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di Peppino MIrabito

28 dicembre 1908: erano le 5:20'27''. Di intensità pari al 10° grado della scala Mercalli (che ne ha 12), il sisma uccise – si stima – fra 50 e 100 mila persone sulle due coste dello stretto. Il 90 per cento di Messina fu rasa al suolo: case, chiese, caserme, ospedali, strade, ferrovie.

Subito dopo il terremoto la regina Elena, principessa del Montenegro divenuta sovrana d'Italia sposando nel 1896 Vittorio Emanuele III, si recò a Messina con il marito per soccorrere i feriti. Sulle navi della Regia Marina, trasformate in ospedali, la regina aiutò i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto. Sono molte le testimonianze che lo attestano. "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità" raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera. "Io l'ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle localitàin cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi".

Fu un Eoliano, nativo di S. Marina Salina e già Vescovo di Lipari, il "grande ricostruttore della città": Mons Angelo Paino.
Nel 1916 si trasferì a Messina, nominato ausiliare sub secreto. Fu nominato coadiutore di Messina il 10 gennaio 1921, contestualmente al trasferimento all'arcidiocesi titolare di Antinöe, in Egitto, dopo aver rifiutato la sede metropolitana di Otranto. Il 22 dicembre 1922 fu eletto vicario capitolare di Messina, il 10 febbraio 1923 da papa Pio XI fu preconizzato arcivescovo metropolita di Messina e archimandrita del Ss. Salvatore.
I primi anni dell'episcopato messinese furono caratterizzati dall'impegno strenuo per il reperimento di fondi finalizzati alla ricostruzione.

Sono dovute a lui, dopo il Terremoto del 1908, la riedificazione ex novo di 132 chiese, il restauro e l'ampliamento di altre 72 chiese, nonché la costruzione di 132 case canoniche, di 7 istituti d'istruzione media e superiore, 12 grandi istituti di beneficenza e assistenza, 10 asili infantili, 2 biblioteche, 2 seminari.
A ciò bisogna aggiungere la stele votiva del porto di Messina, su cui si staglia l'immagine benedicente della Madonna della Lettera, patrona della città e dell'arcidiocesi, il sacrario e la campana del caduti di Cristo Re, la Concattedrale del SS. Salvatore, affidata alla Congregazione dei Salesiani e la Cattedrale di Messina, che oggi ne ospita le spoglie mortali, ricostruita per ben due volte a seguito sia dei danni del terremoto del 1908 e dei bombardamenti bellici del 1943 che la incendiarono completamente, ed elevata per lui al rango di basilica minore da papa Pio XII.

Per non dimenticare...

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20 anni fa, il 18 agosto 1997, chiudeva la sua giornata terrena S.E.R. Mons. Domenico Amoroso. Il ricordo della Sua Persona e della Sua presenza a Lipari, quale Vescovo ausiliare di Messina, non è mai venuto meno. Uomini grandi che hanno scritto storia nei cuori. Oggi, nella Santa Messa, lo ricorderò al Signore. Grazie, Mons. Amoroso!!!

Ricorre anche oggi, il 1° Anniversario della dipartita di don Bruno Maiorana. Per tanti anni Parroco di Pianoconte. Il Signore lo introduca nella liturgia del cielo.

 

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