ospedalepiccoloGentile direttore,

scrivo dalla Basilicata ma ho utilizzato spesso l'ospedale di lipari quando vengo(mediamente due volte l'anno) per trattamento di patologia cronica di cui soffro.Devo dire che onestamente l'ospedale di lipari e i dipendenti sono un gioiello,una rarita'nel panorama devastante della sanita',e trovo ingiuste le critiche degli isolani,soprattutto attraverso i blog e la stampa che da autolesionisti gettano fango sul proprio ospedale.Esperienze negative in sanita' forse ne abbiamo tutti e in tutti gli ospedali e in tutte le latitudini,ma non rendersi conto che quando si entra in ospedale a lipari regna pulizia,ordine e disponibilita',che il personale medico e' gentile,che le prestazioni avvengono in modo più' celere che altrove,che il rapporto umano e'diverso,insomma...inviterei queste persone a vivere l'inferno dantesco che vi e' nei pronto soccorsi,negli ambulatori e nelle corsie degli ospedali piu' grandi di citta',dove la carne umana e' buttata a stazionare in barella per ore,ad attendere mesi per fare un esame,a stazionare per ore in barella nei corridoi dei pronto soccorsi prima di potersi ricoverare.Insomma un po di guardare intorno e confrontarsi;un consiglio:amate di piu' la vostra terra,la vostra gente,difendete le vostre istituzioni e non mangiate i vostri figli come il conte ugolino.

Antonello Resi

Gentile direttore,

Ospedale di Lipari ... da tenere aperto a quali condizioni?
Utilizzo lo spazio messo a disposizione dal direttore per far sapere alla cittadinanza e a chi di dovere cosa è successo in questi giorni presso l'ospedale di Lipari ed esattamente al laboratorio analisi.
Essendo una donna in gravidanza, devo affrontare l'esame della curva glicemica, ho telefonato al laboratorio e ho parlato direttamente con due uomini (non ho chiesto i nomi per essere fiduciosa) e mi assicurano entrambi che posso fare l'esame nei giorni dal lunedì al venerdì; mi reco quindi alle ore 8:00 presso il laboratorio per effettuare il prelievo ed il personale addetto all'accettazione mi dice: " Sig.ra non possiamo aiutarla, questo esame non lo facciamo perchè ci manca il glucosio" ! Rispondo che mi era stato detto il giorno prima che potevo farlo...e mi viene replicato: " si sono sbagliati, purtroppo"! (ben due persone)!
Rimasta incredula e in attesa di riordinare le idee, assisto ad una scena: allo stesso laboratorio si presentano via via, numerose persone, tra cui anziani, per effettuare un semplice prelievo e non vi era nessuno di turno addetto a tale mansione.. dopo numerose lamentale in quanto c'era gente sofferente e ovviamente a digiuno ... è arrivato un addetto di un altro reparto...; nello stessa mattinata anche una mia conoscente, incinta, prima si presenta al laboratorio per fare il prelievo e vedendo la confusione in atto, si reca al primo piano, reparto Ostetricia e richiede di poter fare da loro il prelievo, anzichè attendere sotto in fila insieme a tante persone...; nulla di fatto ... viene rimandata giù e dopo un'ora e mezza circa, rispettando i turni e senza nessun privilegio viene soddisfatta la sua richiesta; tutto questo attendere ha fatto si che la Sig.ra una volta giunta davanti alla sua macchina ha avuto un malore .. vuoi l'attesa, vuoi il caldo ed il nervosismo perchè anzichè migliorare i servizi si peggiorano...! A me invece tocca partire, perdere mezza giornata di lavoro, pagare il viaggio per effettuare un esame che avrei potuto tranquillamente fare qui ... ;
Invito chi di dovere a prendere seri provvedimenti perchè purtroppo non ci rechiamo in ospedale per fare una passeggiata ma perchè abbiamo un reale bisogno.

Lettera Firmata

---Sono 72 le strutture ospedaliere italiane con meno di 60 posti letto destinate a chiudere, per un totale di 2837 posti letto in meno. Il piano è stato predisposto dal ministero alla salute. Il Patto per la Salute prevede infatti il taglio di ospedaletti e mini cliniche, lo stop al rimborso delle prescrizione "inappropriate" e la riforma del ticket, che pagheranno tutti ma sarà meno caro. Un patto che il ministero della salute sarebbe pronto a chiudere entro giugno. Vediamo l'elenco completo delle strutture in via di chiusura.

