Adesso che la Cina esporta in Italia anche la moneta falsa, possiamo dire che il vanto dell’industria italiana dei falsari made in Campania perde anche il proprio titolo di eccellenza del prodotto. Mai avremmo pensato d’importare dall’estero anche i soldi falsi. Però con la crisi che avanza c’é sempre più bisogno di soldi facili e quelli cinesi oltre ad essere puntuali con le consegne costano poco. Il dubbio é che forse i soldi cinesi siano stati pagati con bigliettoni da 300 euro fabbricati in Campania.

 

 

 

 

Vanno verso il mare

con zaini e panini

in cerca di pini

per godere le ombre

che sempre meno umane parano il sole.

Capigliature al vento che sanno di latte

corrono controvento verso l’orizzonte della vita

selezionata come un vino

dove fruscii nell’erba mattutina

lasciano ai pittori i colori dell’isola.

Spesso i vari album dei ricordi dissotterrano panorami naturali che la moderna tecnologia sovrappone alla situazione dell’oggi. Fra panorami scomparsi galleggia l’inutile domanda del era meglio prima oppure ora? Non arriva nessuna risposta perché ancora gli eoliani non hanno studiato a sufficenza il percorso delle isole. Sia sotto l’aspetto umano che gestionale. Una tantum i politici dovrebbero abbandonare la politica, svestirsi dei tessuti forniti dai partiti e coprirsi di semplice eolianità. Anche per quella questione morale di cui non si parla più.

 

 

 

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