ogiorgidi Orfilia Giorgi

Splendida passiflora tra le.erbacce che coprono le mura greche in via Avv Maggiore.

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I resti dell'amore di Natale...

semaforo

Ore 24,10..mi sveglio di soprassalto: …dum dum dum…, cori da stadio..batteria, …i doppi infissi, tutte le porte chiuse, non mi proteggono dal rumore del "concerto" ad alto volume che si sta svolgendo sotto casa mia….

Non so quale concetto di musica abbiano i signori che amministrano quest'isola…di certo un bar non è la piazza di Lipari la sera del 24 agosto..

E intanto non si riesce a dormire.. la tv non si riesce ad ascoltarla…leggere men che meno…che fare? Mangiare biscotti!..e mandare il conto del dietologo a chi autorizza tutto questo..

Bella la musica, certo. I giovani devono divertirsi, certo.. ( per fortuna non tutti allo stesso modo). bisogna guadagnare, c'è la crisi, certo.

Mi sento un po' confusa, ho l'impressione che qualcosa non funzioni..

Qualcosa?

Sere fa tornavo da una passeggiata a Marina Lunga con un'amica ospite. Lungo il corso ci travolge la solita (per me abitante dell'isola) musica. "E' un baraccone da circo" commenta la mia amica..

E' il turismo, mia cara, dicono… si il turismo volgare…

E l'una. La musica finisce, puntuale, ma io sono completamente sveglia, mangerò i biscotti per consolarmi.

Domani andrò a fare la scorta. L'estate è ancora lunga. Spero in un po' di pioggia ogni tanto..solo ogni tanto.

LE REAZIONI.

di Aldo Natoli

La Professoressa Orfilia Giorgi ci ha raccontato, con un accorato intervento, delle "notti bianche" che trascorre a causa dei concertini
serali e notturni che si svolgono sulle strade del centro storico dell'isola. Sembra che la "voce" dell'amica Orfilia, che si somma a quella di tante altre, voglia comprimere gli incassi delle varie attività che ormai ritengono di ottimizzare i loro guadagni puntando sul frastuono notturno anzichè sulla qualità e sul servizio.
Sicuramente in questi ultimi anni la qualità dei nostri ospiti è caduta di tono avendo noi perso l'originalità locale, ma così facendo sarà sempre peggio. Quindi diventa un problema di scelte turistiche e di programmazione. Se l'Amministrazione Comunale intende favorire questi assordanti concertini sulle strade principali, divenute, tra l'altro, mercati a cielo aperto con occupazioni di ogni genere, cara amica, non ti resta che cambiare casa!
Personalmente sono sempre stato dall'idea che nei vari locali gli spettacoli dovrebbero svolgersi senza alcun tipo di amplificazione. Così avviene a Capri, a Taormina, a Sirmione, etc. Così avveniva a Lipari. Ricordo il mandolino del Maestro Bartoluzzo; la chitarra e la voce di Ciccio Mondello,di Angelo Merlino, di Italo Paino, di Mimmo Marturano, di Giovanni e Bartolino Giardina, di Bartolo Portelli; il pianofore di del Maestro Travia, etc. Sicuramente altri tempi, ma altro modo di concepire e gestire il settore del turismo. Ma se le scelte turistiche di oggi sono del "tutto ed il contrario di tutto", del permessivismo e dell'indifferenza non possiamo che aspettarci il peggio!

di Luca Chiofalo

L'ossessione per il "volume" sembra essersi impossessata dei Liparoti...
Non so come va nelle altre isole, ma a Lipari nessuno spettacolo, in piazza o nei locali, è concepito, a prescindere dal genere musicale diffuso, senza l'idea fissa che il volume debba coprire tutto il resto.
L'imperativo è stordire e stordirsi, forse perché la mancanza di rumori assordanti costringe a pensare...
Fare rumore quindi, sempre, comunque ed in ogni luogo, senza rispetto per la cornice che ospita "l'evento" né per gli astanti, magari desiderosi di un po' di rilassante quiete (certamente più consona alla "natura" ed alla bellezza di molti scorci del nostro arcipelago).
Resto convinto che abbassare i "toni" possa tornare utile a tutti (attività, artisti, popolazione locale e turisti), ma la maggioranza dei miei concittadini, politicamente ben rappresentata, insiste nel sostenere che fare "casino" è l'unico divertimento possibile ed è quello che ci vuole per allietare i turisti.
Anche se l'argomento è profondamente sciocco, la volontà sembra maggioritaria ed obbliga ad adeguarsi, come è già successo (obtorto collo) per lo scellerato abbandono di una piazza (MARINA CORTA) che fa invidia al mondo, ma che lasciamo consapevolmente degradare nel disordine e nell'incuria.
Qualche sera fa, per esempio, nell'ambito della manifestazione "mostra l'arte", mi è stato riferito che un tentativo di esposizione di quadri nella piazza di Marina Corta è stato abortito causa rischio pallonate: sono amareggiato ma non meravigliato, del resto il calcio, è risaputo, "tira" più dell'arte, e la piazza in questione, agli occhi di chi "decide", è certamente più adatta ad ospitare partite di calcio e autoveicoli...
Senza volontà di offendere, si può concludere che un paese cafone e incasinato può attrarre solo un turismo cafone e miserello: dunque, come quasi sempre nelle cose della vita, quello che avremo è quello che meriteremo...!

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