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di Francesca Pagano

a sanità è un diritto per tutti anche per chi vive sulle isole. Da isole minori, siamo diventati isole minorate, almeno per ciò che riguarda la sanità”. Con queste parole la consigliera regionale Maria Grazia di Scala ha aperto i lavori della Commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania tenutasi presso la sala consiliare del Comune di Lacco Ameno ad Ischia. All’ordine del giorno le problematiche e le criticità del Sistema Sanitario Regionale delle isole campane. Poco prima dell’inizio della commissione dalla terraferma è arrivata la notizia dell’avvio del “Progetto Isole” attraverso il teleconsulto.

PROGETTO TELECONSULTO ISOLE

La Regione Campania facendo seguito all’approvazione del Decreto del Commissario ad acta, in accordo con le Direzioni generali delle Aziende NA 1 Centro e NA 2 Nord, ha attivato le necessarie procedure per migliorare i livelli di assistenza nelle aree cosiddette “disagiate” del territorio campano. In un contesto dove sempre più si va affermando un modello Hub & Spoke, il Progetto Isole si pone l’obiettivo di garantire alti livelli di continuità ed assistenza tra Ospedale e territorio, condividendo le migliori professionalità messe a disposizione. Il progetto prevede, in una prima fase, di dotare le strutture sanitarie di Procida, Ischia e Capri di moderne tecnologie di Teleconsulto al fine di assicurare una comunicazione efficace tra personale on-site e remoto, e la condivisione di tutte le informazioni necessarie per supportare il personale sanitario in una diagnosi quanto più veloce e precisa. Il teleconsulto medico del Progetto Isole 2019 consiste nella possibilità per i medici, situati in postazioni remote, dislocate in sedi isolate e disagiate (Digital Divide), ed in sedi specialistiche dove professionisti sono coinvolti in second opinion, di condividere e valutare un particolare caso clinico attraverso l’analisi del maggior numero possibile di informazioni a loro disposizione, e l’impiego, ove necessario, della video conferenza personale, utile per sottoporre lo stesso ad eventuali commenti estemporanei ed a scambi di pareri, sulla base dello specifico know how di ciascun professionista. L’introduzione del Teleconsulto, come innovativa modalità organizzativa, avrà un’immediata ricaduta nel rendere fruibile e continua la comunicazione fra i diversi attori e orientare gli erogatori verso un utilizzo appropriato delle risorse, riducendo i rischi legati a complicanze, riducendo il ricorso alla ospedalizzazione, riducendo i tempi di attesa, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili. La disponibilità di informazioni tempestive e sincrone offrirà inoltre la possibilità di misurare e valutare i processi sanitari con questa modalità organizzativa attraverso indicatori di processo ed esito. Per la Regione Campania “L’utilizzo del Teleconsulto comporterà innumerevoli vantaggi per le aziende e le organizzazioni sanitarie, per i medici e per i pazienti”. Non è dello stesso parere la consigliera regionale ischitana Maria Grazia Di Scala che ha stigmatizzato “il tempismo con il quale è arrivato l’avvio del progetto Teleconsulto delle isole a poche ore dall’inizio della seduta di audizione convocata ad Ischia sulle problematiche e le criticità del servizio sanitario regionale delle isole campane”.

LA REPLICA

“Ischia Capri e Procida chiedono medici specialisti, infermieri e posti letto in strutture adeguate. Se a fronte dei quasi 5 milioni di euro dei fondi nazionali stanziati per ridurre il gap delle isole campane con la terraferma la risposta è il teleconsulto, cioè il nascondersi della Regione dietro una videochat collegata con qualche bravo medico, spero almeno allacciata ad un sistema di monitoraggio clinico del paziente, stiamo freschi”. La presidente della Commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania, Maria Grazia Di Scala, commentando l’annuncio del via libera al Progetto Isole con Teleconsulto, ha detto: “Non metto in dubbio il ruolo e la funzione della comunicazione in sanità ma, premesso intanto l’inspiegabile ritardo anche su questo, visto che gli introvabili decreti del Commissario ad Acta sono datati 2016 (ma introvabile è anche il decreto di affidamento a Soresa del 2018), l’entusiasmo del governo regionale appare davvero fuori luogo”. “Fuori luogo – spiega – perché mi riesce difficile immaginare l’accessibilità del sistema per una popolazione anziana magari affetta da patologie temporaneamente o definitivamente invalidanti; fuori luogo infine rispetto alle reali esigenze di località prestigiose trattate alla stregua delle peggiori periferie abbandonate”. “Volendo rilevare poi anche la tempistica dell’annuncio, siamo al teleinsulto”, ha concluso Di Scala.

LA COMMISSIONE SBUROCRATIZZAZIONE

Semplificazione delle pratiche di accesso per l’esercizio del diritto alla salute, ambulanze sui traghetti, idroambulanze, reclutamento del personale medico ed infermieristico, miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari, edilizia sanitaria e prenotazioni delle visite specialistiche. Questi i principali argomenti trattati nel corso della commissione regionale. Alla convocazione della consigliera Maria Grazia Di Scala hanno risposto presente i consiglieri Antonella Ciaramella e Nicola Marrazzo nonché i sindaci di Lacco Ameno Giacomo Pascale e di Procida Dino Ambrosino, la consigliera comunale di Casamicciola Fenina Senese, i rappresentanti delle amministrazioni comunale dell’isola di Capri, nonché il Tenente di Vascello Andrea Meloni, per la Capitaneria di Porto di Ischia, ed il collega di Procida Calogero Carapezza, nonché alcuni rappresentanti di associazioni tra cui il Cudas. Assenti, invece, i componenti della giunta regionale. “Ma non ci meravigliamo. Forse erano impegnati a partorire il teleconsulto”, ha stigmatizzato la consigliera Di Scala. A finire al centro della discussione sanità e trasporti “I nervi scoperti delle isole cosiddette minori”. “Fin quando non ci sarà il riconoscimento di Ischia, Procida e Capri come isole disagiate, i problemi non saranno di facile risoluzione”, ha detto il consigliere Nicola Marrazzo.

Un riconoscimento che purtroppo però tarda ad arrivare, e con esso anche le soluzioni a problematiche che impediscono perfino ai lavoratori del settore sanitario di svolgere la propria attività nel pieno rispetto della direttiva europea 107-2014. Una direttiva che – lo ricordiamo – se fosse applicata nei presidi sanitari isolani, darebbe la possibilità agli operatori del settore di lavorare con una turnistica meno stressante di quella attuale che, di conseguenza, apporterebbe, benefici anche i pazienti ospedalieri”. E per il consigliere regionale solo “il Governo centrale può intervenire con questo riconoscimento”. Richieste al Governo anche da parte della vicepresidente della commissione sburocratizzazione Antonella Ciaramella che ha lanciato un allarme “sui ritardi del Ministero della Salute che non ha ancora approvato il piano di edilizia sanitaria e quello ospedaliero già approvati dalla Regione Campania”. Al di là della lodevole iniziativa di tenere la commissione sull’isola di Ischia, a margine dell’incontro resta irrisolto il problema della continuità territoriale con la terraferma che penalizza fortemente gli isolani in termini di accesso a tutti servizi pubblici ed in primis a quelli sanitari.(ilgolfo24.it)

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