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Lipari - Nuovo appuntamento per la mostra di arte contemporanea nelle celle dell'ex carcere del castello. In mostra le opere dell'artista Ettore De Concilis.

Le interviste oltre che con il maestro De Concilis, anche con il curatore del progetto, Lorenzo Zichichi che mettono in evidenza tutte le opere programmate: il restauro del vecchio carcere dell'isola e della chiesa di Santa Caterina che diventeranno un polo dell'arte contemporanea da affiancare al ricco museo archeologico Luigi Bernabò Brea. I lavori di restauro, finanziati da fondi europei, si concluderanno in primavera e culmineranno nella mostra in cui saranno esposte anche nuove opere. A lavori ultimati quindi all'isola saranno restituiti il carcere con la mostra permanente e la chiesa di Santa Caterina che sarà adibita a mostre temporanee, l'intervento prevede anche un sistema di climatizzazione tecnologico che permetterà di ospitare ogni tipo di opera di arte contemporanea in prestito da altri musei.

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---Lipari ospita la mostra di arte contemporanea Eolie 1950/2015. Mare Motus, che aprirà nella primavera del 2015. Le opere esposte sono in realtà installazioni permanenti realizzate nel vecchio carcere dell'isola. Le celle sono state affidate a vari artisti tra cui lo scrittore Tahar Ben Jelloun nell'inusuale, ma non inedita, veste di pittore.
L'evento, però, è molto più di una semplice esposizione, in quanto accompagna i lavori di restauro del vecchio carcere dell'isola e della chiesa di Santa Caterina che diventeranno un polo dell'arte contemporanea da affiancare al ricco museo archeologico Luigi Bernabò Brea. I lavori di restauro, finanziati da fondi europei, si concluderanno in primavera e culmineranno nella mostra in cui saranno esposte anche nuove opere, ma fino al 19 ottobre sarà possibile visitare le vecchie celle del carcere trasformate dagli interventi degli artisti.
A lavori ultimati quindi all'isola saranno restituiti il carcere con la mostra permanente e la chiesa di Santa Caterina che sarà adibita a mostre temporanee, l'intervento prevede anche un sistema di climatizzazione tecnologico che permetterà di ospitare ogni tipo di opera di arte contemporanea in prestito da altri musei.
Sulla collina che domina il paese, quindi, si andrà a creare un'offerta che va dagli scavi dell'era neolitica al museo che ospita i vasi dipinti dal 'Pittore di Lipari' e le anfore rinvenute nei relitti intorno all'isola fino a opere realizzate da artisti viventi passando per lo splendido chiostro normanno riscoperto negli anni settanta.
Le installazioni presenti nel carcere sono tra le più varie: nell'opera di Ben Jelloun, che si chiama Libertà oltre il muro, il pittore ha trasformato la parete della cella in una vista del mare interrotta solo da una porta bianca in un tentativo di invertire l'usuale prospettiva di un carcerato, mentre il polacco Igor Mitoraj ha appeso al soffitto un enorme palla di resina in un personale omaggio a Galilei.

Matteo Basilé, nipote di Pietro Cascella, in Thisumanity usa invece la fotografia per mostrare scene di violenza mentre Piero Pizzi Cannella disegna su una parete la sua "Mappa del mondo, i vasi dei pesci dell'isola" in cui nelle varie parti del mondo compaiono vasi ispirati all'antichità. Fabrizio Plessi invade invece lo spazio con una piccola barca "digitale" sul cui fondo scorrono immagini del mare. A completare le opere ci sono la Porta del Mare di Ettore De Conciliis e Alex Caminiti, le stampe Durst di Teresa Emanuele, un affresco a tempera con cao elettrico di Maurizio Savini e un site specific di Ernesto Lamagna.

http://www.espoarte.net/arte/arte-archeologia-e-territorio-nelle-eolie-storia-di-un-successo-annunciato/#.VBb7uudG5tA

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Lipari - Inaugurato il centro permanente di arte contemporanea nelle 5 celle dell'ex carcere.

L'intervista a Vittorio Sgarbi con botta di "capra-capra-capra" per il museo archeologico chiuso di pomeriggio nei festivi e per le terme di San Calogero ancora fuori uso.

