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di Daniela Vitello

Rosario Fiorello nato a Catania 63 anni fa ne aveva 22 quando uscì per la prima volta fuori dalla sua Sicilia. Negli anni ’70, lo showman viveva con la sua famiglia ad Augusta, in provincia di Siracusa. “Il massimo che potessi permettermi – racconta in una lunga intervista concessa ad Aldo Grasso per “Sette”, l’inserto del “Corriere della Sera” – era di andare a Letojanni, la città dove è nato mio padre, nei pressi di Taormina o a Giardini Naxos, la città di origine di mia madre. Ogni tanto da Augusta si andava a Catania. Ma era un viaggio, un lungo viaggio: il tono era ‘È andato a Catania!’. Cioè mezz’ora di macchina per noi rappresentava l’idea di viaggio, se poi andavi a Messina, ci voleva il passaporto. Messina era lontanissima!”. “Noi siciliani siamo abbastanza stanziali, cioè non ci muoviamo dalla Sicilia – confessa – addirittura siamo capaci di non conoscere parte della Sicilia”.

“La Sicilia non l’ho scoperta tutta perché noi siciliani siamo sempre nel nostro orticello”
Neanche lui si sottrae a questa regola. “La Sicilia io non l’ho scoperta tutta perché noi siciliani siamo sempre nel nostro orticello – confida – Non è che un siciliano dice ‘domani vado a visitare Palermo’, no, non ci pensa proprio. Io non sono mai stato alle Eolie, voglio andarci l’anno prossimo per l’anniversario di matrimonio. Susanna mi dice sempre ‘non puoi non conoscere Lipari, Salina, Stromboli…’. Non sono neanche mai stato a Pantelleria. Invece Trapani è una città tutta da scoprire, poco conosciuta, ma è bellissima. La scorsa estate per la prima volta ho scoperto Mondello, non c’ero mai stato. Siccome ho fatto lo spettacolo a Palermo a settembre, faceva ancora caldo e ho detto a Susanna: ‘Facciamoci qualche giorno al mare’ e lì ho scoperto Mondello, acqua meravigliosa, posto stupendo. C’era pure mia madre, siciliana Doc, ma non era mai stata a Mondello. E quindi è stata anche quella una bellissima scoperta”.(perizona.it)

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