di Daniele Sequenzia
Caro Direttore,
all’assemblea annuale di Confindustria non si parla di Legge di Bilancio o di PNRR o di altri temi “ scottanti “, salvo dichiarare guerra al “ salario minimo “. In poche parole il salario minimo non serve a nulla.
Delle due l’una : o si ignorano i 3,5 milioni di lavoratori poveri o semplicemente si può continuare a lavorare senza avere un “ contratto “ degno di tale nome.
Caro Direttore,
Don Luigi Ciotti è un esempio per tutti. Da sempre instancabile studioso dei problemi sociali, al fianco dei reietti, dei migranti e delle vittime di mafia come di qualsiasi ingiustizia sociale.
Recentemente alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ha parlato davanti a migliaia di giovani.
Ha fatto riscoprire il Vangelo nel suo messaggio universale.
Per lui la diversità degli uomini è la vera ricchezza, che va preservata perché vive e si nutre di relazioni. La tecnologia deve servire allo sviluppo dell’uomo, non alla sua distruzione.
Caro Direttore,
Torino ospita il Museo della Radio e della Televisione , nello storico Palazzo del Centro di Produzione Rai in Via Verdi 16.
Da Roma, il 5 ottobre 1924, Benito Mussolini fece il primo discorso radiofonico della storia d’Italia da un trasmettitore in prova fornito dalla Marconi Italia.
Il 6 ottobre 1924, data ufficiale di inizio delle trasmissioni commerciali.” Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425.
Per la prima volta, si sentiva la voce umana, i suoni, la musica attraverso la radio:
“A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924.
Abbiamo il piacere di trasmetttere via radio il concerto di inaugurazione della prima stazione Radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni in Italia, in programma il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà musiche di Franz Joseph Haydn dal Quartetto opera 7 primo e secondo tempo.”
Caro Direttore,
tutti alla Tv a goderci il " Campionato del mondo di calcio femminile".
Uno spettacolo unico, ricco di emozioni, innovativo e affascinante.
Dopo Nigeria-Canada- Filippine -Svizzera- Spagna-Costarica.
Ogg 22 luglio : USA-Vietnam- Zambia-Giappone- Inghilterra- Haiti- Danimarca -Cina
Domenica 23 luglio: Svezia-Sud Africa Olanda-Portogallo- Francia -Giamaica
Lunedi 24 : Italia -Argentina Germania-Marocco Brasile-Panama
Caro Direttore,
il tuo Notiziario ci fa vedere puntualmente come il bel mondo dei Vip, cui tutto è permesso, con le loro magnifiche , lussuose imbarcazioni, se la spassa, champagne e caviale, per godersi – privatamente- gli angoli di mare piu’ deliziosi delle Isole Eolie.
Ma quante sono d’estate , 100, 1000? Abbiamo un registro navale ? Un minimo di statistica di buona “ amministrazione”, di chi “occupa” il mare ??
O si ritiene opportuno “ non disturbare”?
Tutta roba da miliardari. “ Barbara” 89 metri, “ Savannah” 83 metri, “ Lusine” 60 metri, “ La Dea” 50 metri!
Chi sono questi ricchi Epuloni? Chi li controlla ? Chi esegue un minimo di verifiche fiscali, doganali, ecologiche, di legge?
Chi sono gli “ occupanti” e che cosa “ trasportano”?
A poche miglia c’è gente disperata, senza casa e senza mezzi, ammassata come tanti schiavi, miserabili, che muore di fame e di sete...
Caro Direttore,
la Francia è in fiamme, continuano ovunque le rivolte popolari, soprattutto i giovanissimi , privati del loro futuro, mettono a ferro e fuoco il governo del Presidente Macron.
Il sociologo di fama mondiale Alain Touraine, celebre teorico dei mutamenti della moderna società , delle sue profonde contraddizioni, tra liberismo e totalitarismo, che oggi sono esplosi con maggior violenza , è mancato a Parigi all’età di 97 anni.
