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Cari amici lontanti e vicini.

Oggi alle 19 l'arcipelago si fermerà per la processione del protettore San Bartolomeo che nelle vie del centro richiamerà un mare di gente tra isolani e vacanzieri. Alle Eolie quando arriva la festa d'agosto, anche il mare diventa più largo e lascia intravedere cosa c'è dentro e tutto quello che il cielo riflette.

Fra preghiere e processioni, c'é sempre il popolo fedele che insegue il canto religioso a piedi nudi o con le scarpe, accanto ai politici di turno davanti o alla coda più vera e popolare. La festa che saluta l'estate inizia e finisce con il solito giro di cose giuste e cantanti da palco che fanno impazzire gli amanti della musica che hanno l'occasione di urlare gioia e qualche altro male di gioventù.

San Bartolomeo non é solo tradizione di bancarelle siamesi del made in Cina, di "calia&pinozza" prodotti in Turchia. San Bartolomeo é la vita delle Eolie, é la fede che asciuga le lacrime, é il bisogno vivace e verace del credo. Con tutto questo e molto di più, le campane all'alba hanno suonato a festa e lo faranno nel corso della giornata e radunano i ceri che sprigionano fiamme migliori con tutti ad aspettare i fuochi.

Quelli che fanno felici gli occhi umani. Anche alle Eolie, il botto ci vuole sempre. E' la voce dell'altra festa che inizia quando si spara e spegne il "W San Bartolomeo" protettore degli eoliani e amici delle Eolie sparsi nel mondo. E dove si trova un altro santo così!

Un caloroso saluto dal "Sole libero delle Eolie".

sanbartolomeo3

AUGURI A...

di Giovanni Giardina

Auguri di buon onomastico  a Bartolino Leone

leoneLa dedica :

Mai haiu vistu un simili tistuni,leone

cumu l'avi Vartulinu Liuni,

ormai e so rivali 'un ci fa casu

'un'hannu u stissu fiutu , u stissu nasu .

E nun si scanta mai, na duna vinta

all'occasioni mustra dienti e grinta,

si cacchidunu ci jarma darigghi

isa la zampa e mustra l'artigghi

Vartulinu è figghiu di Liuni ed è Liuni,

ma è di razza eoliana , i chiddi buoni

ma si ci pisti a cuda o l'aggredisci

prima ti sauta 'ncuoddu e ti ferisci .

poi t'azzicca i dienti e ti finisci !

Auguri a tutti i Vartulini vicini e luntani

 

 

DA MELBOURNE IN LINEA MARCELLO D'AMICO.

Carissimo Bartolino,
A nome mio personale, dellla mia famiglia, del carissimo amico cav. Pino Narduzzo, OASM, e della comunita' eoliana d'Australia, ti giungano, insieme a tutti i Bartolo cosparsi nel mondo, i nostri piu' sinceri e sentiti auguri di un Buon Onomastico.
Noi festeggeremo il nostro Santo Patrono domenica prossima 30 agosto.Con affetto.

DA CAGLIARI IN LINEA FELICE D'AMBRA.

