono stati anche segnalati i disastri che vi sono nelle strade di Porticello e di Bagnamare, e anche relativamente ai porti di Ginostra, e alle situazioni emergenziali di Stromboli, Vulcano e Filicudi.
 

Lipari - Ad Acquacalda assemblea pubblica per far risorgere la borgata. Martedì vertice alla Regione. 

L'intervista al presidente dell'associazione Enzo Mottola

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SI MUOVE LA REGIONE

Mareggiate nel Messinese, interviene la Regione

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Un intervento tempestivo per ricostruire e consolidare tutte le cosiddette barriere soffolte già esistenti lungo la fascia tirrenica. Ma anche una decisa accelerazione per entrare nella fase operativa del “Contratto di Costa”, pensato ed elaborato proprio per arrestare i fenomeni erosivi provocati su ottanta chilometri di litorale - da Tusa fino a Patti - dalle mareggiate. Quelle che si sono registrate alla vigilia dello scorso Natale sono state particolarmente devastanti. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla guida dell'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, ha voluto fare il punto della situazione con i rappresentanti della Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce e con il capo del Genio civile di Messina, Antonino Platania.
Al vertice, tenutosi a Palazzo Orleans, hanno preso parte anche l'assessore al Territorio Toto Cordaro e il numero uno della Protezione civile regionale Calogero Foti.
«Siamo ormai in presenza di eventi meteorologici non più eccezionali, ma purtroppo sempre più frequenti e sta a noi adottare tutte le misure necessarie per non farci trovare impreparati», ha sottolineato il governatore che ha dato il via libera all'immediato utilizzo di una parte del budget del “Contratto di Costa” per la “rifioritura” delle protezioni artificiali in pietra realizzate a mare e che, con il passare degli anni, sono state danneggiate dai flutti, perdendo così gran parte della loro efficacia. Inoltre, sarà ripristinata la linea di costa originaria attraverso l’immissione di sabbia lì dove il mare ha cancellato la spiaggia.
Non c'è ancora una stima ufficiale, ma i vari interventi dovrebbero richiedere una spesa di circa otto milioni di euro. Il governatore ha poi sollecitato un'accelerazione sull'attuazione del Piano complessivo anti erosione. «Dobbiamo assolutamente entrare nella fase operativa - ha detto Musumeci - concludere tutte le indagini necessarie, dotarci dei progetti esecutivi e cominciare ad affidare gli interventi di risanamento e di prevenzione, realizzando così un sistema organico che possa salvaguardare quanto più a lungo possibile quei litorali meravigliosi che sono da sempre i più esposti all'aggressione del mare. Abbiamo fortemente voluto questo strumento e adesso dobbiamo utilizzarlo senza indugi, cominciando già a capire quali sono gli altri tratti costieri della nostra Isola che hanno più bisogno di una strategia di questo tipo».
Intanto, per le zone aggredite dal mare in burrasca, l'esecutivo regionale si è già attivato approvando una delibera con la quale si dichiara lo stato di calamità e si sollecita al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza. Le onde hanno danneggiato reti idriche e fognarie, invaso arterie stradali, distrutto strutture pubbliche e private. Nell’elenco inoltrato al governo nazionale figurano Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Marina di Salina, Caronia, Torregrotta, Spadafora, Lipari, Stromboli, Sant'Agata di Militello, Piraino, Capo d'Orlando e Gioiosa Marea.
In questi ultimi tre Comuni, l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha prontamente avviato alcune opere per ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, per una spesa complessiva di circa 750mila euro. In attesa che da Roma arrivino le risorse destinate a riparare ciò che il mare ha travolto.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

13 DICEMBRE 2019

LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. Eolie&Maltempo, continua l'isolamento. Mareggiate ad Acquacalda e Panarea. Rifiuti in mare e danni al porto di Ginostra VIDEO

23 DICEMBRE 2019

LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO".Lipari, Acquacalda in ginocchio per le mareggiare. Case allagate ed evacuate, la strada a pezzi. Le testimonianze

24 DICEMBRE 2019

LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO. Lipari, ad Acquacalda si contano i danni. Le reazioni. Scatta la solidarietà. Il ringraziamento. Dalla Regione calamità naturale per alluvione novembre

31 DICEMBRE 2019

 Lipari, per Acquacalda e dintorni dichiarato lo stato di calamità naturale

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Lipari - Smart anno 2003
si vende info 371.3906048

 

 

 

 

  

di Enzo Mottola*
 
La drammatica situazione in cui versa la nostra frazione mi induce a rivolgere un accorato appello a tutta l'Isola di Lipari: Acquacalda necessita di un immediato, efficiente e duraturo intervento per la salvaguardia del suo territorio e la sicurezza degli abitanti locali. 
 
Mi rivolgo pertanto a tutti coloro che hanno a cuore questo angolo dell'isola (a prescindere da ogni colorazione politica, interessi soggettivi e di parte, rancori personali ed antipatie varie) a partecipare all'incontro che si terrà sabato 04 gennaio 2020 alle ore 17,00 presso l' Oratorio Parrocchiale. 
 
Confido nella fattiva presenza delle competenti Autorità Civili e Militari, professionisti e tecnici, associazioni eoliane e di quanti vorranno apportare il proprio sostegno con adeguati suggerimenti, mettendo da parte, almeno per una volta, sterili ed infruttuose polemiche. Desidero ancora una volta ringraziare con profonda e sincera cordialità tutti i volontari che il giorno 26 u.s. si sono prodigati instancabilmente per ore al fine di alleviare gli enormi disagi degli abitanti del posto. 

Fiducioso, vi attendo numerosi ed anticipatamente vi ringrazio.

*Presidente Associazione

MARTEDI' VERTICE ALLA REGIONE

Mareggiate nel Messinese, martedì vertice con Musumeci

Gli interventi immediati da attivare per la sicurezza della costa tirrenica del Messinese, dopo le recenti mareggiate, saranno discussi nel corso di un vertice convocato per il 7 gennaio, a Palazzo Orleans, dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Alla riunione parteciperanno i rappresentanti del Genio Civile di Messina e dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dallo stesso governatore. Intanto, proprio ieri mattina, i tecnici della Regione hanno effettuato un sopralluogo su alcune delle zone danneggiate il 23 e 24 dicembre. In particolare, è stato visitato il lungomare di Piraino, oltre quelli di Gioiosa Marea e Capo d’Orlando. Nelle tre aree sono stati già stanziati, all’interno del contratto di Costa, circa 750mila euro e sono in corso i cantieri per il posizionamento dei massi per arginare le eventuali ulteriori mareggiate. La Struttura commissariale, diretta da Maurizio Croce, ha dato la più ampia disponibilità a redigere eventuali varianti, nei limiti della normativa vigente, per incrementare il livello di sicurezza delle zone colpite. L'incontro di martedì prossimo servirà anche a programmare ulteriori interventi urgenti e indifferibili, oltre che a fare un punto sullo stato di attuazione dell’intero contratto di Costa.

 

 

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