di Michele Sequenzia
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Caro Bartolino,

ti ringrazio per avermi portato con te in Cina ed avermi coinvolto fin da subito nelle tue spedizioni alla scoperta  di un immenso Paese a me assolutamente sconosciuto. 

Certamente saper esprimersi in cinese,  almeno  ad un livello elementare,  è il minimo per potersela cavareper poter tornare in hotel senza perdersi. Quando sei solo per strada  farsi capire da un cinese è un problema. 

Senza  sapersi esprimere in cinese ci si sente nudi... Leggo chel'educazione dei cittadini e lo studiosonopriorità per il  governo cinese. Se la Cina ha fatto progressi in ogni campolo si deve al sistema educativo.

popoloBisogna investire molto per avere una decente classe dirigente. Dove è la nostra classe dirigente? Da chi é composta?Lo si vede dai pessimi esempi di cui dobbiamo solo vergognarci.

In Cina, l’educazione scolastica rimane una delle maggiori priorità del governo nazionale.La ricchezza passa attraverso la cultura ed il sapere...  In sintesi:
1) In Cina, all’inizio del XXI secolo, l’alfabetizzazione era del 87,3%, ora,nel 2013, è del 93,3%.
2) Negli ultimi anni, la Cina ha gradualmente aumentato la percentuale di spesa nazionale per gli investimenti nel settore istruzione raggiungendo il 4% del PIL.

Da noi, in Italia il governo fa di tutto per deprimere la cultura della lingua. Non c'é futuro per i giovani. Non elimina gli sprechi,non tocca le iniquità  del sistema fiscale- amministrativo,  la scuola è sempre in agitazione, il sistema educativo è carente, rende i giovani italiani sempre più ignoranti,li rende apatici,riducendo e tagliandola spesa per il loro sviluppo negli  studi.Gli investimenti per le università e la ricerca. sono briciole. 

stdorChi può fugge via  dall'Italia. Ebbene, la lingua si difende con ogni mezzo.La lingua ha bisogno di cure, di attenzioni, di forti investimenti...Parlare bene vuol dire farsi capire bene.La lingua è la nostra anima. Ma occorre investire, sviluppare, curare, la conoscenza e  l'interesse nei giovani, ovunque. Occorre far capiree studiare.Occorrono specialisti nell'educazione che deve essere a tutto tondo...guardando il mondo in faccia. Non essere bloccata da sistemi educativi antiquati. Con dei programmi che nulla servono se non a far perdere anni preziosi.Educare la lingua vuol dire educare il modo di "essere"...di comportarsi. Si aprano scuole di dizione. Si istituiscano  borse di studio, non si lasci perire nell'incuria ilpatrimonio dei nostri massimi poeti e scrittori. Chi studia ha bisogno di molti mezzi. Oggi il "miracolo italiano" è scritto in lingua inglese, che non ha nulla a che  fare con il nostro "made in Italy".Se la Cina copia i nostri prodotti, li vende ovunque nelle nostre città , come al mare ,sottocosto,noi dobbiamo difenderli. Dobbiamo saperlo fare senza creare  pericolose ritorsioni, che poi diventano violenzecontro lo straniero.  

A proposito di lingua cinese, leggo che "fino a pochi anni fa, il Cinese Mandarino era circondato da un'aurea di mistero. Era considerato molto  esotico, sicuramente difficile da imparare. Sia gli stranieri che i cinesi stessi ritenevano che conoscere il Cinese Mandarino fosse sicuramente un obiettivo impossibile da raggiungere.

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Poi arrivò Dashan" . Se i lettori hanno voglia di cliccare su Dashan , in questo breve documentario , viene

mostrato come Dashan stupisce e diverte il pubblico parlando un Cinese perfetto in un programma TV guardato da mezzo miliardo di persone. 

Come risultato, Dashan è diventato subito una celebrità in Cina. Un fenomeno culturale che continua ad avere successo. Lo si vede dal fatto che i Cinesi amano la cultura. Amano la loro lingua . La difendono, apprezzano chi cerca di conoscerla. Molte cose sono cambiate da quel lontano 1988, e il numero di studenti stranieri che si approcciano alla lingua cinese e che vivono in Cina è aumentato paurosamente negli ultimi 20 anni. Non è più strano imbattersi in uno "wairen" (straniero) in Cina.