SICILIA: 23 STRUTTURE, 946 POSTI LETTO
- P.O. F.lli Parlapiano a Ribera: 36 posti letto;
- P. O. M. Immacolata Longo a Mussomeli: 47 posti letto;
- P. O. Maddalena Raimondi a San Cataldo: 43 posti letto;
- P. O. Santo Stefano a Mazzarino: 25 posti letto;
- P. O. Suor Cecilia Basarocco a Niscemi: 41 posti letto;
- S. Giovanni di Dio e S. Isidoro a Giarre: 35 posti letto;
- P. O. Maria Ss. Addolorata a Biancavilla: 52 posti letto;
- P. O. Castiglione Prestianni a Bronte: 51 posti letto;
- P. O. Ss. Salvatore a Paternò: 55 posti letto;
- P. O. Basso Ragusa Militello in Val di Catania: 47 posti letto;
- P. O. M. Chiello a Piazza Armerina: 51 posti letto;
- P. O. Ferro-Capra-Branciforte a Leonforte: 57 posti letto;
- P. O. LIPARI: 25 posti letto;
- P. O. Dei Bianchi Corleone: 58 posti letto;
- P. O. Madonna dell'Alto a Petralia Sottana: 38 posti letto;
- Ospedale Regina Margherita a Comiso: 46 posti letto;
- Ospedale Busacca a Scicli: 51 posti letto;
- P. O. Trigona a Noto: 54 posti letto;
- P. O. A. Rizza a Siracusa: 24 posti letto;
- Ospedale San Vito e Santo Spirito ad Alcamo: 50 posti letto;
- P. O. B. Nagar a Pantelleria: 18 posti letto;
- P. O. Abele Ajello a mazara del Vallo: 18 posti letto;
- P. O. Vittorio Emanuele III a Salemi: 24 posti letto.

LE REPLICHE.

di Mario Pajno*

Non c'entra niente. E' una storia vecchia. La Sicilia ha adottato il sistema degli ospedali riuniti: Milazzo-Barcellona e Lipari e Patti-S.Agata-Mistretta. Ma come mai ci poniamo solo noi il problema e non gli altri che non danno peso? Non siamo forse noi particolari?

*Direttore sanitario Asp 5 di Messina

---Lipari - "Si riapra al piu' presto il punto nascita all'ospedale". I cittadini delle Eolie lo chiedono a gran voce, tenuto conto che nonostante gli impegni del gioverno Crocetta e anche della commissione regionale alla sanità ancora oggi le partorienti - tranne qualche eccezione per forza maggiore - sono costrette a dare alla luce i loro bimbi in trasferta: a Milazzo, Patti o Messina con disagi oltre che danni a livello economico. Gli isolani sono anche intenzionati a promuovere una petizione anche per "investire" della ormai annosa problematica, il nuovo direttore sanitario dell'Asp 5 di Messina, il liparoto Mario Pajno.

Interpellato il dottor Pajno ha dichiarato "il punto nascita va dato atto che è una priorità del governo Crocetta e non appena ultimate le procedure di rimodulazione ospedaliera gli atti aziendali conseguenti e le autorizzazioni ministeriali, sarà attivato in sicurezza, ma ci sono degli adempimenti obbligatori e l'assegnazione delle risorse. Comunque la volontà politica ora è diversa dal passato".

L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE LUCIA BORSELLINO.

In relazione alle notizie diffuse da alcuni organi di informazione sulle strutture ospedaliere italiane con meno di 60 posti letto che, secondo le previsioni del nuovo Patto per la salute tra lo Stato e le regioni da definirsi entro qualche mese, sarebbero destinate a chiudere, l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, fa chiarezza sulla rete ospedaliera siciliana: "Nessuna chiusura ma la riqualificazione e il miglioramento dei servizi, che grazie alle risorse che si liberano dagli sprechi vengono invece implementati ponendo le basi per un'organizzazione in rete che vede nell'integrazione tra le funzioni ospedaliere e territoriali il principale asse portante".

"Il modello degli ospedali riuniti che abbiamo caratterizzato all'interno della rete, risponde - aggiunge - a questa esigenza di qualità, sicurezza delle cure e non solo di economicità. I 23 ospedali siciliani con meno di 60 posti, 'messi in sicurezza' e tra loro integrati funzionalmente nell'ambito dello stesso distretto e con gli altri ospedali di riferimento, consentiranno infatti di contemperare, nel nuovo assetto, il principio dell'equità di accesso alle cure a tutti i cittadini in tutta la Regione con il principio della sostenibilità economica". Il prossimo passaggio del nuovo piano sarà con la Conferenza dei sindaci per poi concludere l'iter presso la giunta regionale e la VI commissione dell'Ars.

---Ospedale con l'ossigeno. Al pronto soccorso si aggrava la situazione. In servizio sono rimasti solamente tre medici. I sanitari in pratica sono costretti ad effettuare turni di 30 ore consecutive senza che l'ospedale dia nemmeno un pasto. Roba - si commenta - che non si registra nemmeno nei paesi del 4^ mondo!

Dopo il manager Giovanni Migliore, si spera nel nuovo dirigente Gaetano Sirna che alle Eolie è già stato in servizio.

---In seguito all'invito inoltrato all'Assessore Regionale della salute dott.ssa Lucia Borsellino, si comunica la piena disponibilità manifestata dalla predetta a partecipare alla tavola rotonda sulla sanità nelle Isole Minori, manifestata con missiva sottoscritta dal Dirigente del Dipartimento dott. Sebastiano Lio. Il movimento VentoEoliano esprime soddisfazione per l'attenzione mostrata dall'Assessorato. Ci riserviamo di comunicare a breve data e luogo dell'incontro.

