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"È stato approvato, questa mattina all'alba in Commissione, l'emendamento alla legge di bilancio 2018 relativo all'indennità da corrispondere agli operatori della pesca durante il periodo di fermo biologico, nonché all'integrazione del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017 - 2019". Lo rende noto la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo PD in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama, che aggiunge: "Le richieste pervenute erano notevolmente superiori alle disponibilità, ma il gruppo Pd della Commissione Agricoltura non ha mai smesso di sostenere questo emendamento. Garantire un sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima, nel periodo di sospensione dell'attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio, è stato sicuramente prioritario. Si tratta, in concreto, di riconoscere un'indennità giornaliera onnicomprensiva pari a 30 euro da corrispondere nei periodi di sospensione obbligatoria. Inoltre - prosegue la senatrice Pd - è stato integrata di 12 milioni di euro la dotazione finanziaria del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017 - 2019. Quest'ultimo - conclude la capogruppo Pd - è uno strumento fondamentale per il settore ittico nell'ambito della politica agroalimentare italiana che assume una dimensione strategica sia per la ridefinizione delle priorità del sistema pesca-acquacoltura nazionale sia per la valutazione degli impatti sociali, economici e ambientali delle politiche".

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La Camera dei Deputati, come ha anticipato al Notiziario, la presidente Laura Boldrini, ha dato parere positivo alla nuova legge sulla pesca e sull'acquacoltura. Il dispositivo definisce con nuovo spirito i modi per incentivare una gestione razionale delle risorse ittiche, con particolare riguardo allo sviluppo sostenibile di quelle autoctone.

Inoltre, la legge è servita per sostenere sia la pesca e l'acquacoltura marittima professionale, oltre che quella ricreativa e sportiva. Non ultimo per assicurare un sistema di relazioni efficace tra lo Stato e le Regioni e garantire la coesione delle politiche in materia di pesca. "C'è stato un lavoro parlamentare anche per una delega al Governo al fine di riordinare e semplificare la normativa, - ricorda a Rovigoggi.it l’onorevole Diego Crivellari - sperando nella sua conclusione nei prossimi mesi. Con l'articolo 5, uno dei migliori risultati di questa legge, si rafforza il ruolo dei distretti in ambito nazionale. Oggi sono considerati distretti per la pesca aree marine omogenee dal punto di vista ambientale, sociale ed economico".

"Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali provvederà a definire i distretti utilizzando criteri di identificazione, delimitazione e gestione attribuendo a questi specifiche competenze a sostengono della promozione della pratica di pesca sostenibile, - continua Crivellari - l'individuazione di attrezzi ad elevata selettività di cattura e metodologie a basso impatto ambientale. Seguiranno anche le deleghe per i piani di gestione della pesca e dell'acquacoltura, con un occhio di riguardo per i sistemi produttivi locali. Si è voluto sottolineare l'importanza della promozione della qualità, dell'igiene e della salubrità delle risorse ittiche locali, anche attraverso idonei sistemi di certificazione o marchi di qualità".

Con il Governo, l'aula si è impegnata di modificare il sistema degli interventi compensativi a favore degli operatori della pesca nell'ambito, attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp). Verranno rivisti in positivo gli interventi per sostenere il reddito degli operatori della pesca marittima quando l'attività di pesca venisse sospesa.

compensazioni socio-economiche e attività formative e ha riferito che loro  devono inviare tutto alla Corte dei Conti e che se tutto va bene, in via indicativa il fermo pesca arriverà poco prima di Pasqua.

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