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di Salvatore Leone

Nella storia fotografica delle Eolie e dei suoi personaggi politici, continuerà il successo della visione della foto naturale scattata dal Notiziario delle Eolie al Centro Studi Eoliano durante l'incontro con il dr. Alessandro Paino presidente del Consiglio di Stato su "Una nuova riforma della pubblica amministrazione".

Secondo molti lettori, il documento fotografico mostrerebbe il sindaco e il vice sindaco di Lipari in posizione di scatto da “Musichiere” del compianto Mario Riva, pronti per indovinare le note della canzone ed arrivare primi per suonare la campanella.

Secondo altri, potrebbero essere dei movimenti “moviolati” per far capire i retro passi. Con o senza poltrona. La foto é talmente parlante che dimostra come si resiste nel tempo fra dubbi, mosse, contromosse e marcamenti a vista sotto gli occhi di tutti.

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Lipari, a Canneto porto basole?

Nel porto di Canneto prima o poi approderanno aliscafi e catamarani, i bambini smetteranno di usarlo come trampolino per i tuffi a mare e poi una parte della spiaggia non sarà più balneabile. Come avvenne a Marina Piccola. Intanto cannetari e turisti, baristi e barcaioli, albergatori e ristoratori si chiedono o si accusano a vicenda sul mistero della scomparsa del pavimento del porticciolo di Canneto. Le bellissime e costose basole laviche dell’Etna, tipico manufatto estratto dalle pendici del vulcano catanese, nell’isola di Lipari va a ruba. Il solito benefattore o “alibista” di turno dice che si toglie per evitare l’inciampamento, quasi ad accusare il progettista  che con tanta passione scelse, basola dopo basola, questo pavimento di rara bellezza e di raro costo. Una grossa macchia bianca giornalmente prende il posto delle basole. Una macchia costante che darà lo stesso colore del battuto del porto di Sottomonastero. La lavorazione delle basole a mano, a puntillo e mazzuolo è il ricordo del più antico dei trattamenti superficiali effettuato da abili operatori manuali detti scalpellini. Oggi altri abili lavoratori con o senza mazzuolo fregano le basole, o, almeno qualcuno ci dica dove sono depositate e, perché non le ricollocano. Altre basole, intanto, sono già pronte per essere portate via. Chissà se anche queste ultime non faranno la stessa fine. Sarà che per una vita dura e basilare si torna all’età della pietra non più eoliana.     

L'EMAIL.

Gentile direttore,
dopo la pubblicazione delle basole del porto di Canneto, vorrei baciare le mani all’avvocato Salvatore Leone. Dopo un giorno, il Comune di Lipari ha riempito il  grande vuoto delle basole mancanti, riparando alla meno peggio. Onore alla celerità dell’ufficio tecnico e servizio manutenzione. Desidero però, da cittadino, chiedere se è stata aperta l’indagine per scoprire “cu si futtù i basuli”.
Buon giornalismo.
Lettera firmata

SI CORRE AI RIPARI.

Lipari, il tubo indifferenziato

Si può tranquillamente dire che alle Eolie la differenziata é in ferie. La spazzatura rappresenta delle moderne barricate d'opere d'arte che dimostrano almeno che il turismo c'é, funziona e mangia. Se mangia consuma e spende. Dai sacchi neri, dai bidoni e dai rifiuti sparsi per terra si possono analizzare i gusti e i consumi. Restano solo la fame e la sete di contenitori e cassonetti dove depositare i famosi rifiuti made in Eolie in parte, gli altri arrivano con i diportisti. Alla faccia degli eoliani e di chi dovrebbe accogliere e raccogliere. La differenziata dovrebbe essere un piacere ma é, da qualche tempo, odio e dispetto visto quanto costa agli isolani. Così eoliani e turisti esprimono la loro fantasia mandando dei messaggi alla politica. L'esempio tipico arriva da Canneto, "cartellonisticamente" paese della pomice per merito di un privato emigrante o pendolare. Proprio sul lungomare del paese, un tubo di plastica sistemato in verticale viene riempito di rifiuti spiccioli. Adesso che é pieno di indifferenziata dovrebbe essere svuotato, ma alcuni operatori ecologici hanno paura di rovinare l'opera d'arte fatta dal matrimonio del contenitore e del contenuto. Ecco perché non c'é il coperchio del tubo. Scoperchiato é più bello e più pratico!

