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Categoria: Video Interviste

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(ANSA) - SALINA - Un ottantenne russo-polacco, Janus River, da 17 anni gira il mondo in bici e si trova adesso a Santa Marina Salina, nelle Eolie, dove ha incontrato il vice sindaco Domenico Arabia. "Il viaggio - racconta - è iniziato l'1 gennaio 2000 dalle Canarie con l'obiettivo di girare il mondo e di festeggiare i 90 anni nel 2027 a Pechino.

Dopo aver girato la Sicilia la prossima tappa sarà il resto d'Italia e poi Sudamerica. Il mio passato l'ho trascorso tra campi di calcio e palcoscenici, come impresario. In 16 anni ho percorso oltre 260 mila chilometri, toccando 152 paesi, pernottando sempre nel sacco a pelo in strutture dove ho trovato accoglienza per poi ripartire all'alba del giorno successivo verso una nuova meta".
Il suo giro d'Italia è iniziato dalla Sicilia, partendo da Messina.

"Vivo - puntualizza - con un budget di tre euro al giorno". Parla molte lingue, mangia una volta al giorno, preferibilmente a pranzo, ha con sé un cellulare, quasi sempre spento, non usa internet, non ha un computer e indirizzo mail; dispone solo di un bloc-notes dove prende qualche appunto. 

Lipari - Nel pomeriggio è sbarcato nella maggiore isola delle Eolie accolto dall'assessore alla cultura Fabiola Centurrino

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L'intervista a Janus River ed all'assessore Centurrino.

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---di Domenico Arabia

Janus River a Santa Marina Salina ospite della nostra Comunità. 17 anni in bicicletta per il mondo.

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Janus River, un ottantenne, di origini russo-polacche che sta girando il mondo in bicicletta e fino a mercoledi' sarà alle Eolie per incontrare anche gli studenti delle scuole. 

Il viaggio è iniziato il 1° gennaio del 2000 dalle isole Canarie con l'obiettivo di girare il mondo e di arrivare a festeggiare i 90 anni nel 2027 a Pechino, in Cina, in occasione delle Olimpiadi.  Dopo aver girato la Sicilia la sua prossima tappa sarà il Sud America.

Il suo passato lo ha trascorso tra campi di calcio e palcoscenico come impresario. In 16 anni Janus River ha percorso "no stop" oltre 260 mila chilometri, toccando ben 152 paesi, pernottando sempre nel suo sacco a pelo all'interno delle diverse strutture dove ha trovato accoglienza per poi ripartire all'alba del giorno successivo verso una nuova meta.

Il suo giro d'Italia è iniziato proprio dalla Sicilia, partendo dalla città di Messina. Janus è dotato di una eccezionale vitalità e di un grande carisma, riuscendo ad entusiasmare migliaia di ragazzini delle scuole elementari che incontra nelle sue varie tappe.

Pensate che vive con un budget di tre euro al giorno ed un sacco a pelo per la notte, parla una quarantina di lingue, mangia una volta al giorno, preferibilmente a pranzo, ha con se un semplice cellulare quasi sempre spento, non usa internet, non ha un computer, non usa e-mail: dispone solo di un bloc-notes con le mappe geografiche che gli serve anche per rintracciare i contatti che gli vengono indicati nei diversi territori che attraversa.

L'INTERVENTO

di Gianluca Veneroso

VITA SU DUE RUOTE: IN BICI PIÙ FELICI
Momento singolare quello vissuto questa mattina dai nostri alunni di Canneto. Bambini della Primaria e ragazzini della Secondaria hanno incontrato, nell'atrio del Plesso, Janus River, energico ottantenne russo che, munito di bici e con un esiguo budget di 3€ giornalieri, gira in lungo e largo in ogni luogo, vantando al suo attivo mete che spaziano dalla sua algida Siberia alla sconfinata Africa, dalle austere latitudini del Sud America alle terre del Popolo Giallo. Da Dicembre dello scorso 2016, l'arzillo ciclista è approdato in Sicilia, dove ha già visitato 300 scuole, testimoniando le meravigliose esperienze di chi con poco, in un'epoca consegnata al consumismo e agli agi ad ogni costo, ha ritrovato l'acerba freschezza della natura, misurandosi con rischi, pericoli, ristrettezze...utili a scoprire l'essenza del dirsi straordinariamente uomini. Con un simpatico accento caucasico, il caro Janus ha enarrato molte e affascinanti prodezze, catturando l'attenzione dei piccoli uditori. Sulla scia delle sue poderose ruote ci ha trasportati sulle rive del lago Baikal, dove è cresciuto a tu per tu con tigri e lupi, imparando, sin dalla tenera età, che nulla danneggia, in natura, se si stabiliscono i giusti equilibri. Ci siamo ritrovati, inoltre, nel cuore di Mamma Africa, sotto un cielo ammantato di stelle, a dormire su alberi dagli arditi intrecci, a due passi dalle amiche scimmie. Più di tutti ci ha colpiti l'aneddoto dell'ippopotamo "ingoia-bimbi": Janus testimonia di aver visto l'enorme quadrupede ingurgitare un piccolo Tuareg e risputarlo, con la disinvoltura del più comune dei giochi, dopo qualche minuto. Il nostro "hero on the bike" è l'inossidabile prova di un'esistenza votata al necessario e allo spirito di avventura: un solo pasto, sponsorizzato dai Comuni che lo ospitano, una frugale colazione e un diligente recupero dei sapori della terra, raccogliendo frutta e verdura in modo spontaneo e non commerciale. Tante foto e domande: è un bene che, tra play-station e giochi invasivi, la voce di chi ama l'eco-mondo faccia ancora breccia! In gamba Janus! Anzi...in sella!!!

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