PRIMA PAGINA: “DUBAIANDO"

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A Dubai, il turismo doveva rappresentare lo sguardo al futuro degli Emirati Arabi, costretti a diversificare gli investimenti per far fronte alle sempre più modeste riserve di petrolio in esaurimento fra 40 anni. Così si ridisegnarono Dubai e Abu Dhabi sul modello Las Vegas, favorendo la nascita delle isole artificiali Palm Islands e The World, o l'edificazione di alberghi extra lusso (il Burj Al Arab a forma di vela) e di grattacieli (il Burj Khalifa, 829 metri). Oggi  la parola d'ordine è cancellare l'inglese da qualsiasi insegna per tornare alle origini arabe nonostante il 90% della popolazione degli Emirati provenga dall' estero. Questo é un impegno politico intrapreso con la vicina Arabia Saudita in un momento particolarmente delicato per la regione. Gli Emirati, fin dalla loro costituzione nel 1971, hanno sempre mantenuto e alimentato una politica indipendente dal fratello maggiore delle monarchie petrolifere. Si sono dissociati dal wahabismo, l'islam più radicale praticato dalle parti di Riyadh, per strizzare l'occhio al turismo occidentale. Oggi però si teme la Primavera araba che vorrebbe cancellare la monarchia. Il progetto é il ritorno alle origini partendo dalla toponomastica, portando il caos. Il 19% del pil dell' emirato proviene dal turismo, ma da quando l'arabo ha rimpiazzato l'inglese gli hotel hanno registrato una caduta del 31% delle registrazioni. Il clima si fa sempre più rovente per il ritorno alle origini. 
 
 
 
 

ISOLA  BUIO

 

imagelkjColpita dal sogno di grandezza,

l’isola fa tenerezza.

Si sveglia di soprassalto

lanciandosi dall’alto.

Senza paracadute e con le paure perdute

per i salti nel buio delle strade deserte.

Animali in fuga dagli scogli marini

che accarezzavano per primi i giovani fanciulli

delle vere epoche gloriose e farcite d’amore.

Dolcezze che restano nel cuore

che non fa marcire l’amore.

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA
 
 
aaaaaaaa Le visioni dei cimiteri eoliani, veri depositi di ricordi, vivono ancora oggi nelle isole uno stato d’abbandono. Non é solo un raffronto con la dignità dei ricordi e neanche un carico di nostalgia ma uno stretto operare per non dimenticare chi ha vissuto con coi e per noi. Non é vero che i defunti non votano, votano i loro familiari e quindi la politica attiva attinge anche dalla casa del Signore alla quale ci si reca da vivi e da morti. Non parliamo di turismo cimiteriale che mostra il suo interesse ma parliamo di rispetto. I cimiteri eoliani rappresentano la sintesi della storia da tenere in vita. I soldi si trovano sempre e il rispondere “non ci sono soldi” é solo un alibi per dire che non c'é vita.
 
 
 
 
 
 

VERO&FALSO

 

                                   pitvf

-Il fritto eoliano messo sottovuoto.

-Oliver Langheim coltiverà zucche da 550 chili a Lipari.

-Le mutande eoliane di pelliccia faranno il giro del mondo.

-La riserva eoliana diventerà titolare.

-A Valeria Marini consegnato box con fango rigenerante di Vulcano.

-“Trattore per agricoltura e trattore per trattoria” tema per i prossimi incontri eoliani sul coltiva e mangia.

-Il parco eoliano avrà recinti da porco.

 

dom

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