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di Domenico Bartolo Giuffrè

È arrivato il 2017 e si inizia a parlare di elezioni anche a Santa Marina Salina. Compaiono i primi articoli, post e commenti che mai potrebbero essere più lontani dalla realtà dei fatti (a mio parere ovviamente).

A leggere di sviluppo economico tra i temi cardine, oppure la necessità di confrontarsi tutti per dare un contributo, viene quasi da sorridere.

Chiunque vive o conosce S. Marina sa bene che il destino del Comune è già segnato: Arabia sindaco e Lopes presidente del consiglio.

S. Marina è un comune ricco e troppo piccolo per discutere di temi “astratti” come si vuol far credere, e d’altronde si dovrebbe convenire che se in Italia le elezioni si vincessero sulle capacità o sui risultati ottenuti, molti rimarrebbero a casa.

Certo che sarebbe augurabile discutere di argomenti seri, come la difficoltà di fare azienda, le centinaia di migliaia di euro “sperperate”, il metodo di raccolta rifiuti o l’utilizzo di “sheriffi” estivi per disincentivare il turismo. Ma chi ci crede ?

C’è solo una speranza nel futuro (lontano) di Salina, ed è quella del Comune Unico. Quantomeno si avrebbe già un Cinema (e qualche litigio in meno).

P.s. Sosteniamo il progetto con una donazione www.palazzomarchetti.it

L'INTERVENTO

di Maurizio Pagliaro

Ci voleva proprio un salinaro d.o.c. ( dall'Australia) ad avere il coraggio di dire " finalmente " ,  che in un isola di 2300 abitanti basterebbe un solo comune, a proposito di spending review. Come è chiaro a tutti, meno che a quelli direttamente interessati, è solo " sprechissimo " ,  concedetemi la licenza poetica , tenere in vita per 2300 abitanti 3 sindaci , 3 consigli comunali e 3 giunte. Poi, per far finta di risparmiare,  si chiudono punti nascita e reparti ospedalieri indispensabili. Leggevo giorni fa sul suo Notiziario, un politico siciliano di cui fortunatamente ho dimenticato il nome, che dichiarava in  Sicilia non si chiuderanno ospedali. Gli ospedali non si chiudono a chiave, basta come fa la politica impoverirli, un giorno levi un reparto, l'indomani non ti interessa se ci sono o no i medici indispensabili  a garantire un servizio, non controlli come si gestiscono le economie ( vedi ospedale di Nola). Di fatto, non si sono chiusi ospedali, si sono annientati. Quindi non parliamo piu' di spending review, ma di no control spending. E' chiaro piu' si spende e piu' sono le occasioni per fare il politico ladro.

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