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di Felice D’Ambra

Il Buffo Mondo del Turismo

È proprio vero quando si dice che il fascino esotico delle bellissime e località turistiche, capaci di richiamare in quel meraviglioso colorito mondo di mercato turismo; una moltitudine di vacanzieri internazionali di varie età, alla spasmodica ricerca di giovani ragazze e di bellissime donne, che con il loro contributo, contribuiscono al non indifferente volano economico turistico di quelle Nazioni accondiscendenti, per questo  nuovo modo di fare turismo “umanitario” per uomini e non solo.

Tra le località più strane di attrazione turistica del mondo, brilla con certezza, quello definito il più bizzarro per la sbalorditiva posizione della nave Sun Cruise poggiata sulla cima di una collina, che prima solcava l’oceano pacifico. A prima vista sembrerebbe un fotomontaggio, poi con l’avvicinarsi alla baia, parrebbe il miraggio di quell’Arca di Noè di un paio di millenni fa, appollaiata sul monte Ararat di, oppure di una caricatura della grande e sfortunata nave Costa Concordia.

L’attenzione svanisce quando da vicino ci si rende conto che non è stato un uragano e neppure la potenza dello Tsunami del 2004, a catapultare quella nave a trenta metri sulla sommità della montagna a picco sul mare. La stupefacente idea di modificare la nave da crociera in albergo, chiamato “Sun Cruise Hotel”; è stata di alcuni imprenditori turistici della Corea del Sud. Per sbalordire il mondo questi personaggi, fecero issare dal mare sulla montagna, la nave che ha una stazza di trenta mila tonnellate, 165 metri di lunghezza, 45 di altezza e di molta meraviglia.

Alla mega operazione di posizionare la nave in bella vista sulla cima del monte che sovrasta la Baia di Donghae, hanno contribuitoci migliaia di uomini, grossi camion, la collaborazione di alcuni ingegneri, enormi gru, parecchi mesi di lavoro e svariati milioni di dollari americani. La curiosa nave attrezzatissima e con eccellenti confort modificata a hotel quattro stelle, ha grandi piscine con acqua di mare, 211 tra camere e Suite a tariffe abbordabili per tutti i gusti e disponibilità di denaro.

Un altro modo di fare turismo è quello usato dai giapponesi che oltre ai Grand Hotel di Lusso e vari esercizi pubblici, utilizzano gli alberghi “Loculi” di pochi metri quadri, affittandoli anche a ore a uomini d’affari che hanno poco tempo a disposizione e per coppie in cerca di solitudine e d’amore. Anche quello degli antichi Nuraghi di Barbagia, è un altro modo di fare turismo all’aria aperta, mentre nella più famosa elitaria Costa Smeralda che dopo l’abbandono degli americani è passata di proprietà al Sultano del Qatar; padrone anche dei grandi Magazzini “Harrods” di Knighsbridge di Londra, comprati nel maggio 2010 alla “modesta” cifra di 1,5 miliardi di sterline.

Gli affaristi del Qatar Holding, non hanno perso tempo e all’interno dei grandi magazzini hanno aperto al pubblico un’agenzia di viaggi per incoraggiare anche il turismo verso la più ricca località della Sardegna dell’ex Principe Karim AGA KHAN. Il territorio della Gallura è tra i più pregiati del Nord Est Sardegna, è molto appetibili e sono richiesti dai ricchi Sceicchi Arabi del momento. Molto astuti i miliardari arabi, non si lasciano sfuggire l’occasione di acquistare i vecchi stazzi abbandonati (ovili) degli antichi pastori (di una volta), che vorrebbero ristrutturare a dimore moderne da mille e una notte e costruire anche ville faraoniche direttamente sullo splendido mare dai mille colori della costa più rinomata di Sardegna.

Anche a Lipari è forte la richiesta di acquisire vecchi ruderi abbandonati di: Quattropani, l’altra pecora, Pianoconte, “Varesana”, Lami, Acquacalda, San Salvatore e dintorni, per ricavarne Ville da sogno con panorami mozzafiato, che alcuni proprietari utilizzano per il solo periodo estivo. In ogni angolo della terra, esiste l’arte di arrangiarsi a fare turismo e tutto è lecito per attirare quei turisti che in vacanza girano intorno al mondo, mentre nel nostro paese, il patrimonio turistico come i Beni culturali nazionali sono tenuti in scarsa considerazione, spesso tenute nel completo abbandono.

Fare turismo significa crederci, come ha creduto l’attuale Capitale Europea germanica, la grande Metropoli Berlino che da oltre 40 anni organizza la famosa “I.T.B.” Borsa del Turismo Mondiale che si svolge annualmente la prima decade di marzo. Negli anni la Borsa del turismo è divenuta un punto di riferimento per milioni di visitatori, migliaia di operatori e imprenditori turistici di tutto il mondo e la stessa Capitale Berlino, è una città favolosa, gradevole, completa e richiesta da un mondo policromo, soprattutto per chi vuole vivere anche di notte.

Del mondo del turismo Internazionale di Berlino, alcuni anni fa, si è anche interessato il “mitico” Direttore del Notiziario online delle Isole Eolie Dott. Bartolino Leone che assieme alla Sua Consorte Sig.ra Ludy assieme anche all’ Eolian berlinese Gilormino Casali e al sottoscritto, ha avuto modo di vivere intensamente giornate professionali alla ricerca di una realtà turistica mondiale. Quando si parla di turismo, tutti usano riempirsi la bocca del sapere e del come farlo e tutti diventano imprenditori o s’inventano imprenditori.

Ovunque sembra imperare anche l’esagerazione dei vari personaggi, esperti di turismo, che non intendono tenere conto che il comparto turistico deve essere tenuto in altissima considerazione, soprattutto alle Isole Eolie che volendo, potrebbero vivere di solo turismo, ma se non si trovano in fretta le soluzioni adeguate (vedi porto in sicurezza urgente e aeroporto, secondo me potrebbero arrivare i più esperti di turismo del mondo, son si farà nulla).

“La professionalità come la matematica, non è, un’opinione”! Tutti sanno che arrivare alle Isole Eolie è molto disagevole se poi si fa di tutto di sembrare di essere nel “Biafra” (vedi la criticità dell’attesa per l’imbarco a Milazzo, dove con molta indifferenza, si lasciano i passeggeri ad arrostire sotto una fantomatica ridicola tettoia sotto il sole cocente, uno affianco all’altro. Questo non è collaborare e aiutare il turismo.

Questa è una pura vergognosa indifferenza nei confronti di vacanzieri internazionali e soprattutto, per tutti gli isolani che non meritano questo ingiusto comportamento di chi ha la competenza, poiché gli Eoliani e non solo, non sono figli di un Dio minore, poiché con il turismo, essi, hanno fatto grande la città di Milazzo.

Forse è bene anche ricordare che il comparto “Turismo” da solo non fa molta strada, poiché se di pari passo non funzionano i comparti: Trasporti, Cultura, Vigilanza Ambiente, Lavoro (vedi la criticità di strade a Lipari e dintorni e la spazzatura abbandonata, e ora le blatte in Via Selinunte, turisticamente rimane sempre la stessa, e non si va da nessuna parte).

Buona estate a tutti e sempre in guardia! Lavorare è un diritto, ma è anche un dovere salvare la vita, pertanto, non abbassate le mascherine nei luoghi affollati!

Felice D’Ambra.

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