Eolie, gat...topo

Alle Eolie i turisti sbarcati e in fase di sbarco sono in continuo aumento. Basta vedere l’abbondanza di spazzatura in ogni angolo e luogo. A bordo e fuori bordo. C’é tanta gente e troppo di tutto.  E’ finita l’epoca dei 4 gatti. Anzi i 4 Comuni eoliani dovrebbero aumentare le compagnie dei gatti per cercare di prevenire il dopo spazzatura. L’immagine del TG1 del topo che insegue il gatto o meglio ancora del gatto che scappa davanti al topo é la nuova formula dell’ambientalismo italiano. Passerà ancora tanto tempo per vedere le stesse immagini alle Eolie? I topi già mordono le persone dalla Capitale a Chieri, dove, dentro il pronto soccorso dell’ospedale, un topolino ha addentato un paziente fuoriuscendo dalle lenzuola. E’ L’Italia, con il ministro Padoan che ammette candidamente “non c’é più un euro”. Figuriamoci per sanificare. Allora bisognerà studiare una nuova razza per un mondo nuovo. Il gattopo! Perché é finita l’epoca del gatto che si morde la coda, ormai ci pensano i topi. E’ la nuova politica della natura che ha visto come i politici non sono più gatti&topi ma un tutt’uno.

Eolie in riserva

Ogni ministro che arriva alle Eolie porta un carico misto di grande saggezza e del buon parlare. La corte degli ascoltatori dimostra l’interesse degli isolani e dei forestieri, (più i secondi che i primi) che apprezza, inghiotte e tace dopo l’appaluso comandato dai passaggi giustamente espressivi e privi di materialità nostrana. Sicuramente le Eolie possono già sentirsi in riserva. Bisognerà scoprire cosa vuol dire questo puntino rosso che si accende e lampeggia in ogni mente. In questo momento di pieno turistico si segnala solo la presenza dei riservisti-diportisti, con abbigliamenti turistici che si differenziano arrivando dal mare eoliano in modo indifferente. Se la vera ricchezza sono i rifiuti bisogna ringraziare anche i diportisti che partecipano attivamente al benvenuto. Certamente si avverte la mancanza del consulente ai rifiuti. Nell’attesa del Parco, della Riserva e quanto altro, si continua a dire e far credere che dovrà essere la gente del territorio a scegliere e decidere. Ma se ci sono sempre i politici di mezzo come si farà? Il piano spiaggia é l’esempio più caratteristico e pratico. E’ la carta di riserva per una titolarietà a norma di legge per chi legge.

Lipari, punto in bianco. L'intervento

La pomice pura e bianca é sempre stata la spina dorsale di Lipari. Fabbrica di ricchezza prima, rifiuto di bellezza per il mare dopo, futuro oggi.  Pomice sinonimo di utilizzo in tutti i campi. Ricchezza per molti o per pochi. I grossi finanziamenti arrivati nel passato per modernizzare gli impianti pomiciferi hanno avuto le sembianze di...lavate (vulcaniche) di faccia. Oggi la pomice é sulla carta ,un gran tavolo di studio con il suo consulente volontario e gratuito che dovrebbe garantire il rischio di non trasformare tutto in...tavolata. Nel tutto é previsto di tutto. Punto-Punto. Alcuni punti sono sommersi nella montagna pomicifera. I terreni gravati dagli usi civici che fine faranno? Il Commissario agli usi civici è informato? Lo stato confusionale al momento vive tra sentenze di condanna e assolutorie. Sono stati contestati reati ambientali, modifiche dei luoghi, con montagne scavate e spostate che hanno alterato la bellezza dei luoghi, così hanno detti i P.M. Cose uniche al mondo. La pubblica amministrazione è intervenuta a sanzionare tale alterazione dei luoghi o...l'imponenza ne impedisce la valutazione? E’ sempre più facile contestare i piccoli abusi. Il comune con l'avvio di un iter amministrativo, potrebbe diventare proprietario dei terreni "abusati" sottraendoli alla curatela fallimentare. L’azione di rivendica, intrapresa dal Comune ha una logica? La curatela fallimentare non è a conoscenza della proprietà dei beni di proprietà comunale e di quelli gravati dagli usi civici? Che senso ha  iniziare un giudizio petitorio di natura reale quando poteva essere proposta  un’azione personale di rilascio con relativa azione per risarcimento danni. Con la messa in sicurezza della montagna pomicifera,  perché non si è previsto  la bonifica di Punta Castagna, area demaniale di proprietà comunale concessa in comodato alla Pumex? Per anni, in questo sito, sono confluiti tutti i reflui dei pozzi neri a perdere dell'abitato di Lipari. Ci sono da riesumare  tutte le autovetture parcheggiate e sommerse nel tempo dal deposito pomicifero. Magari la miracolosa pomice le avrà conservate in ottimo stato, preservandole dalla ruggine. Intanto le montagne hanno il loro Angelo, custode di un grande progetto, che dopo settembre potrebbe ricevere la benedizione per essere spartito come un partito ritornato di punto in bianco. E chissà se nel tempo a qualcuno non verrà l'idea di cambiare il nome all'isola di Lipari chiamandola isola pomice. Già grossi finanziamenti con ulteriori patti in deroga potrebbero muoversi, per mantenere come nel passato usi e consuetudini. Naturalmente l’abito bianco é già di rigore ma occhio agli aloni ascellari.