-Vista l'approvazione del piano di ottimizzazione dell'assistenza sanitaria nelle località disagiate siciliane, elaborato dall'Assessorato Regionale alla Salute e presentato in giunta dall'Assessore dott.ssa Lucia Borsellino, con cui è stato deciso:

1. il mantenimento e la messa in sicurezza dei punti nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e della casa di cura Attardi di Santo Stefano di Quisquina. Tali ospedali pur avendo un numero di parti annui inferiore a 500, presentano peculiari caratteristiche d'isolamento territoriale e/o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture più vicine.
2. l'ammodernamento e l'ampliamento delle dotazioni tecnologiche delle strutture sanitarie nelle aree disagiate;
3. il consolidamento della telemedicina per la rete dell'infarto e il teleconsulto neurochirurgico, al fine di mitigare i disagi dovuti ai trasferimenti in terra ferma;
4. la richiesta di un apposito finanziamento al Ministero della Salute.

Vista la particolarità geografica e demografica del comprensorio delle Isole Eolie, e ritenendo:

1. corretta tale visione; 2. corretto che tante altre prestazioni sanitarie possono esser offerte dal nuovissimo nosocomio di Lipari, dato il recente ampliamento costato milioni di euro; 3. necessario, considerando la peculiarità della località, che i cicli di chemioterapia antiblastica siano eseguiti nel nosocomio di Lipari, rispettando gli standard di sicurezza per i pazienti e gli operatori, evitando pertanto notevoli disagi e oneri ai numerosi pazienti oncologici eoliani. In seguito al diffondersi di notizie contraddittorie circa la linea intrapresa dalla Regione Siciliana, che vedrebbe con il nuovo Patto per la salute in fase di approvazione, l'ospedale eoliano rientrare tra i 175 ospedali italiani con meno di 120 posti letto a rischio di definitiva chiusura. Invitiamo La S.V. a una tavola rotonda, in data da concordare, al fine di esplicitare quale assistenza si prospetti per la comunità eoliana. La presente sarà diffusa fra la cittadinanza al fine dell'opportuna conoscenza e sottoscrizione, in forma di petizione popolare.
Movimento Vento Eoliano. I promotori: Francesco Rizzo, Annarita Gugliotta, Gennarino Saltalamacchia, Giuseppe Vassallo, Daniele Cannistrà, Massimiliano Cortese, Emilio La Rosa, Fabrizio Giuffrè, Antonio Gugliotta, Ada Conti, Giuseppe Fiorenza, Alessio Pellegrino, Francesco Natoli, Franco La Greca, Silvana Clesceri, Giulio Salpietro, Roberto Oliveri, Antonio Marino, Barbara Blandino.

 

-Lipari - Per l'unico ospedale delle Eolie non c'è pace. Dal ministero della salute sono giunte le smentite circa un possibile taglio del presidio sanitario, ma ora le notizie negative arrivano da Palermo. L'assessorato regionale alla salute è intenzionato a ridimensionare notevolmente l'area medica che rappresenta il "perno" della struttura ospedaliera liparota. Dai 10 posti letto, addirittura si scendere a 5. Questa è la bozza predisposta dall'assessore Lucia Borsellino che è stata trasmessa alla commissione regionale alla sanità per essere discussa, vagliata, approvata o bocciata, cosi' come già richiedono i cittadini isolani. Per i sempre piu' penalizzati abitanti dell'ormai bistrattato Arcipelago, sarebbe un'ulteriore mazzata, tenuto conto che il reparto diretto dal dottor Mario Pajno, rappresenta un punto di riferimento soprattutto per i piu' anziani. Si tenga conto che già è stata "tagliata" la possibilità di fare il day hospital che permetteva anche a tanti isolani di poter fare prevenzione...

IL PRECEDENTE. - di Giacomo Biviano*

Vi trasmetto di seguito e in allegato la risposta fornitami dal Ministero della salute sulla paventata chiusura di 175 ospedali italiani, tra cui quello di Lipari.

*Consigliere Comunale PD)

Egregio Dottore, con riferimento alla Sua nota del 16/12/2013, su indicazione del Direttore Generale, Dott. Francesco Bevere, si trasmette, per opportuna conoscenza e per ogni utile valutazione, il comunicato stampa allegato.

"Ci troviamo ancora una volta costretti a smentire numerosi organi d'informazione che da giorni divulgano notizie destituite di ogni fondamento in merito al taglio di ospedali sul territorio nazionale. La materia e' attualmente al vaglio della conferenza Stato-Regioni, farà parte del Patto della Salute, nessuna delle proposte in discussione contiene i dati pubblicati in questi giorni e al momento non e' stata assunta alcuna decisione dal Ministero". Lo rende noto il portavoce del ministro Lorenzin.

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