Il paradosso che mentre in Italia aumenta la disoccupazione nelle imprese dello stato italiano, tipo la Fincantieri di Monfalcone su 10 mila operai che lavorano alla costruzione di navi crociera, 900 sono dipendenti diretti italiani il resto sono dipendenti stranieri di aziende che hanno preso il subappalto. Ovvero il lavoro italiano fatto dagli stranieri in casa nostra. Tutto a regola d’arte in una regione che sente la crisi più delle altre. Al sud i clandestini raccolgono i pomodori, al nord costruiscono le navi per consumarli.

 

 

 

 

 

ISOLA  CASA

 

Bambole rosse di campagna

messe a dormire sul letto buono,

ordinato e bello da guardare.

C’erano sempre negli occhi dei visitatori,

tutti volevano quel piccolo gioco di plastica con i vestiti veri.

Il sogno della casa, il gioiello di famiglia,

il “portabuono” da mostrare e mai sacrificare.

Tempi che furono, che diedero che finirono

legandosi alle ultime nuvole vere figlie del cielo

e del mare dove galleggiano i sorrisi e i ricordi.

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA

 

Perché alle Eolie non cambia mai niente, salvo qualche goccio d’asfalto per rappezzare qualche strada consumata dal tempo? Quanti soldi la politica é riuscita a trovare, a trasformare in inutili lavori che spezzano il cuore ai vecchi che speravano nella loro utilità. La politica eoliana ha sempre bruciato tutto, si é lasciata schiacciare dalla forza esterna che ha adoperato queste isole per convogliare bottini di guerra affaristica lasciando poi i disastri nudi e crudi.