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PER IL MUSEO CHIUSO NEI FESTIVI DIVAMPANO LE POLEMICHE.

La chiusura del Museo archeologico di Lipari nel giorno della conferenza del Maestro di Lipari, per la FPCGIL è inaccettabile. Si è trattato di una decisione che ha penalizzato i tantissimi turisti e messo alla berlina i custodi. Chiudere il museo la domenica pomeriggio, nonostante la dirigente fosse stata informata in tempi non sospetti della organizzazione della manifestazione, rappresenta una scelta miope che indebolisce l'offerta culturale in una fase in cui servirebbe invece un potenziamento per rendere il nostro sistema turistico più attrattivo e competitivo". Questo il commento di Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Rosa Raffa coordinatrice del settore. "I custodi dei musei e dei siti archeologici - osservano - sono stanchi di fare spugna e di essere considerati i responsabili della chiusura dei musei nelle giornate di domenica e nei festivi. La responsabilità è ascrivere alla incapacità gestionale dei dirigenti che non sono capaci neanche di organizzare un turno di lavoro, e alla classe politica che governa la nostra regione che sta portando allo sbando uno dei settori che potrebbe rappresentare il volano per la nostra economia. Se per un verso la carenza di personale in organico nei musei obbliga a una turnazione tale da evitare lo sforamento del 30% di utilizzo del personale nei giorni di domenica e nei festivi, per altro verso il Dirigente, come da circolare del primo agosto del Dirigente Generale dei BB.CC., "devono [...gestire con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro... secondo linee di indirizzo ed i criteri generali della contrattazione integrativa dipartimentale [...], rimanendo attestata alla sede locale la loro concreta applicazione. La Dirigente, pertanto, avrebbe dovuto organizzare e programmare per tempo l'apertura durante l'organizzazione dell'evento o autorizzare, stante l'esigenza di servizio in deroga lo straordinario , trasmettendo l'informativa alle OO.SS. Che senso ha tenere chiuso il museo nel periodo estivo? La FPCGIL ritiene inaccettabile che la responsabilità della chiusura del museo del Museo Archeologico di Lipari sia stata causata dalla indisponibilità dei custodi che reclamano lo straordinario. La struttura è aperta grazie al senso di responsabilità dei custodi. Dal primo maggio, infatti, a causa della carenza di risorse per i servizi di pulizia. I custodi i fanno le pulizie delle sale, delle vetrine, della strada esterna, svuotano i cestini, lavano i bagni e per fare ciò comprano anche i detersivi ed il materiale occorrente. I siti dei beni culturali in atto sono ancora senza ditte di pulizia. Stanno espletando le gare in questo periodo. La Regione non investe nel turismo e nei beni culturali, da anni, per carenza di risorse, i dipendenti sono costretti a portarsi il materiale da casa o a comprarlo di tasca propria per poter lavorare. Di tutte le entrate dei beni culturali, negli anni passati gli incassi che fini fanno ? perché non vengono investiti per la tutela e l'apertura dei siti? Davanti all'opinione pubblica poi passa il messaggio che i custodi, quali dipendenti pubblici, sono fannulloni e non vogliono lavorare".

di Giacomo Biviano*

A seguito di una mia lettera datata 07 maggio 2014 che riporto di seguito e in allegato ho ricevuto pochi giorni dopo una telefonata da parte della direttrice del Museo di Lipari, Dott.ssa Mastelloni, la quale nonostante le sue giustificazioni dovute alla mancanza di personale mi aveva assicurato che avrebbe valutato la mia proposta di mantenere aperto il museo nei pomeriggi festivi da marzo ad ottobre compensando la carenza di eprsonale con la chiusura dello stesso in alcuni pomeriggi infrasettimanali invernali da novembre a febbraio (periodo di minore intensità turistica). Alla luce di quanto accaduto ieri alla presenza de noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, con il quale condivido ogni singola parola pronunciata sull'argomento, debbo ravvisare che la dott.ssa Mastelloni non ha tenuto conto di quanto da me segnalato e suggerito con la suddetta lettera con le conseguenza del permanere di un disservizio ravvisato ieri, polemicamente, anche da importanti giornalisti e critici d'arte durante l'inaugurazione di una importante rassegna di arte contemporanea costata alla Regione Sicilia
quasi due milioni di euro. Peccato!!!