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Eppure, molti studenti continuano ad avere problemi quando si tratta di parlare il cinese, e ciò è principalmente dovuto ad un aspetto spesso considerato "drammatico" dal punto di vista di un occidentale: i suoni della lingua cinese. Per meglio cercare di capire la base fondamentale del " cinese" e la sua complessità "musicale" con i suoi "suoni" - molto difficili da apprendere se non si è più giovanissimi-timbri e tonalità assolutamente per noi nuovi... se non sconosciuti in occidente.

Segnalo per i lettori interessati quanto si vede su YouTube   dove mr. Mark Rowswell, canadese di Toronto è oggi una vera star internazionale, uomo di immenso successo, che parla il cinese sorprendentemente bene. Meglio dei cinesi, caspita. La prima reazione che probabilmente avranno gli amici del Notiziario sarà di viva ammirazione e sorpresa. L'ammirazione dà quindi spazio al dubbio: come hanno fatto queste persone a raggiungere un livello incredibile nella lingua?

Ancora: la lingua cinese appartiene al ceppo delle lingue sinotibetane comprendenti 4 gruppi: le lingue tibeto-birmane, le lingue miao-yao, le lingue tai e il cinese. Si tratta di lingue estremamente diverse tra loro, ma che condividono tre importanti caratteristiche strutturali di base: sono tutte lingue isolanti (cioè prive di flessioni e con unità solessicali invariabili), monosillabiche ma soprattutto sono lingue a toni.

Il tono è definito come l’andamento melodico che contraddistingue un certo morfema: ogni sillaba cinese è dotata di un certo tono, segnalato da un diverso accento posizionato sulla vocale. Convenzionalmente i toni del cinese standard sono quattro, a cui se ne può aggiungere un quinto (che non prevede un’inflessione vocale specifica) tipico per esempio delle particelle grammaticali.

Il tono è il vero elemento distintivo della sillaba cinese: ciò significa che una certa sillaba, letta con un certo tono corrisponde a un determinato carattere e ad un determinato significato mentre, se viene letta con un altro tono, corrisponde a caratteri e significati diversi. Questo può dare luogo a frequenti fraintendimenti ed errori, soprattutto dato che in alcuni dialetti, in special modo in quelli meridionali, il numero dei toni riprodotti è di 6 o 7.

L 'andamento vocale dei toni della lingua cinese-La lingua cinese oggi.

La lingua cinese nazionale attualmente parlata, putonghua, (lett. ‘lingua comune), è il frutto di compromessi storici e linguistici che hanno portato solo a metà degli anni ’50 del XX secolo alla codificazione e alla diffusione di uno standard linguistico: il così detto cinese ‘mandarino’.
Il cinese oggi insegnato nelle scuole, usato nelle comunicazioni ufficiali e nel mondo del lavoro è una lingua basata sul dialetto di Pechino che risente però, soprattutto nell’applicazione pratica, di varie influenze e contaminazioni da parte dei numerosi dialetti presenti in maggior parte nel Sud della Cina. Infatti, dei 7 gruppi dialettali attualmente conosciuti, ben 6 sono localizzati nel Sud.
 
Si tratta di dialetti tuttora molto diversi rispetto allo standard sia per quanto riguarda la pronuncia, sia per quanto riguarda il lessico ed è proprio in base a questi elementi che vengono tradizionalmente suddivisi nei seguenti gruppi:Mandarino o dialetti settentrionali (parlati nel nord, nord-ovest);Wu, parlato nel Zhejiang, include lo Shanghainese;Xiang, parlato nell’Hunan;Gan, parlato nel Jiangxi;Kejia, parlato nel Guangdong e a Taiwan;Cantonese, o Yue, parlato in Guanxi e Guangdong;Min, parlato in Fujian, Guangdong, Taiwan.

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