aomeroPanarea - "Recuperare il vecchio sentiero di Basiluzzo", l'isolotto dell'Arcipelago delle Eolie. Il bnatale30progetto è portato avanti dagli albergatori di Panarea, con in testa Achille Omero. C'è la disponibilità economica da parte degli operatori turistici ed economici, ma mancano le autorizzazioni da parte della Soprintendenza di Messina. L'albergatore Omero per la rilevanza che potrebbe costituire l'opera, oltre che a livello turistico, anche a livello storico-culturale-archeologico, spera tanto che l'iniziativa possa essere sostenuta anche dalla giunta Giorgianni e dal consiglio comunale di Lipari.

basiluzzo

Basiluzzo, circa 3,5 km è situato a nord-est di Panarea. Ha una superficie di 0,3 Km. Si tratta della più grande tra le isolette e gli scogli disabitati delle Eolie. E' caratterizzato da scogliere a picco sul mare, al centro si trova un ampio pianoro che nel corso dei secoli è stato utilizzato come sede di coltivazioni, pascolo ed abitazioni stagionali. E' di origine vulcanica (come del resto tutte le Isole Eolie), e insieme agli isolotti vicini, costituisce ciò che resta di antiche bocche eruttive appartenenti all'apparato di Panarea, ormai erose dagli agenti atmosferici e da fenomeni di bradisismo. Basiluzzo fu il più recente di questi vulcani, formatosi soli 50.000 anni fa, contro i 150.000-130.000 di Panarea e degli altri isolotti. Ritrovamenti di frammenti di ceramica e utensili di ossidiana suggeriscono che Basiluzzo fosse visitata, se non proprio abitata, fin dal neolitico. Sono inoltre assai evidenti i resti di una o più ville romane del II secolo d.C., probabilmente usate come residenze stagionali e di una darsena risalente allo stesso periodo, situata nei pressi dell'unico approdo e sommersa a causa dei moti di bradisismo. Fino agli inizi del XX secolo Basiluzzo è stata utilizzata come terreno di pascolo e di coltivazione, in particolare di capperi, tanto che nel 1784 nacque una controversia tra il vescovo di Lipari, che amministrava l'isola, ed alcuni contadini abusivi. Nel 1991, insieme agli altri isolotti minori di Panarea, è stata dichiarata riserva naturale integrale, con divieto di sbarco se non per scopi scientifici. Il pianoro sommitale è caratterizzato da una vegetazione di erica e lentisco, alternati con scilla marittima, barboncino mediterraneo ed altre. Sulle scogliere sono presenti la palma nana, il limonio delle Eolie, il finocchio marino, il garofano delle rupi, il fiordaliso ed altre piante a minore diffusione. Tra gli animali più comuni si annoverano il coniglio selvatico, la lucertola campestre e nidifica anche il gabbiano reale mediterraneo.

Lungo il cammino, il sentiero mostra a tratti l'antica pavimentazione di epoca romana e poi cisterne, muri e resti di mosaici di ambienti di una grande villa che una volta occupava gran parte della superficie dell'isola, oggi purtroppo distrutta dal tempo e dai saccheggi.basiluzzomosaico
Nel punto più alto e panoramico si possono ancora vedere piccole porzioni di muro in opera reticolate, un mosaico e resti di intonaco colorati nei toni del bianco e del nero. Non a caso la villa era stata costruita fino alla sommità, perché da qui si può godere un panorama di rara bellezza: Poppea Sabina
Chi sarà stato il ricco romano proprietario della splendida villa? Forse un imperatore? Forse venne usata come luogo strategico per il controllo militare delle Eolie e del Tirreno? Perché Basiluzzo fu abbandonato? Forse a causa delle incursioni dei pirati? Forse per sconvolgimenti tellurici o vulcanici che allontanarono gli abitanti? In quella villa si narrà che si consumò una storia d'amore di Poppea, nobildonna romana passata alla storia per essere una gran battona e la prima donna a farsi le protesi al seno che le permise di passare da una scarsa seconda a una gigantesca quinta. Poppaea Sabina, fu la seconda moglie dell'imperatore romano Nerone. Gli storici dell'antichità vedevano in lei poche qualità e ne descrissero gli intrighi per diventare imperatrice.

Le Isole Eolie - dunque - luogo magico e affascinante, non solo per la bellezza paesaggistica e le meraviglie naturali, ma soprattutto perché sono la culla dei miti che rimandano alle radici culturali, terre che ricordano il fascino della dea dell'amore, la forza del Dio del fuoco, l'irruenza del Dio del vento ed il mistero delle divinità che custodiscono le anime.

IL COMMENTO.

di Maurizio Pagliaro

Da incoraggiare il progetto, portato avanti da Achille Omero e dagli albergatori di Panarea, di recuperare il vecchio sentiero di Basiluzzo. Turismo è diversificazione e trasparenza. Avevo proposto, qualche anno fa, ai colleghi ristoratori eoliani di esporre i menu con i prezzi gia' inclusivi di pane coperto e servizio. Appunto per creare diversita' e " trasparenza ", La stessa invocata giornalmente da Angelo Sidoti e Massimo Ristuccia. Si vede che per molti è piu' vantaggioso creare confusione ed ingarbugliamento, vedi procedura d'imbarco automezzi porto di Milazzo. Ricordiamoci, che fare turismo di qualita', non è " cu veni veni basta chi venunu ".

IL SINDACO.

"Non occorrono nuovi progetti - lo ha precisato il sindaco Marco Giorgianni - c'è già un finanziamento di circa 500 mila euro per il recupero dei sentieri delle Eolie e tra questi anche quello di Basiluzzo. I lavori partiranno prima dell'estate e sono stati affidati alla forestale".

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