Lipari, 07/05/2014: Al Dirigente Generale Dott. Sergio Gelardi Dipartimento Beni culturali e dell'identità siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana - Regione Sicilia Via delle Croci 8 - 90139 Palermo

Al Dirigente responsabile Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni Museo archeologico regionale "Bernabò Brea" - Lipari Via del Castello - 98055 Lipari (ME)

OGGETTO: Orario di apertura e carenza di servizi al Museo "Bernabò Brea" di Lipari

Egregi signori, Numerose lamentele sono giunte al sottoscritto o palesate attraverso i medialocali, in ultimo da parte della dottoressa Arianna Giuffrè, per gli orari di apertura del Museo regionale "Bernabò Brea" di Lipari. Il museo, infatti, rimane aperto da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 19.30, almeno nel periodo estivo, e nei giorni festivi dalle ore 9 alle ore 13.30. Il suddetto orario di apertura non consente, pertanto, di usufruire del museo dopo le ore 13.30 nei giorni festivi ed in particolar modo le domeniche, il 1° Maggio, il 25 aprile, il 2 giugno, il 15 agosto, ecc. Tutte ricorrenze nei quali la presenza turistica registra un notevole aumento in coincidenza dei ponti e weekend settimanali e dove le nostre "attrattive turistiche e culturali" più significative dovrebbero rimanere aperte o comunque fruibili a tutti. E', infatti, un controsenso riuscire a mantenere il museo aperto nei pomeriggi invernali e chiuderlo in quelli festivi durante la stagione estiva e primaverile. Anzi, è un paradosso che non si può spiegare, insieme ai ritardi nella pulizia dei reperti archeologici, ai non aggiornamenti del sito web, in particolar modo per quanto riguarda gli orari d'apertura, alla non realizzazione di una caffetteria, nonostante la presenza di locali predisposti ad hoc, alla mancanza di un servizio di editoria, di guide, di merchandising, ecc. Un emblematico caso di "mala gestio" del nostro patrimonio culturale.
Pertanto, alla luce di quanto esposto e considerato che alcune società partecipate o controllate dalla Regione Sicilia dovrebbero servire proprio a questo, si chiede d'intervenire ed adottare i dovuti provvedimenti affinchè il museo di Lipari rimanga aperto nei pomeriggi dei giorni festivi e vengano attivati i servizi integrativi necessari ed indispensabili ad una buona accoglienza del visitatore. Distinti saluti.

*Consigliere Comunale

----Si è tenuta l'anteprima stampa del Festival d'arte contemporanea "Segni e Sogni del Mediterraneo", primo appuntamento del progetto biennale Mare Eolie. Presso la ex Chiesa di Santa Caterina di Lipari, gli interventi di Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, Rocco Giovanni Scimone, soprintendente di Messina, Michele Benfari, ideatore del progetto Mare Eolie ed ex direttore del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, Maria Amalia Mastelloni, direttrice del Museo Archeologico Bernabò Brea, e Lorenzo Zichichi, direttore de Il Cigno GG Edizioni e curatore della mostra Eolie 1950/2015 e a cui ha presenziato Tahar Ben Jelloun, scrittore, artista, poeta e saggista marocchino, principalmente noto per i suoi scritti sull'immigrazione e il razzismo. Mare Motus, saranno volti a chiarire le caratteristiche e gli obiettivi del progetto che prevede un intervento sull'area della cittadella fortificata di Lipari - il "Castello" - per rivelarne ed esaltarne gli elementi storici e culturali. Particolare attenzione sarà poi dedicata al Festival "Segni e Sogni del Mediterraneo" che sta mettendo a confronto critici, giornalisti di settore e artisti sul tema dei significati dell'arte e sul rapporto tra arte e mercato.

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Il video integrale della conferenza

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L'intervista all'architetto Michele Benfari.

