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di Maria Grazia Allegrino

Grande successo per lo scrittore Italo Toni alla presentazione del suo 24° libro dal titolo “Conflitto a fuoco tra stato, mafia ed i giudici eroi”.
L’evento si è svolto nel rilassante e suggestivo scenario della terrazza dell’agriturismo Tivoli nella frazione di Quattropani. Mediatore come di consueto durante tutte le presentazioni dei lavori di Italo Toni è stato il giornalista Antonio Brundu. Relatori sono stati il giudice Fabio Gugliotta, che ha svolto la sua professione presso il tribunale di Lipari nel 2012 per circa un anno.

L’attuale comandante dei carabinieri Luciano Le Donne, l’avvocato Onofrio Natoli, l’architetto Bartolomeo Favaloro, in rappresentanza della pro loco Isole Eolie che già nel 2017
ha proposto l’autore nell’ambito della manifestazione nazionale organizzata dall’Unpli per il Premio “Salva la tua lingua locale” riconosciuta dall’Unesco come “patrimonio immateriale” e per il quale lo scrittore ha ricevuto un importante riconoscimento con menzione speciale.

Ed infine l’ex sindaco di Lipari Mariano Bruno. Tutti i relatori hanno convenuto che con questo ultimo lavoro l’autore ha raggiunto un ottimo livello letterario in quanto lo scrittore ha ulteriormente affinato il suo modo di narrare, soffermandosi in modo particolare alle descrizioni dei luoghi coinvolgendo il lettore tanto da spingerlo ad immaginarsi spettatore nello svolgersi
degli eventi.

Ciò in particolare nella prima parte del libro interamente di fantasia, dove tra gli incantevoli paesaggi nebroidei di Floresta, del bosco di Malabotta del parco dell’Argimusco e di Montalbano avviene l’omicidio del povero pastore Arturo Provvidenti, che si rifiuta di pagare il pizzo per il pascolo e non cede all’arroganza della mafia. Da ciò ne scaturiscono diversi episodi che evidenziano come la malavita attraverso la sopraffazione aiutata dall’omertà di cui si nutre, soffoca la dignità delle persone.

Ma di contrasto vi sono le forze dell’ordine che nell’ottica di riportare la giustizia indagano e dopo diverse avvincenti peripezie arrivano ad un conflitto a
fuoco tra stato e mafia durato 4 giorni. In quest’opera vi è un’alternanza tra fantasia e realtà, tra la prima e la seconda parte del libro, ma sempre perseguendo lo stesso filo conduttore, ossia la lotta tra criminalità e giustizia.

Nella seconda parte del libro attraverso la raccolta di documenti quasi inediti, l’autore fa rivivere quella che è stata l’attività dei magistrati Falcone, Borsellino e Livatino. Uomini che hanno creduto nel loro lavoro, che hanno lottato per affermare la legalità e che purtroppo insieme ai loro collaboratori hanno pagato un prezzo eccessivo. Mai come in questo momento in cui la magistratura sta attraversando un momento di crisi di credibilità,
è necessario ricorrere alle riforme per non permettere di svilire il lavoro di tutti quegli uomini che hanno a cuore la giustizia. E dunque Italo Toni ancora una volta affronta un argomento di straordinaria attualità che ci permette di riflettere e prendere coscienza e in modo particolare vuole rivolgersi ai giovani che sono il futuro, per un agire civico come motore di speranza per la legalità.

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Messina, è deceduta la signora Federica Maria Alessandra Trimboli 

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Aveva 43 anni 
Ai familiari le condoglianze del Notiziario

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