L'INTERVENTO.

di Aldo Natoli 

Sicuramente la riqualificazione dell'aree pomicifere costituisce un punto di forza per lo sviluppo economico dell'isola, come ha affermato il Sindaco Marco Giorgianni nella conferenza stampa tenuta giorni addietro presso il Comune. Le informazioni che ci sono state fornite dal Consulente del Sindaco, Angelo Sidoti, sia  sulle procedure di messa in sicurezza dell'aree che sulle iniziative intraprese per valorizzare le "montagne bianche" sono altrettanto interessanti. Da parte sua Salvatore Leone, con il suo dotto sarcasmo, ci ha messo in guardia su sospette  procedure e finalità. Aspettiamo quindi che le varie Università ci forniscano una interessante proposta di riqualificazione!
Ritengo però che un concetto deve essere chiaro: i fabbricati esistenti, che testimoniano la storia della pomice nel nostro Paese, non si toccano!!!  L'agglomerato edilizio può essere ristrutturato ma non deve subire modifiche di nessun genere sulla tipica  architettura esistente! La loro destinazione d'uso dovrà  essere compatibile con la soluzione che si andrà a dare all'intera area pomicifera .Quindi, a prescindere da ogni "tavolo tecnico:  giù le mani dai fabbricati!

Eolie, nel segno +

Ogni estate ha il suo segno e ogni segno ha il suo motivo, cantato e musicato. Ogni eoliano ha la sua bontà certa e la continua passione ad apparire più buono, come una calda promessa natalizia. Così oggi le Eolie hanno la barca più lunga, la barca più larga, il pontile più pieno, il porto più odoroso, il cassonetto dell’immondizia più abbondante, la strada più sporca, la spiaggia più ricca di cani con la circolare più veloce, il piano spiaggia più interessante con le modifiche più occultate, il festival più famoso, le navi più cariche di turisti, il traffico automobilistico più intenso, i turisti più famosi, il volontariato più pronto, il lusso più sfrenato, la povertà più appagante, la politica più premiante, un Centro Studi più famoso. Con questo segno più (+) pagano di più quelli che dovrebbero pagare di meno senza dare una mano all’equità che puzza ancora di Equitalia. Più si parla di spazzatura, più si cerca di capire se il bidone è mezzo pieno o mezzo vuoto. Intanto é stracolmo e questo é più un lusso usa e getta che una civiltà differenziata.

--Un sindaco in vacanza e un sindaco al lavoro fanno sempre due sindaci. Anche se uno arriva dall’Australia e l’altro é di Lipari. Una conoscenza avvenuta attraverso un emigrante di queste isole che per ospitalità batte tutti. Diciamolo pure che Giovanni Finocchiaro ancora una volta dimostra che potrebbe fare il sindaco aggiunto. Metà in Australia e metà alle Eolie, ma qui dovrebbe dividersi in 4 quarti quanti sono i comuni. Quindi un 4 quarti tutti eoliani. Un bel trio questo composto da Angelo Tsirkas-Marco Giorgianni- Giovanni Finocchiaro. La foto dell’abbraccio fra i due sindaci abbigliati e abbagliati in modo opposto. Angelo con camicia a quadrettini fuori dai pantaloni corti, Marco sempre con camicia ma senza quadrettini ma dentro i pantaloni lunghi rigorosamente tenuti su dalla cintura. Un bel quadretto con la voglia dell’affetto in rispetto delle bandiere, dell’ospitalità diversa da quella di 7 anni addietro. Il ricordo di 2 biscottini con l’acqua é acqua passata lunga 84 mesi. Australia-Eolie, l’amicizia continua, ma il tramite sono e siamo sempre noi. Gli amanti della terra natia e dei suoi emigranti. Veramente, possiamo dire di essere nati con la camicia ed il sorriso di qualità.

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