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di Angelo Sidoti

Caro Direttore,

come anticipato iniziamo la disamina delle spese che vengono sostenute mediante l’utilizzo del contributo di sbarco (entrata a destinazione vincolata), previste nel P.R.O. 2018-2020.

Il totale della spesa per personale da contributo di sbarco incide per circa il 30% delle somma complessiva iscritte in bilancio per la medesima uscita.

In considerazione che il costo del personale è strettamente correlato al monte ore lavorate, possiamo desumere che i dipendenti impiegano quasi 1/3 del proprio tempo per svolgere attività connesse ad entrate da contributo di sbarco.

Il settore che incide maggiormente per gli anni 2018-2020 è quello della polizia municipale, la cui incidenza percentuale oscilla dal 63% al 66%, del costo del personale da contributo di sbarco (30-35% del totale delle entrate da contributo di sbarco). Nel caso specifico andrebbero chiarite le ragioni che determinano questa rilevante incidenza percentuale (ad esempio per effetto dell’incidenza del prolungamento del monte ore dei contrattisti? o altro fenomeno).

Allego comunque una tabella grafico riguardo la distribuzione di tale spesa con i relativi importi.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT 

Caro Direttore, ho ricevuto dal Ragioniere Generale a seguito di mia formale richiesta, il prospetto relativo all’utilizzo delle entrate da contributo di sbarco stimato in Euro 2.130.000 per le annualità 2018-2019-2020.

Tale somma viene impegnata per spesa di personale:

2018 Euro 1.039.511,85 ben il 49% del totale della relativa entrata. Dove ritengo che il 2018 sia ormai un dato consuntivo.

2019 Euro 1.157.476,01 ben il 54% del totale della relativa entrata

2020 Euro 1.157.476.01 ben il 54% del totale della relativa entrata.

Ma tutto questo ormai è noto vedi precedente analisi su introiti del 2017.

Per sorridere un po’ mi permetto evidenziare alcune uscite, prendendo spunto dalle voci di spesa elencate nel prospetto:

- Spese per Gestione Sito Unesco Isole Eolie Zero nel 2018 Zero nel 2019 Zero nel 2020. Ma si dai tanto mica siamo un Sito Unesco alle Eolie.

- Spese per Piano Strategico Programmazione e Marketing Turistico Zero nel 2018 Zero nel 2019 e Euro 20.000 nel 2020. Insomma, il piano verrà realizzato nel 2020 per poi applicarlo alla fine del mandato di questa amministrazione.

Per i dettagli rimando alle prossime puntate.

DA ROMA IN LINEA STEFANO IMBRUGLIA

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di Stefano Imbruglia

L’implacabile Angelo Sidoti ha pubblicato una sua analisi su come verranno spesi le entrate della tassa di sbarco, oltre 2 milioni di euro l’anno, dal comune di Lipari.
Di queste entrate “straordinarie”, che pensavo dovessero essere destinati al turismo, la metà andrà invece alle spese del personale , con il corpo dei vigili urbani a fare la parte del leone.
A queste spese si aggiungono una pioggia di contributi ad associazioni che organizzano eventi , più o meno, culturali.
Spese che, a giudicare lo stato di abbandono in cui versano le Eolie, difficilmente possono essere definite investimenti.
Di contro, per la “gestione del sito Unesco” non viene destinato nemmeno un euro. Per il “Piano Strategico Programmazione e Marketing Turistico “ zero euri.
Quando il Notiziario aveva, tempo fa, pubblicato l’anticipazione su come saranno spesi i soldi versati dai turisti al Comune di Lipari, mi avevano colpito, molto negativamente, i soli 60 mila euri destinati al “Diserbamento e manutenzione ordinaria di strade e sentieri” per tutte le sei isole amministrate dal comune di Lipari.
Eppure ricordo di avere segnalato, a suo tempo, un articolo della prestigiosa rivista Lonely Planet che includeva le Eolie tra le dieci mete consigliate al mondo grazie ai suoi sentieri.
Ero speranzoso che gli amministratori eoliani, finalmente, capissero che il turismo naturalistico è l’unico sistema per allungare la stagione turistica. Una ovvietà nota a tutti gli albergatori, ma non al Sindaco.
Probabilmente al meditabondo primo cittadino di Lipari sfugge che dopo la crisi economica, la forbice della ricchezza tra il nord e il sud d’Italia si è allargata ulteriormente: il nord si avvicina alla ricca Europa, il sud che si avvicina sempre più all’Africa.
Sicuramente una parte di responsabilità lo ha il destino cinico e baro, ma credo che le colpe delle amministrazioni politiche e delle burocrazie locali siano predominanti.
Le Eolie hanno avuto la fortuna di essere state baciate dalla bellezza e da un clima mite per buona parte dell’anno. Due elementi che dovrebbe essere valorizzati, facendo in modo da garantire una vita più agiata alla popolazione locale. Invece il sistema del tiriamo a campare e della furbizia, spinge le isole verso l’Africa. Una filosofia di vita passivamente accettata da quasi tutti.
Mentre scrivevo queste righe, cercavo di ricordarmi un progetto o un’idea di futuro che abbia caratterizzato i lunghi anni di amministrazione di questo sindaco.
Pensando a Michele Giacomantonio mi viene in mente l’illuminata idea di adoperarsi per inserimento delle Eolie nella lista Unesco.
Se penso ai dieci anni di Mariano Bruno mi viene in mente la caparbietà di costruire un mega porto a Lipari ( iniziativa che mi vedeva, e mi vede, ferocemente contrario).
Se penso alle amministrazioni dell’attuale sindaco , oltre al colore grigio, mi vengono in mente solo i fuochi d’artificio della festa di San Bartolo.

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Al nostro Ragioniere Generale piace molto definire lo stato di liquidità del nostro Comune come “una sorta di suicidio assistito”.

E’ stata resa pubblica la relazione del secondo trimestre del 2018 sugli equilibri finanziari che ricalca quella dei trimestri e anni precedenti. Tale circostanza deve fare riflettere la parte politica così come il fatto che l’amministrazione è in carica da ormai quasi 7 anni ed il susseguirsi di diversi assessori al bilancio e programmazione (tra cui lo stesso Sindaco) non hanno portato ad alcun cambiamento.

Nonostante il Dott. Francesco Subba Responsabile del Settore Finanziario inviti l’organo politico a farsi carico del problema, facendo presente che “lo stato di strutturale deficitarietà determina criticità finanziaria da attenzionare e affrontare con immediatezza…!!!”, la situazione rimane immutata con inevitabili conseguenze.  

Facciamo un esempio CONTRIBUTO DI SBARCO:

I Trimestre 2018 Entrate da contributo di sbarco ZERO Uscite Euro (247.216,88) = SQUILIBRIO FINANZIARIO

II Trimestre 2018 Entrate da contributo di sbarco Euro 78.465 Uscite Euro (494.639,43) = SQUILIBRIO FINANZIARIO.

Lo squilibrio di cassa in questo caso è determinato dai ridotti incassi avuti nei primi mesi dell’anno determinati dai flussi turistici che risentono della stagionalità.

Occorre comunque farsi una semplice domanda: quali spese sono state sostenute in questo primo semestre e quante imputate a questa entrata “contributo di sbarco”?

Nei prossimi giorni tratteremo altri argomenti, iniziando dalla gestione dell’idrico poiché si è rilevata “un vero disastro”; sulla base di prime verifiche è emerso che su entrate previste in bilancio dal 2013-2017 di circa 11milioni, l’importo incassato al 31.12.2017 risultava 3,5milioni, ossia un terzo delle entrate previste.

 

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