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ARTE: le ex carceri di Lipari da colonia penale a contenitore di segni e sogni mediterranei. Dieci grandi artisti donano opere e installazioni per il nascente museo di arte contemporanea che affiancherà la storica collezione archeologica dell'isola. Con gli artisti anche scrittori, giornalisti, critici ed esperti d'arte per i tre giorni del Festival. Ben Jelloun, Mattarella, Sgarbi, Di Capua, Bassetti e Cremoncini.

LIPARI – Da colonia penale e luogo di confino per dissidenti politici a straordinario contenitore d'arte - quella di ieri e quella di oggi - in mezzo al mare, nel cuore del Mediterraneo. Succede al Castello di Lipari dove s'inaugura venerdì 5 settembre il festival "Segni e sogni del Mediterraneo" (5/6/7 settembre 2014), primo step di "Mare Eolie", progetto biennale intorno all'arte contemporanea ospitato nell'area fortificata del Castello, già sede del prestigioso Museo Archeologico Bernabò Brea. Nel corso del festival, infatti, sarà inaugurato domenica 7 settembre, negli spazi delle ex Carceri del Castello, il primo nucleo della collezione permanente di arte contemporanea prevista dal progetto. In mostra opere e allestimenti - alcuni site specific, concepiti cioè proprio ispirandosi al genius loci delle ex Carceri – realizzati da Matteo Basilé, Tahar Ben Jelloun, Ettore de Conciliis con Alex Caminiti, Teresa Emanuele, Ernesto Lamagna, Igor Mitoraj, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi e Maurizio Savini. L'esposizione nelle Ex Carceri sarà anche un'anteprima della grande mostra "Mare Motus. Eolie 1950/2015" - a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi - in programma a Lipari nella primavera del prossimo anno. L'inaugurazione di domenica sarà preceduta da due giorni di dibattiti dedicati al mondo dell'arte contemporanea e ai suoi protagonisti. Nello scenario del Teatro del Castello, moderati dallo scrittore Tahar Ben Jelloun, dal 5 al 7 settembre si confronteranno critici d'arte, giornalisti di settore, esperti di case d'asta internazionali e gli stessi artisti che all'iniziativa hanno destinato le proprie opere. "Mare Eolie" nasce dal progetto "Centro per l'Arte Contemporanea nel Parco Archeologico delle Isole Eolie e Rassegna Internazionale Eolie" dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana. E' stato curato dall'architetto Michele Benfari e dall'archeologa Maria Chiara Martinelli e finanziato dall'Unione Europea con una misura dei Fondi PO-FESR 2007-2013 specificatamente dedicati alla conoscenza dell'arte contemporanea. Il progetto è gestito da un'associazione temporanea di imprese (ATI) che si è aggiudicata la gara: la capofila Syremont responsabile degli interventi architettonici e impiantistici, il Cigno, che progetta e coordina le mostre e gli eventi, e Arte'm, responsabile dell'identità, della comunicazione e dell'editoria.

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LIPARI, Festival Segni e Sogni del Mediterraneo Programma dal 5 al 7 settembre 2014 VENERDÌ 5 SETTEMBRE, ORE 19.00 A SUD DEL MERCATO DELL'ARTE

conduce Tahar Ben Jelloun intervengono Mariolina Bassetti (Christie's Italia) Roberta Cremoncini (Estorick Collection Londra) Marco Di Capua (Panorama)

SABATO 6 SETTEMBRE, ORE 19.00 DAL CONFINO POLITICO AI SOGNI DEGLI ARTISTI: EX CARCERE DEL CASTELLO conducono Tahar Ben Jelloun e Lea Mattarella incontro con alcuni dei protagonisti degli interventi nelle celle dell'ex carcere opere di Matteo Basilé, Tahar Ben Jelloun, Teresa Emanuele, Igor Mitoraj, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi, Maurizio Savini

DOMENICA 7 SETTEMBRE, ORE 19.00 ARCHEOLOGIA E ARTE, DAL 'PITTORE DI LIPARI' ALL'ARTE CONTEMPORANEA

intervento di Vittorio Sgarbi a seguire inaugurazione EX CARCERE: ESPOSIZIONE PERMANENTE DEDICATA ALL'ARTE CONTEMPORANEA e anteprima della mostra eolie 1950/2015. MARE MOTUS a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi

