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Stromboli - Due turisti italiani multati dalla polizia municipale per non aver rispettato l'ordinanza che vieta di scalare il cratere dell'isola eoliana. I vacanzieri difatti avevano oltrepassato i 290 metri e a quota 300 metri sono stati intercettati. Sono stati anche denunciati alla procura della Repubblica di Barcellona.

IN ARRIVO NUOVE SIRENE PER ALLARME

Lunedì 9 settembre si svolgeranno le prove generali di allerta per testare il sistema di allertamento sonoro attraverso sirene che avverrà: 1) in automatico per la segnalazione di rischio tsunami grazie al collegamento diretto con le boe collocate in prossimità della sciara del fuoco e 2) in maniera manuale per quanto riguarda la segnalazione di imminente attività attività esplosiva del vulcano. Presso il Centro Operativo (COA) di Stromboli si è tenuto un coordinamento tra gli uomini del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale e l’amministrazione comunale per definire le modalità operative e quelle necessarie ad informare la popolazione. Per entrambe le attività è importante il ruolo svolto dall’Università di Firenze, cui sono collegate le boe di segnalazione che, insieme a INGV svolge un’attività di monitoraggio costante sull’attività del vulcano. “È stato possibile attivare il nuovo sistema di allerta sonoro grazie al miglioramento delle linee telefoniche e di collegamento wi-fi con l’Isola di Stromboli di cui questo Dipartimento si è fatto carico nei giorni scorsi – dice Calogero Foti, capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana. Siamo costantemente sul campo per garantire con la nostra presenza attiva al fianco della popolazione le maggiori condizioni di sicurezza possibili”. Intanto, grazie a fondi comunitari mirati si è provveduto al ripristino e completamento della copertura telefonica mobile compromessa dall’eruzione del 3 luglio e si è realizzato un sistema di microcelle che garantiscono massima copertura nell’Isola. Potenziata la rete wi-fi, necessaria per garantire la massima funzionalità del sistema di allertamento con sirene collegato alle boe di rilevamento tsunami che sono state collocate in prossimità della Sciara del fuoco e che vengono monitorate dall’università di Firenze. Grazie a questi interventi e a software estremamente sofisticati dell’ateneo toscano si sta lavorando affinché, dopo le opportune verifiche, sia possibile avvertire la popolazione di Stromboli, in caso di esplosione del vulcano, con alcuni minuti di anticipo, consentendo la loro messa in sicurezza. “Siamo sull’isola di Stromboli con un’unità operativa in pianta stabile sin dal 3 luglio – ricorda Calogero Foti, responsabile del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana – il Dipartimento sta svolgendo un’azione continuativa di coordinamento e di aiuto alla popolazione garantendo il collegamento stabile con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’Università di Firenze, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, i Vigili del fuoco, la Capitaneria di porto, il Cfrs, i corpi di polizia impegnati sul territorio e i volontari. A ciò va aggiunta – conclude Foti – l’attività di informazione che il Drpc Sicilia svolge nei confronti della popolazione residente in collaborazione con l’amministrazione comunale”.

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