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Torna l’appuntamento con "Tuteliamo il Mare", l’iniziativa Davines a tutela dell’ecosistema marino. Giunta alla quarta edizione, agisce per proteggere il mare: negli anni, sono stati oltre 98.000 euro i fondi destinati a progetti di tutela ambientale. Obiettivo di quest’anno è la salvaguardia delle Isole Eolie, arcipelago italiano patrimonio Unesco contraddistinto da un’elevata biodiversità. Il supporto va all’organizzazione internazionale , attiva nel contrastare la pesca illegale che minaccia la presenza di numerose specie ittiche nel Mar Mediterraneo. 

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"Conrad" si è ormeggiato nel pontile galleggiante di Peppe Li Donni a Marina Lunga. E' un catamarano di 17 metri, capace di ospitare fino a quattordici persone di equipaggio con Campaign Leader Andrea Morello è dotato di un gommone fuoribordo a chiglia rigida. A bordo vi è la più potente arma: le telecamere, tra cui una termica ad alta tecnologia. Tali telecamere illumineranno gli occhi del mondo per combattere tutti insieme gli innumerevoli crimini che ancora affliggono il Mare e portare gli occhi della giustizia dove ancora essa non arriva. Il mezzo veloce "Hunter" affiancherà la "Conrad" per tutta la durata di Operazione Siso.

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Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro che si batte per la salvaguardia della biodiversità marina. Da oltre quarant’anni, il capitano Paul Watson solca i mari con un equipaggio di entusiasti volontari che, in Italia, collaborano con la Guardia Costiera per difendere il rispetto delle leggi, investigare, documentare e impedire la pesca illegale.

Sea Shepherd si finanzia con le donazioni dei propri sostenitori, interamente impiegate per prolungare il più a lungo possibile la permanenza delle navi e dell’equipaggio in alto mare. Il Mediterraneo, e dunque anche le Isole Eolie, è deturpato dalla massiccia presenza di Fad (Fish Aggregating Device) illeciti: attrezzature da pesca illegali realizzate con materiale vietato come fili di polipropilene, nylon e taniche di plastica che fungono da trappole letali in cui restano impigliati pesci, mammiferi e tartarughe e divengono rifiuti inquinanti alla deriva.

I volontari di Operazione Siso, in collaborazione con la Guardia Costiera, perlustrano il mare per rimuovere tali Fad illeciti messi di frodo dai pescatori, la cui presenza è di dimensioni inimmaginabili. Una minaccia che uccide milioni di specie ittiche e interferisce con la rotta migratoria di delfini e capodogli. Nel solo sud Tirreno, si stima la presenza di 10.000 FAD illeciti, con 20.000 km di polipropilene e centinaia di migliaia di bottiglie e taniche di plastica abbandonate.

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