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L'Avvocato irpino Palmira Nigro ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia a nome della società Panareal srl, che gestisce il locale "Casual Restaurant e Lounge" (nella foto veduta dal locale) gestitito da fabrizio Crimi di Messina. Il ricorso è volto a impugnare l'ordinanza sindacale n. 29 del 22 giugno 2023 emessa dal Sindaco della Città di Lipari, Dott. Riccardo Gullo.

L'ordinanza impugnata ha imposto restrizioni sugli orari di apertura e chiusura dei locali di somministrazione di alimenti e bevande, compresi alcuni servizi autorizzati, e ha vietato la diffusione di musica in alcuni esercizi pubblici e stabilimenti balneari. Queste restrizioni hanno avuto un impatto diretto sull'attività della società Panareal Srl.

Nel ricorso, l'Avvocato ha sollevato diverse questioni giuridiche rilevanti riguardanti l'ordinanza impugnata. Innanzitutto, ha contestato la violazione dell'art. 50 del D.Lgs. 267/2000, che regola le attribuzioni del Sindaco in funzioni di competenza statale. Secondo questa norma, il Sindaco può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Tuttavia, l'ordinanza sembra basarsi su una situazione di pericolo puramente presunta e manca di una istruttoria adeguata e di una motivazione congrua. L'ordinanza sembra priva di una giustificazione sufficiente, e la mancanza di una motivazione adeguata potrebbe compromettere il diritto della stessa società di opporsi in modo adeguato alle limitazioni imposte.

Un altro aspetto fondamentale del ricorso riguarda la violazione della legge che stabilisce i principi generali dell'azione amministrativa. L'ordinanza sembra non rispettare tali principi, poiché è stata adottata senza alcuna base giuridica solida e senza adeguata istruttoria. L'assenza di tali elementi rende l'ordinanza irragionevole e contraria al diritto amministrativo.

L'Avvocato ha inoltre evidenziato il difetto di istruttoria, la contraddittorietà e lo sviamento di potere da parte del Sindaco. L'ordinanza sembra mancare di una base probatoria adeguata e sembra contraddire i risultati della relazione di impatto acustico prodotta dalla stessa società. Quest'ultima ha dimostrato che l'impianto di diffusione sonora nel locale rispetta i limiti di pressione sonora imposti dalla legge, ma nonostante ciò, il Sindaco ha emesso sanzioni basate su una presunta non conformità.

Infine, l'Avvocato ha evidenziato il pericolo in mora per la società, che sta subendo danni gravi e irreparabili a causa delle limitazioni imposte dall'ordinanza. I verbali di contravvenzione emessi nonostante la regolarità dell'attività e l'osservanza delle limitazioni stanno danneggiando l'immagine del locale e comportando un aggravio di costi a causa delle disdette di contratti sottoscritti precedentemente.

In conclusione, l'Avvocato Palmira Nigro ha chiesto al tar di accogliere il ricorso e annullare l'ordinanza sindacale, garantendo così la tutela degli interessi della società Panareal srl e delle altre attività coinvolte. Il ricorso si basa su solide argomentazioni giuridiche, dimostrando la carenza dei presupposti per l'adozione dell'ordinanza e l'eccesso di potere del Sindaco.(avellinotoday.it)

Gullo, "il tar ha respinto il ricorso..."

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di Riccardo Gullo*

OGGETTO: Il TAR di Catania respinge il ricorso presentato contro l’Ordinanza Sindacale n. 29 del 22 giugno 2023 riguardante la Regolamentazione degli orari dei pubblici esercizi e trattenimento musicali e danzanti.

Il TAR di Catania con Decreto Presidenziale n. 385 di oggi ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata contro la propria l’ordinanza n. 29 del 22 giugno 2023 riguardante la Regolamentazione degli orari dei pubblici esercizi e trattenimento musicali e danzanti.

Continua, pertanto, l’azione Amministrativa per garantire regole uguali per tutti e per la loro osservanza a tutela di tutti. Questo è quello che continuerà a fare, a differenza del passato, l’Amministrazione Comunale, che ho il privilegio di presiedere, con tenacia e imparzialità.

L’Obiettivo rimane quello di superare situazioni di degrado e pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, a tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e non, della sicurezza urbana ed è finalizzato a prevenire ulteriori condotte illecite e conciliare le predette esigenze di tranquillità e riposo con i differenti interessi di tutela dell’attività di impresa e di sostegno alle attività commerciali e turistiche.

Si auspica che la citata decisione del TAR di Catania ponga fine alla tentazione di screditare l’azione di questa Amministrazione e che possa inaugurare un nuovo percorso che cancelli definitivamente il modo di procedere del passato.

