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mlatorregruppo---Da uomo di mare ha navigato anche con tempeste, ha lottato con tutte le sue forze per sconfiggere un brutto male, ma questa notte il suo cuore si è fermato. Michele La Torre, 52 anni, già maresciallo della guardia costiera, raggiungerà in cielo il suo amicone, Armando Turcarelli, con cui ha diviso anche i momenti piu' gioiosi della sua vita liparota. Lui milanista, Armando interista, in paradiso continueranno a parlare di "derby". ma anche di pesca.

Alla moglie Santina, al figlio Alessandro e ai familiari le nostre condoglianze.

IL CORDOGLIO.

di Bartolomeo Ciampaglia

Michele sei stato una persona distinta, un galantuomo di altri tempi, l'ultima volta che ci siamo visti, mi hai detto Bartolo, a proposito di una cosa che ti ho detto sulla bimba, cosi non va bene scuotendo la testa. Michele avrei tanto da scrivere, ma ringrazio Dio di averti conosciuto come uomo, come marito di Santina e padre del meraviglioso Alessandro. Tu sai benissimo che non sono tenero di cuore, ma mi dispiace veramente tanto Michele, eri una personale giusta, quando io e Cetti abbiamo avuto il mondo che girava al contrario e tu con Santina insieme a tanti amici, ci avete dato sostegno, ognuno per quello che poteva, sempre con un sorriso, sempre con un abbraccio caloroso e forte a sostegno della nostra battaglia. Un pensiero a Santina e Alessandro, il seme di Michele, la sua onesta' come uomo e come padre di famiglia ha fatto tanti proseliti. Da me il primo e Cetti abbiamo preso esempio dalla famiglia ideale, dai sogni che una coppia ha quando si avvia nel cammino di coppia in comune. Tantissime cose potrei scrivere, ma basta ora. Michele che il Dio della luce accolga la tua anima e la conservi fino al giorno del giudizio. Riposa in pace Michele.

di Fabio La Porta

La vita è un alternarsi di emozioni, a volte belle a volte meno, è altresì un alternarsi di conoscenze personali, alcune "vuote", altre insignificanti, altre ancora uniche. Queste ultime sono quelle che realmente fanno la differenza.
Io posso urlare pubblicamente di avere avuto circa 8 anni fa la possibilità, anzi l'onore di conoscere te. Tu che sei semplicemente una delle più belle, interessanti, oneste e forti persone che io abbia incontrato nella mia strada.
Mi piace dirtelo qua, pubblicamente, Michele La Torre sei una persona meravigliosa, un esempio di vita e ti voglio un gran bene.
Grazie per avermi dato tanto con la tua semplicità disarmante.

di Lino Natoli

La morte. La morte non merita altro commento che il silenzio. Nessuna parola, seppur bella, sentita, sofferta può minimamente rendere lo stato d'animo di chi deve affrontarne le conseguenze. Perchè la morte comporta esiti senzi rimedi, recide il futuro per innestarlo su altri sentieri, piega le volontà più tenaci, rielabora ogni progetto, consegna significati nuovi al futuro.
Il linguaggio della morte è sempre lo stesso, sia che parli delle persone che amiamo, che degli amici, che di persone che forse non abbiamo mai conosciuto. Muta l'intensità e forse la qualità del dolore, cambia la sensazione di perdita, il senso del distacco, la sofferenza per il colloquio interrotto; ma non cambia lo spaesamento, la sensazione di precarietà, di futilità che impone di rivedere il significato di tutto ciò che facciamo e di attribuire valore diverso alle cose che quotidianamente ci impegnano.
Si avverte la sensazione, meglio il desiderio, di capovolgere la scala di valori, di significati che negli anni talvolta si costruiscono con sforzo, con rinunce, con conflitti che la morte disvela in tutta la loro inutilità e banalità.
Non può essere la retorica sentimentale e d'occasione a dare risposte alla morte, né l'ostentazione di affetti compassionevoli. Le parole perdono qualsiasi significato decente rischiando di trascinare tutti nell'indecenza dell'esibizione teatrale o, peggio, nella lugubre sequela di formalismi soffocanti.
Dunque è solo nel silenzio che ciascuno può rielaborare il proprio rapporto con la morte e con chi non c'è più, riannodare conversazioni liberate dall'illusione che il tempo possa fermarsi e il passato, non si sa come, tornare.
Nel ciclo della vita che a volte non riusciamo a comprendere eppure è nascosta la verità che non vogliamo disvelare e che invece appare così chiara: l'amore non muore. Perchè se amore vero è quello che ha unito e unisce a chi muore, allora nessuno ha mai perso parenti, amici, conoscenti visto che continua ad amarli. Se invece se n'è dimenticato, altri erano i sentimenti che legavano, deboli e forse insinceri.
La morte, dunque, anche quando si manifesta nella sua brutalità, quando infrange ogni criterio di giustizia, quando offende i più deboli, i più fragili, quando capovolge il naturale evolversi della natura, quando condanna al dolore per il resto della vita, pone chiunque di fronte la sola verità che può offrire: la verità dell'amore. L'alternativa a questa verità può essere solo il nulla. Alternativa che, si badi bene, è fatta anch'essa di lacrime, fiori, messe, lapidi, monumenti, promesse eterne e intitolazioni.
È dunque solo meditando nel silenzio che è possibile conversare con la morte, e che con essa si parli d'amore è solo un'apparente contraddizione.

di Christian Del Bono

Apprendiamo con grande dispiacere della prematura scomparsa di Michele La Torre. Ci uniamo al dolore della moglie, dei familiari, degli amici e dei colleghi della Guardia Costiera di Lipari.

di Pino Portelli

Persona preparata, umile, rispettosa! Indossava quella divisa senza compromessi o sotterfugi e per questo l'ho sempre stimato. Ciao Michele.

---Carissimo Capo La Torre, aver saputo ieri della tua morte è stato un altro fulmine a ciel sereno. Ti abbiamo sempre visto in ufficio e sulle nostre spiagge sempre gentile, corretto, silenzioso e sorridente. La maggior parte di noi sicuramente non sapevamo della tua malattia con la quale hai silenziosamente combattuto. Siamo tutti profondamente addolorati- ci mancherai. Sentitissime affettuose condoglianze alla famiglia ed alla Capitaneria di porto di Lipari.

Caterina Conti e famiglia

---di Francesco Subba

Sono profondamente addolorato, per l'ennesima scomparsa di una bella persona, un uomo gentile, onesto, ligio al dovere, esempio per i colleghi, amico di tutti; un uomo buono..., un uomo sempre sorridente....!!!
Mai una parola di troppo, sempre pronto al dialogo su tutto (che splendido e preparato interlocutore per le discussioni calcistiche che tenevamo), capace di conquistarsi l'amore, la stima, l'affetto e l'apprezzamento di tutti quelli che lo conoscevano o che, semplicemente, lo intravedevano per strada....., sempre impeccabile, innamorato, mano nella mano con l'altrettanto impeccabile moglie Santina.
Questa immagine di un grande uomo resterà per sempre nei miei pensieri. Ciao Michele...

L'ULTIMO MESSAGGIO SU "FB" DI MICHELE.

di Michele La Torre

Ciao Tony Vantaggiato, che bello risentirti, si confermo che sono in pensione da tre anni, purtroppo ho avuto gravi problemi di salute, che sto cercando di combattere, comunque non mi lamento affatto, bisogna prendere la vita per quella che è. Ti faccio un grosso in bocca al lupo ed a risentirci a presto ciao.

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