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Lipari -Il restauro della chiesa delle Anime del Purgatorio è realtà.

foto di Giancarlo D'Ambra

ponteggio

Foto di Emanuele Carnevale

---All'Hotel Mea presentato il progetto per il restauro della chiesa delle Anime del Purgatorio.

Le interviste al parroco Peppino Mirabito, all'ingegnere Emanuele Carnevale e al vice presidente dell'associazione Cosma e Damiano Mimmo Ziino. 

http://www.bartolinoleone-eolie.it/restauro_purgatorio05122015.m4v

Materiali edili tradizionali e moderni, idraulici, sanitari, legnami, piastrelle.

edilcisa
 
Via Stradale Pianoconte 23 - 25 - 98055 LIPARI (ME) Tel: 0909811819 - fax: 0909811050 - e-mail: info@edilcisa.it

L'INTERVENTO.

di Felice D'Ambra

Da qualche settimana è stata sistemata l’impalcatura per i lavori di restauro dell’antica chiesetta Madonna della Neve, chiamata delle Anime del Purgatorio, una delle chiese più caratteristiche che la storia isolana Eoliana di Lipari ricordi (ma tanto per cambiare, si è ancora in attesa dell’ultimo permesso). La piccola Penisola ha una memoria storica nella mente di migliaia di migranti Eoliani sparsi nel mondo, allora costretti dall’impoverimento economico delle Isole ridotte alla miseria, partirono da quella banchina di Marina Corta, lasciando a casa genitori, famiglie, mogli, figli, parenti e amici. La chiesetta del purgatorio era l’ultimo significativo, simbolo storico che restava nella mente di quei migranti che in partenza con i piroscafi di allora con lo sguardo fisso e con le lacrime agli occhi allontanandosi vedevano il campanile e i bianchi fazzoletti dei parenti piangenti per il doloroso distacco (molti di questi emigranti fecero fortuna, ma altri, non tornarono mai più nella propria amata terra natia). Il piccolo approdo per Aliscafi di Marina Corta che ha resistito all’erosione dei secoli, era il biglietto da visita per tutti i forestieri, turisti, visitatori che arrivando dal mare, avevano davanti agli occhi la stupenda chiesetta chiamata del Purgatorio e il capolavoro della grandiosa piazza Marina Corta. Non fu l’erosione dei secoli, la violenza del mare o il terribile soffio di Eolo a umiliare quel piccolo angolo caratteristico, fotografato migliaia di volte, dipinto da famosi pittori che ne esaltarono la bellezza facendolo conoscere al mondo. Quell’opera d’arte creata dall’uomo nei secoli precedenti, assieme all’approdo degli aliscafi sulla banchina di Marina Corta fu dimenticata, violentata, cancellata con tanta cattiveria dall’insensibilità umana da fare smontare pezzo, per pezzo, persino, tutto l’apparato metallico per l’approdo, in modo tale da non poter essere mai più usato. Fu tanta la perversità di quell’atto, che si volle distruggere anche la memoria di migliaia di migranti Eoliani sparsi nel mondo e di tutti gli abitanti di Lipari. Un affronto inconcepibile di una severità assurda, che decretò anche il declino turistico e l’impoverimento di una delle più belle piazze sul mare del mondo, chiamata Marina Corta. Mi domando come si possa cancellare la bellezza di un angolo di paradiso,volutamente abbandonarlo al proprio destino, come fosse il peggior fatiscente sito turistico della terra. Eppure in quell’angolo meraviglioso, c’è la storia di un passato da ricordare, e riportare alla memoria di com'era un tempo, quella nicchia di chiesa delle Anime SS. del Purgatorio, il piccolo gioiello Eoliano di Lipari. Allora si disse che il rapporto logistico portuale doveva essere tutto sotto il Monastero. Il risultato è ancora oggi sotto lo sguardo di tutti quelli che viaggiano. A Marina Corta sarebbe dovuto nascere il porticciolo turistico, in verità, ancora oggi nel terzo millennio, il risultato non si è avuto. Con la cancellazione premurosa degli Aliscafi, Marina Corta ha perso quel fascino turistico e bellezza di una volta, e ha anche perso quei servizi igienici di grande utilità e senso di civiltà che esistevano negli uffici abbandonati nella banchina e nella vecchia pescheria, ancora oggi chiusi e abbandonati al proprio destino. Nonostante sotto il Monastero siano stati costruiti locali per il servizio passeggeri e viaggiatori, è tutto un incredibile e incomprensibile caos, e con un pontile metallico malinconico e con passerelle tutto dire, da fare rizzare i capelli persino ai calvi. Sta di fatto che la situazione trasporti è semplicemente vergognosa e non migliorerà mai sino a quando qualcuno prenderà con ferma serietà, la situazione e faccia in modo di costruire un piccolo porto in sicurezza e con la massima celerità. Fortunatamente da alcuni anni