*Sindaco

L'intervento

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di Saro Venuto

Gentile direttore,

Apprendo in questi giorni, dal suo Notiziario, di avanzate impugnazioni avverso l’ordinanza Sindacale n.29/2023 .
Oggi leggo di un provvedimento di rigetto della richiesta cautelare di sospensione degli effetti di quell’ordinanza .
Apprendo pure dell’iniziativa dei Consiglieri di minoranza a sostegno di coloro che lamentano la disciplina imposta .
Non è mia intenzione e volontà interloquire ed osservare su questioni di dialettica della politica tra minoranza e maggioranza ma è invece mia intenzione evidenziare come un percorso iniziato molti anni fa sia via via degenerato in una forma di consolidazione di una pretesa che ha invaso la vita di molte persone degradando sempre più verso un segmento turistico non sostenibile nel nostro Comune .

Non è ipotizzabile l’amovida per come si è costruita ne si può ipotizzare di sostenere la tesi che il calo di presenze sia imputabile alle restrinzioni che rispondono a regole del vivere comune e del rispetto di ciascuno . Il calo delle presenze per come viene affermato è riferibile , verosimilmente , a molti fattori ed in primis ad una cronica mancanza di seria programmazione industriale del fenomeno che deve individuare il segmento turistico idoneo per i nostri territori ed offrire loro i servizi che sono propri di quel segmento .
Invito gli amici consiglieri di maggioranza e minoranza a soggiornare in tutti quei luoghi in cui sono ubicate attività che fanno anzi facevano della musica il percorso principale dell’attività .
Rilevo poi come i denigratori del provvedimento sindacale di oggi ieri contestavano il degrado che ha costituito il presupposto della nuova disciplina tanto contesta.

Ricordo una presa di posizione di un caro amico del Luglio 2022 .
Che ben vengano le discoteche attrezzate ed insonorizzate , che ben vengano strutture finalizzate al divertimento ma che non incidano minimamente sugli altrui interessi .
Il percorso avviato con coraggio da questa amministrazione è condivisibile e sostenibile ,dal mio punto di osservazione , condiviso da un numero sempre crescente di cittadini ancora a bassa voce .Non so per quanto perché i benefici si colgono a piene mani .
Mi auguro veramente che il movimento del riconoscimento della disciplina imposta dall’ordinanza venga cavalcato e sostenuto per il benessere di tutti .

Lipari, anche il bar "L'Approdo" impugna l'ordinanza che è rigettata ma...

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Dall'avvocato Vincenzo La Cava riceviamo e pubblichiamo

Il Tar, pur rigettando la richiesta cautelare dell'ordinanza n 29 / 023 “anti movida" adottata dal Sindaco del Comune di Lipari ritenendo che il ricorrente non possa tutelare (in questa fase )i danni arrecati all'isola da siffatto provvedimento, lascia intravedere in fase di decisione di merito del gravame la possibile sussistenza di danni all'esercizio commerciale aprendo così la strada all'eventuale condanna dell'ente ai danni patrimoniali subiti per effetto delle limitazioni imposte dal Sindaco.

Certamente la società da me assistita non si fermerà alla sola fase cautelare avendo già avanzato chiesta risarcitoria ed al pari il tribunale amministrativo non ha in alcun modo evidenziato la legittimità dell'operato della p.a come erroneamente si tenta di far credere ma si è pronunziato solo sulla fase cautelare .

Lipari - Il bar "L'Approdo" ha depositato ricorso al tar di Catania e si è affidato all'avvocato Vicenzo La Cava il quale dichiara "di voler far valere l'eccesso di potere, la sproporzionalità che rasenta evidenti profili di illegittimità anche di incostituzionalità e limitazione della libertà personale ed economica".

"Abbiamo depositato ricorso al tar - spiega - chiedendo anche il risarcimento di tutti i danni causati da una ordinanza che scoraggia un intera comunità e danneggia intere categorie mai ascoltate da un sindaco totalmente distaccato dalla realtà".

E ribadisce "Evidenti i profili di illegittimità delle ordinanze “anti movida" emesse e chiederemo la sospensione immediata dell ordinanza anti movida e tutti i danni conseguenti“.

La nota del sindaco Gullo

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L'intervento

di Vincenzo La Cava

Nelle ultime ore circolano illazioni da parte di chi non è in grado di leggere i contenuti di un mio articolo nella scorsa stagione in cui lamentavo il fatto che le isole fossero diventate isole di risse. Confermo quanto detto e non posso che evidenziare che il controllo ad oggi operato sul territorio dal sindaco Gullo mi trova assolutamente d'accordo, (anzi andrebbe implementato sulle altre isole ove le risse sono frequenti) fermo restando che non condivo(come evidenziato con il ricorso) l'operato dell'amministrazione in merito alle forti restrizioni orarie che molti esercizi commerciali sono costretti a subire.

"Radio Zimmari" con Gaetano Orto, Gennaro Leone e Maurizio Crimi

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Rassegna Stampa GDS.IT

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Movida alle Eolie, il Tar di Catania rigetta due ricorsi: restano in vigore gli orari più restrittivi

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Ha coordinato l'incontro il dottor Giuseppe Crescenti Procuratore della Repubblica al Tribunale di Barcellona.

E' stato organizzato dalla Fondazione Raya e dalla ProLoco Panarea.

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