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Sulla terrazza della Tenuta Capofaro quattordici produttori hanno raccontato le diverse interpretazioni della Malvasia delle Lipari, il vitigno principe delle Isole Eolie al "Malvasia Day". Un momento di approfondimento sulle origini della varietà, la genetica del vitigno e gli aspetti organolettici che rendono questa varietà simbolo del territorio.

Si è iniziato con la conversazione sul vitigno Malvasia delle Lipari "Dalle origini alla genetica, il suo futuro tra suggestioni antiche e opportunità di sviluppo" con Marcello Saija, docente di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell'Università degli Studi di Palermo e Manna Crespan, responsabile Servizio identificazione della varietà di vite del CREA. Moderatore Daniela Scrobogna, docente Fis e curatrice guida Duemilavini. Le aziende, custodi dei vigneti di Malvasia nelle isole Eolie, sono state protagoniste del walk around tasting, sulla terrazza di Capofaro.

Capofaro è una delle cinque tenute vinicole della famiglia Tasca d'Almerita e custodisce "Anfiteatro", vigna storica di Malvasia. I suoli dove si coltiva la Malvasia hanno un profilo poco sviluppato e sono caratterizzati da una tessitura sciolta, sabbiosa e da un'elevata porosità. Possiedono una buona capacità idrica. La coltivazione avviene a spalliera, con potatura lunga in prevalenza, e una piccola porzione di 240 piante ad alberello.

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