un pugno di appassionati isolani liparoti, uniti, senza scopo di lucro (impiegano tempo, onere, danno l’anima, cuore e soprattutto tolgono tempo alle loro famiglie), sempre alla ricerca di salvare dall’atroce destino, senza mai chiedere nulla, sostituendosi all’irriverente e irrispettosa insensibilità di quegli uomini che avrebbero potuto e dovuto intervenire per recuperare quell’antico gioiello della chiesetta del Purgatorio. E così Sabato 5 dicembre scorso all’Hotel Mea di Lipari, in una conferenza organizzata dall’Associazione San Cosma e Damiano e con la grande collaborazione di Padre Giuseppe Mirabito, di Mimmo Ziino anfitrione, instancabile vice presidente, che ha funto da moderatore. L’ing. Emanuele Carnevale, oltre ad aver ospitato la sala conferenza nei suoi locali è anche uno dei maggior artefici del progetto di ristrutturazione della chiesa, in quanto ha e segue da vicino tutto l’iter burocratico presso la Soprintendenza di Messina, incoraggiato dagli amici dell’Associazione. Egli ha infatti, illustrato ai funzionari e ai presenti in sala il progetto di ristrutturazione per salvaguardare la chiesa. Tra i relatori era presente anche il Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, che ha portato il saluto della città anche ai prestigiosi funzionari della Soprintendenza di Messina: l’Arch. Dott.ssa Anna Piccione Dirigente resp. Sez. beni culturali e l’Arch. Marisa Mercurio, responsabile sezione beni architettonici. L’importante relazione di Padre Giuseppe Mirabito, grande anfitrione e parroco anche della chiesa di San Giuseppe, ha illustrato al pubblico che per andare avanti nella ristrutturazione è stato chiesto un prestito alla Banca Agricola di Canneto. L'Ing. Francesco Grugno responsabile del laboratorio Magistra Radimalt, assieme al mitico Tanino Cassarà (presente in sala) titolare della Edilcisa Srl e dell’Hotel Aktea, mettono a disposizione in forma gratuita tutto il materiale per intonacare l’esterno della chiesa. Lo storico scrittore Dott. Pino La Greca, ha illustrato la storia della chiesetta e mostrato alcune vecchie foto e dipinti di quell’epoca di rara bellezza; di quell’emozionante angolo di paradiso che racchiude una memoria storica nella mente di quanti lo videro all’arrivo e per l’ultima volta, tanti anni fa. La memoria ricorda quando gli isolani, migranti lasciarono il paese, in cerca di lavoro e migliore condizioni di vita in terre straniere sconosciute. A conclusione dei lavori il carismatico vice Presidente Mimmo Ziino, ha nome di tutta l’associazione, ha voluto precisare che nulla è mai stato chiesto alle istituzioni locali ma che sarebbe di grande utilità il loro intervento e la loro vicinanza all’associazione per incoraggiarli ad andare avanti. Molto attenta è stata la presenza dei partecipanti e fra questi: l’Arch. Dott.ssa Laura Finocchiaro Natoli, il Consigliere comunale Giuseppe Finocchiaro, il Dott. Adolfo Sabatini Presidente del Consiglio, vari Assessori e consiglieri comunali, i carissimi amici Dott. Nino Costa e figlia l’insegnante Lina Paola, il Dott. Gino Amato e Consorte, la Sig.ra, Sieglinde Ziino Weber e Sig.ra Cettina, il ristoratore Piero Salmieri, Bartolo e Giancarlo D’Ambra, tanti soci dell’associazione San Cosma e Damiano e tanti altri personaggi locali. Il meraviglioso Presepe del Mare, posto dentro la chiesetta del Purgatorio, è aperto al pubblico tutti giorni dalle 17,00 alle 20,00 circa. Tutta l’Associazione San Cosma e Damiano, ringrazia i turisti e la popolazione locale per le offerte ricevute, che hanno reso possibile la continuità. Per l’occasione comunica a tutti i lettori del Notiziario online delle Eolie e Eoliani sparsi nel mondo di Bartolino Leone, il Codice Iban per quelli che vorranno contribuire con le loro offerte, al salvamento della antica Chiesa del Purgatorio.

Codice Iban: IT33O0503626002CC1091916795 – BANCA AGRICOLA POPOLARE di RAGUSA di CANNETO - Causale di versamento – Lavori Restauro Chiesa del Purgatorio.

Personalmente invito tutti i lettori del Notiziario di offrire quello che potete, non è un obbligo, è solo un pensiero generoso per tutti i turisti che sbarcano all’Eolie, a Marina Corta e per tutti gli abitanti di Lipari e frazioni. L’Antica chiesetta del Purgatorio, non deve morire, deve, rinascere com’era una volta, per ricordare quei migranti che non ci sono più, che hanno portato benessere alle Eolie, e per quelli che non hanno mai avuto la possibilità di ritornare nella loro casa natia, di una volta.

Un grazie di cuore anticipato per loro!

L'APPELLO.

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