Lipari - L'Associazione I.Dee, in collaborazione con il Centro Studi Eoliano, ha presentato il film - documento "Solo per farti sapere che sono viva" realizzato dalla giornalista di Io Donna Emanuela Zuccalà e dalla fotografa Simona Ghizzoni.

Il film è stato prodotto grazie ad una raccolta fondi su internet che ha permesso di dare voce alle donne saharawi che da anni subiscono violenze e sopraffazioni, nel silenzio quasi totale degli organismi mondiali e dell'opinione pubblica. Il documentario ha quindi lo scopo di raccontare la storia di questo popolo del deserto e delle sue donne coraggiose, con immagini di un'intensità doloroso che lascia un segno profondo.
La proiezione è stata presentata.tilde1

Con la fotografa Simona Ghizzoni lavoriamo da tempo a un documentario sulle donne saharawi , la popolazione del Sahara Occidentale - il territorio a sud del Marocco - che dal 1975 attende il referendum per la sua indipendenza. Nel frattempo, 200 mila di loro sono andati profughi in Algeria, cacciati dall’occupazione marocchina, mentre gli indipendentisti rimasti in Sahara Occidentale subiscono varie forme di repressione denunciate da Amnesty International , Human Rights Watch  e di recente anche dal Centro Robert F. Kennedy per la Giustizia e i Diritti umani. Il progetto s’intitola “Just To Let You Know That I’m Alive” (Solo per farti sapere che sono viva), perché era questa la frase che le donne saharawi scrivevano ai mariti profughi e lontani quando loro erano invece rimaste intrappolate in Sahara Occidentale. Scrivevano l’unico concetto che contasse davvero: sono sopravvissuta al carcere, alla guerra, alle umiliazioni. E ti aspetto.

Eroine dei giorni nostri come Elghalia Djimi, incarcerata per quasi quattro anni senza mai una formale accusa né un processo, che in seguito alla tortura ha perso tutti i capelli. Come Soukaina Jid Ahloud, considerata “la madre” di tutte le militanti saharawi per i diritti umani, che è stata costretta a torturare il proprio figlio, detenuto insieme a lei, sotto gli occhi delle guardie sghignazzanti. Come Leila Dambar, che pare incarnare l’Antigone di Sofocle nella sua lotta viscerale ed etica per concedere sepoltura al cadavere del fratello, ucciso due anni fa dalla polizia marocchina in circostanze più che ambigue. Ma ci sono anche Hadija Hamdi, moglie del presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica Mohamed Abdelaziz, la quale tenta di creare arte e cultura nel nulla dei campi profughi. E la poetessa Nana Rachid, che raccoglie i manoscritti della sua gente sparsa per il globo in un tentativo di memoria condivisa.

Per riuscire a produrre il documentario (appena selezionato per i workshop del Lisbon Docs, dal 15 al 20 ottobre a Lisbona) ci siamo affidate al crowdfunding: una raccolta fondi online al sito di Emphasis che seleziona progetti fotografici e multimediali di qualità.

Tutto questo è stato fatto in collaborazione con varie Ong saharawi, con l’associazione culturale Zona con la Fondazione americana The Aftermath Project che ci ha finanziato viaggi e riprese grazie a un grant vinto da Simona Ghizzoni.

L'intervista alla giornalista Emanuela Zuccalà e alla dottoressa Tilde Pajno dell'associazione I.Dee. 

sahrawi

http://www.bartolinoleone-eolie.it/sarawi30082014.wmv 

notiziario eolie

Si è da poco conclusa con grande successo di pubblico e di critica la 31a edizione dei Pomeriggi Culturali Eoliani 2014, una ricca serie di eventi culturali organizzati ogni anno dal Centro Studi Eoliano di Lipari in tutte le isole Eolie. Relatori di spicco - tra i quali Walter Veltroni, Gian Antonio Stella, Marcello Sorgi e Roberto Giardina - hanno allietato le serate accanto ad esordienti eoliani, come Marco Peluso e Daniela Jannuzzi. Gli incontri si sono svolti prevalentemente presso la sede storica del Centro Studi in via Maurolico, ma anche presso altre location selezionate nell'isola di Lipari (Tenuta di Castellaro, Residence La Giara, Santuario Chiesa Vecchia, Hotel Cutimare) e nelle altre isole dell'arcipelago eoliano (Libreria Amanei di Santa Marina a Salina, Libreria sull'isola di Stromboli, Villa La Rosa a Filicudi, Palazzo Marchetti di Malfa). Anche quest'anno il Centro Studi ha presentato una serie di nuove pubblicazioni sui temi storici più significativi, tra i quali una nota di Leonard Bacot sulle miniere di pietra pomice di Lipari e un nuovo quaderno sul confino coatto a cura di Giuseppe La Greca. Ci sono stati anche alcuni interessanti 'fuori programma' come lo spettacolo teatrale "Adela" di Federico Garcia Lorca realizzato dal laboratorio Teatri del Sud per la regia di Emanuele Bottari, che ha felicemente concluso la rassegna. Le foto degli eventi sono online sulla pagina Facebook del Centro Studi Eoliano; le interviste a cura del Notiziario delle Eolie sono online su Youtube. Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa edizione dei Pomeriggi Culturali e arrivederci all'anno prossimo!

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