----MARE EOLIE con il festival Segni e sogni del Mediterraneo è l'incipit di una serie di eventi nel principale luogo culturale eoliano, peraltro excarcerediventato dal 2000 sito Unesco. Declinata in tre giornate 5, 6 e 7 settembre, una serie di appuntamenti daranno vita a quella che possiamo definire una finestra sulla manifestazione a carattere biennale, presso il teatro del Castello di Lipari, su progetto del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, (finanziato dalla comunità europea col PO-FESR 2007/2013 e dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana).

Si parte il 5 settembre 2014 alle ore 19, 00 nel teatro del castello di Lipari con il tema A sud del mercato dell'arte moderato da Tahar Ben Jelloun a cui parteciperanno Mariolina Bassetti (Christie's Italia) Roberta Cremoncini (Estorick Collection Londra) Marco di Capua (Panorama).
Il 6 settembre sempre presso il teatro, alle 19,00, il tema sarà Dal confino politico ai sogni degli artisti, Tahar ben Jelloun e Lea Mattarella (La Repubblica) che cureranno l'incontro con alcuni dei protagonisti degli interventi nelle celle dell'ex carcere.
Il 7 settembre si concluderà il Festival con la conferenza di Vittorio Sgarbi su "Archeologia e arte: dal pittore di Lipari all'arte contemporanea". Alle 21,00 l'anteprima di Eolie 1950/2015/ Mare Motus, la mostra del site specific nelle celle dell'ex carcere curata da Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi con opere degli artisti Matteo Basilé, Tahar Ben Jelloun, Ettore de Gonciliis con Alex Caminiti, Teresa Emanuele, Ernesto Lamagna, lgor Mitoraj, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi e Maurizio Savini.
Gli artisti lasceranno le loro opere realizzate sul posto proprio in occasione del Festival, con un segno forte, contraddistinto dall'arte contemporanea, un dialogo con gli spazi del castello capace di esaltarne gli elementi storici e culturali eoliani, elementi forti della storia del Mediterraneo.
L'evento è solo una anticipazione della grande mostra Eolie 1950/2015/ Mare Motus, che sarà inaugurata nella primavera 2015.

Il progetto rappresenta un occasione unica di valorizzazione di un sito già straordinario, denso di bellezza paesaggistica e storie, in cui la città murata e il castello, furono luogo di prigionia e confino fin dal 1863 quando fu istituito il domicilio coatto, e le case in rovina del borgo medievale furono trasformate in prigioni. Questa condizione durò fino alla fine della seconda guerra mondiale quando finalmente Lipari fu liberata dalla destinazione di luogo di confino. In questo scenario evocativo ricco di suggestioni e di memorie gli scavi archeologici di Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier, iniziati negli anni '50 e la creazione del Museo nel 1954, hanno fatto "rinascere" il castello.
L'intervento attuale punta ad una riscoperta degli spazi che diventano segno di continuità e di rinnovamento a luoghi caduti nell'oblio e che oggi trovano un connubio con la bellezza dell'arte.
Arte contemporanea e archeologia diventano dunque, a Lipari, un binomio caratterizzante, grazie al progetto ideato dall'architetto Michele Benfari, già direttore del Museo, dall'archeologa Maria Clara Martinelli e promosso nel 2010 dal Museo di Lipari e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina. La realizzazione dell'evento è curata dall'associazione temporanea di imprese: Syremont Spa, il Cigno e Arte'm, con la direzione tecnica di Riccardo Messina.
L'evento promosso dal Museo Archeologico oggi diretto da Maria Amalia Mastelloni, fa parte del progetto approvato dall'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'ldentità Siciliana che ha destinato una misura di fondi europei PO-FESR 200712013 per l'arte contemporanea. La realizzazione del progetto è sostenuta dalla Soprintendenza beni Culturali di Messina grazie a Rocco G. Scimone, Soprintendente, a Maria Mercurio Responsabile del procedimento e a Daniele Guarnera e Riccardo Termini.

Michele Benfari e Maria Clara Martinelli

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