Lipari & Festività di San Bartolomeo

Sono passati tanti, tantissimi anni quando la prima volta lasciai il mio paese. Ricordo ancora la meravigliosa "Festa" di San Bartolomeo, anche perché mio padre portava questo nome. Ricordo con molto piacere che era un evento straordinario, anche se molto diverso come organizzazione dall'attuale modernità causata dal cambiamento globale. Oggi nel porgere i miei migliori Auguri al mitico Bartolino Leone, Direttore speciale del Notiziario Eolie, che oggi come ogni giorno, attraverso il Web, raggiungerà e porgerà a quegli nostalgici Eoliani che portano questo nome sparsi nel mondo, gli auguri di buon onomastico anche al femminile, e non solo.
Tornando indietro di tantissimi anni, voglio raccontare come noi giovani e ragazzi di allora, aspettavamo e vivevamo con ansia la festa di "San Bartolo. Non faccio paragoni con i grandi successi dei tempi moderni, sarebbe superfluo, ma, allora erano tempi di povertà e noi giovanotti eravamo di una semplicità unica, ci bastava poco per essere felici, ma nonostante questo, la festa era un'autentica esplosione di gioia e di tradizione dove contadini, pescatori, cittadini, tutti insieme, eravamo soddisfatti di quanto avveniva. Nel tempo il progresso, ha fatto il cambiamento, ha costruito grande questa città di Lipari, che secondo il mio esclusivo parere ha perso il senso della tradizione. La vera identità cittadina, secondo il mio parere, è rimasta autentica soltanto nella fede religiosa per San Bartolo Patrono e Protettore Delle Eolie, e non solo.
Era il mese d'agosto sul finire degli anni sessanta in poi, definito il mese della "Festa" dedicato al Patrono San Bartolomeo. Era una festa seducente che conquistava il parere di tutti, anche se molto colorata, e soprattutto era sentita, e voluta e tanto attesa da tutti gli Eoliani e non solo. Ricordo che in quegli anni erano invitati anche alcuni gruppi folcloristici provenienti dall'allora: Jugoslavia, Romania, Ungheria, Bulgaria, Russia e anche del Sud Tirolo. Gruppi di uomini e donne ballerini con i loro fantastici e variopinti costumi dei colori della propria Nazione. Iniziavano a sfilare da sotto Monastero e percorrendo tutto il Corso imbandierato a festa fino a Marina Corta tutta illuminata. Il palco per la Banda musicale diretta dal maestro Don Edoardo Bongiorno e dove la sera si esibivano i gruppi stranieri con i canti e balli della loro caratteristica tradizione, era posto davanti alla statua di San Bartolo. A dimostrazione del loro gradimento, lunghi applausi accompagnavano ogni esibizione delle loro meravigliose danze. Ancora oggi nel terzo millennio, questi gruppi rinnovati, si esibiscono ovunque nel mondo come Ambasciatori di pace, portando il loro folclore, com'è avvenuto un paio di settimane fa, a Quartu Sant'Elena per la tradizionale "Sciampitta" una manifestazione folcloristica che da trent'anni circa, si esibiscono in Sardegna, culla delle antichissime e autentiche tradizioni. La mattina dei giorni precedenti il giorno della festa del 24 agosto, alle otto del mattino in punto,tutta la popolazione era svegliata da tre colpi di mortaio d'artificio. Era l'avviso che la Grande Festa stava per iniziare. I locali di Marina Corta di allora: il Bar Cavallaro, u Zu Minicu Ziino, il Bar Al Pescatore di Federico, dei fratelli Monte, il Cafè du Port di Pignataro e a za Razia Pizzarella, quasi tutti vicino a Andrea e Franco Basile, il tabacchino di Don Nofrio Paino, al barbiere Stefano Bertè, Don Angelo Villante, a za Nunziatina ed altri che non ricordo, si apprestavano ai dì di festa, a ospitare il grande flusso e a venerare alla grande San Bartolomeo. Anche molti attori e cantanti di successo si esibivano sul palco, come il grande Mario Merola col suo repertorio delle più belle canzoni napoletane. Era inoltre usanza fare eseguire giochi e gare come quella di mangiare gli spaghetti con il sugo senza forchetta e col le mani dietro la schiena, l'albero della cuccagna, gare di nuoto, di sandolini, gare podistiche, quella dei sacchi e le famose piccole acrobazie della famiglia Groppo. Fantastica era anche la gara delle bellissime e colorate barche a remi. Tutta Marina Corta era circondata da tante bancarelle, dove c'era di tutto e tutta la piazza era decorata con bandierine e luci colorate che la illuminavano e la rendevano affascinate al tempo stesso. Era tanto meravigliosa da farla sembrare una cornice scenografa da set cinematografico di un film di Camilleri d'altri tempi. I fedeli Eoliani di San Bartolo delle altre Isole venivano col le barche a remi, e sostavano con le luci a petrolio e con le lampare illuminate, una attaccata all'altra, nella baia di Marina Corta per partecipare e onorare la grande festa del Santo Patrono delle Eolie.
Il mio ricordo non vuole essere un paragone né un confronto con i programmi dell'attuale generazione, molto più sofisticata, abituata agli stili e modi di oggi, poiché, è soltanto un mio e di tanti altri giovani compagni di quella generazioni, uno sfumato ricordo di come eravamo quando con poco che avevamo, stavamo bene. Eravamo giovani, vivevamo nella semplicità, ma eravamo felicissimi di trascorrere la grande festa del nostro San Bartolomeo. Gustavamo con piacere la povera ma, buona calia, i pinozza, una fetta di anguria e qualche cono gelato o pezzo duro, fatto genuinamente, dai famosi gelatieri: i fratelli Italiano, u Zu Minicu Ziino, Micu u curtu, Nino Ziino e Cicciu Imbruglia. e via di seguito.
Oggi nel mondo del progresso, queste piccole cose sono considerate sorpassate, stupidate, cose, che non esistono, naturalmente, poiché i nuovi giovani, quelli che non hanno vissuto quell'epoca, hanno tutto e non sono mai contenti e vogliono sempre di più.
Buon onomastico e Buona Festa di San Bartolomeo.

Da Reggio Calabria in linea Pino Scopelliti

Che bei ricordi quando Peppino Scoglio col tronbone suonava nella banda poi voglio raccontare un fatto prima delle gare. Franco aveva una Immaginetta nella tasca interna che si e' portata fino alla fine. Si faceva la croce, la guardava è pregava. Tutti domandavano a me che Santo fosse ma io non ne sapevo niente. Era un suo segreto. Un giorno mi disse portami questa giacca in macchina. Io subito mi dovevo cacciare la curiosità ed era quasi consumato San Bartolo. Tanti Auguroni Bartolino e ancora grazie per tutto quello che fai in memoria di Franco.

Da Melbourne in linea Santino Trimboli

Tantissimi auguri Bartolino un abbraccio da tutti noi.

Da Berlino in linea Girolamo Casali

Caro Bartolino, di cuore sentiti auguri! Ascialati! Un abbraccio!

IL VIDEO DELL'ALBA EOLIANA.

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