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Cari amici lontani e vicini,

l’atto d’amore di restare dove si nasce é nel territorio che si adora. Bello e malinconico per il dovere di raccontare le cronache dolenti delle isole. Andare in giro per il mondo ma col fermo desiderio di tornare sempre alle Eolie, a casa. Una vita di eccessi ed eccessivi leoni. Non tatuati. La camicia a pelle sempre sbottonata in alto per misurare la felicità per fare cosa ci piace ricordando che il lavoro é dignità. Chi nasce col taccuino, morirà col taccuino sempre accanto al computer scrivendo sul Notiziario. Quante Eolie raccontate, quante cronache, quante interviste, fra lacrime e sorrisi che vagano ancora nella memoria e impresse dalle immagini anche diventate muri parlanti. Dagli anni 70 a oggi. Sempre pensando a cosa scoprire per riportarlo immediatamente.

Senza rivoluzione, senza dispetti e accettando le sfide che ogni giornale si porta a casa come gemme conquistate pagina dopo pagina. Alle Eolie c’è natura completa in abbondanza, manca lo Stato che indietreggia per necessità o perché pensa più alla via della seta e non alla via del mare che è l’unica strada che collega le Eolie con la terra ferma mentre si continua a parlare di cultura dell’Estate Eoliana dove bisogna distinguere la storia dalla cronaca con un disincanto massimo verso qualsiasi personaggio o fenomeno per continuare a muoversi senza ancorarsi al passato. Alle Eolie svanisce tutto. Il passato è il percorso per indicare il primo grande lavoro di chi cerca relazioni per non stare a tavola, non avere una propria nomenclatura e senza corte chiamata filiera. Una rete che protegge per non sbattere. La complicità é quello stare tutti zitti anche quando si abbracciano con il remo storto da continuare a tenere legato allo scalmo con uno stroppo.

Dal sole libero delle Eolie, BuoNotiziario a tutti!

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