290821753_10225688989885042_6169798640995068251_n.jpg

Al Responsabile del II Settore Economico Finanziario Dott. Carmelo Calabrese Al Collegio dei Revisori dei Conti E,p.c. Al Dirigente del I Settore Dott. Francesco Subba Al Dirigente del III Settore Arch. Mirko Ficarra

OGGETTO: Richiesta di rilevazione dei fatti gestionali dai quali possano derivare situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio - art. 153, comma 6 del D. Lgs. 267/2000.

Premesso che ai sensi del comma 6 dell’art 153 del TUEL “Il regolamento di contabilità disciplina le segnalazioni obbligatorie dei fatti e delle valutazioni del responsabile finanziario al legale rappresentante dell'ente, al consiglio dell'ente nella persona del suo presidente, al segretario ed all'organo di revisione, nonché alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni - non compensabili da maggiori entrate o minori spese - tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio. In ogni caso la segnalazione è effettuata entro sette giorni dalla conoscenza dei fatti. Il consiglio provvede al riequilibrio a norma dell'articolo 193, entro trenta giorni dal ricevimento della segnalazione, anche su proposta della giunta”;

Visto l’art. 33 del vigente regolamento di contabilità il quale prevede che “Il Responsabile del Servizio Economico Finanziario è obbligato a segnalare, ai sensi dell’art. 153, comma 6 del D. Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii, i fatti gestionali dai quali possono derivare situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio. È obbligato altresì a presentare le proprie valutazioni ove rilevi che la gestione delle entrate e delle spese evidenzi il costituirsi di situazioni, non compensabili da maggiori entrate o minori spese, tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio”;

Considerato che il bilancio di previsione 2023-2025 per le annualità 2024 e 2025, ad eccezione dei primi 4 mesi circa del 2024, giusta variazione di bilancio delibera di CC 16/23, è caratterizzato dalla mancanza di stanziamenti di entrata/uscita connessi al servizio idrico integrato, in virtù di una previsione “poco prudente” che prevedeva in base ad una normativa nazionale il trasferimento del servizio, compresa la riscossione, ad una nuova società mista da costituire, 51% pubblica (Comuni) e 49% privata (socio privato da individuare con bando di gara), a partire dal 1° gennaio 2024.

che la gestione del servizio idrico risulta ancora in capo all’Ente Comune a causa dei rallentamenti del bando di gara per la scelta del socio privato (primo bando deserto) e per le note vicende giudiziarie (ricorsi al TAR dei vari comuni) che stanno ritardando il percorso amministrativo dell’ Ati Messina che doveva portate al trasferimento del Servizio Idrico Integrato dai vari Comuni alla suddetta Società.

Considerato, altresì, che allo stato dei fatti la gara per la scelta del socio privato dovrà essere ripubblicata previa rideterminazione del bando di gara; che la pubblicazione, l’istruttoria, la selezione e il passaggio di consegne, quest’ultimo previsto in un anno di tempo (vedi capitolato d’appalto), comporterà il prolungarsi della gestione in capo all’Ente Comune per un tempo non inferiore a tutto il 2024 e a buona parte del 2025, salvo imprevisti e ricorsi vari che potrebbero prolungarne ulteriormente la durata;

che ciò determina la necessità di appostazione di quota di Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità proporzionata alle entrate da servizio idrico integrato che l’ente, in virtù di quanto previsto dalle norme in vigore, dovrà obbligatoriamente prevedere (circa € 2.400.000,00 per ciascuna annualità);

Ritenuto, inoltre, irregolare l’inserimento in bilancio nei primi 4 mesi circa del 2024, tramite variazione effettuata nel luglio 2023, degli stanziamenti in entrata/uscita connessi al servizio idrico integrato in assenza di previsione/modifica nel piano finanziario idrico da parte del Consiglio Comunale,

tutto ciò premesso, I sottoscritti consiglieri comunali chiedono al Responsabile del Settore Economico Finanziario di procedere alla rilevazione dei fatti gestionali dai quali possono derivare situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio, quali quelli descritti in premessa e relativi alla necessità di appostazione di quota di Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità proporzionata alle entrate da servizio idrico integrato che l’ente, in virtù di quanto previsto dalle norme in vigore, dovrà obbligatoriamente prevedere, nonché alle segnalazioni e valutazioni da effettuare ai sensi dell’art. 153, comma 6 del D. Lgs. 267/2000;

Al Collegio dei Revisori dei Conti di sovraintendere ai suddetti adempimenti segnalando al Sindaco, al Consiglio Comunale e alla competente sezione della Corte dei Conti eventuali disapplicazioni normative, irregolarità procedurali ed omissioni, nonché il pericolo di uno squilibrio finanziario;

Si richiede riscontro scritto e che lo stesso, insieme alla presente, venga trasmesso alla competente Corte dei Conti, sezione di controllo.

I Consiglieri Comunali Gaetano Orto Cristina Dante Raffaele Rifici Adolfo Sabatini Giorgia Santamaria

ravesi.jpg