Professore universitario di fama mondiale , conferenziere alla Sapienza di Roma, si è occupato dei tanti aspetti della sociologia industriale, nei rapporti con il capitalismo, interprete dei bisogni della classe operaia, e della globalizzazione.
Premio Rockefeller Fellow nel 1952 e 1953 presso le Università Harvard, Columbia e di Chicago, e fino al 1958 ricercatore presso il CNRS (Conseil National de la Recherche Scientifique).
Direttore del Centro di ricerca di Sociologia del Lavoro all’Università del Cile e, nel 1958, del Laboratorio di Sociologia Industriale a Parigi (dal 1970 Centre d’Etudes des Mouvements Sociaux).
Tra i suoi libri più importanti :
“Sociologia dell’azione”, 1965, “La coscienza operaia”, 1966, “La società post-industriale”, 1969, “Produzione della società “, 1973, “Solidarnosc, Analisi di un movimento sociale”, 1982, “ Critica della modernità”, 1992, “Eguaglianza e diversità, I nuovi compiti della democrazia, 1997, “Come liberarsi del liberismo”, 2000, “Il mondo è delle donne”, 2000, “Libertà, uguaglianza, diversità”, 2002, “La ricerca di sé”, 2003, “La globalizzazione e la fine del sociale”, 2008, “ Noi, soggetti umani. Diritti e nuovi movimenti nell’epoca postsociale”, 2017.
I giovani di oggi sono succubi dei “social” che li deforma in mostri violenti, manipolando le loro coscienze.
La televisione è la base formativa dell’opinione pubblica. Essa ha creato un mondo schizofrenico, violento e volgare, dentro il quale l’individuo / asociale diventa “ massa” (Alain Touraine)
Caro Direttore,
perché non si dice la verità?
La maggioranza degli Italiani è contro il Ponte sullo Stretto di Messina. Mettiamo prima a posto l’intera Italia. Il territorio è a rischio crolli. Abbiamo bisogno di buoni aeroporti.
Abbiamo le strade più vecchie del mondo, molte insicure. L’intera rete logistica/ferroviaria è arretrata , fuori dal mondo. Siamo un Paese di vecchi. Abbandonati.
Ci uniamo agli oltre duemila manifestanti che hanno urlato a Messina il loro “ NO”, sfilando , per le vie di Torre Faro, con megafoni, striscioni e bandiere. Gente comune di tanto buon senso. Gente che paga le tasse. Gente che lavora e suda. Non solo messinesi, ma calabresi, catanesi e palermitani, con oltre quaranta comitati, hanno urlato il loro “ No”al Ponte.
Opera piena di rischi, di assai costosa manutenzione, che arricchisce i colossi della finanza. Pagato il ponte , a costi proibitivi, tutto l’enorme peso resta a carico dei cittadini, oberati da nuovi balzelli e pesanti tasse.
Molte Associazioni, sindacati e gruppi civici hanno urlato il loro “ NO”. Tutti uniti contro il ponte :madri, padri e figli, nonni e nipoti. Amici, famiglie, fidanzati e comitive: “ Noi ci opponiamo al Ponte , mentre si sta riformando la lobby di finanziatori , di sfruttatori, che mira a ricche poltrone. Tutto il resto è solo propaganda di partito, sulla pelle di chi lavora”.
Caro Bartolino,
non c’è più tempo da perdere, il Testo Unico dell’ Edilizia (TUE), Dpr n. 380/2001 è “vecchio” di 22 anni.
In realtà di unico ha poco, considerati i tanti rimandi a norme risalenti anche al 1913.
Ordini professionali, Associazioni di settore, Regioni, Province e Comuni chiedono a gran voce che si passi dalla teoria alla pratica.
Tra corruzione della pubblica amministrazione, sovrapposizioni normative, condoni, il patrimonio immobiliare è vittima di piccoli e grandi abusi edilizi che il legislatore non vede e non conosce.
Ora dopo anni di discussioni, entro la prima metà di luglio potrebbe essere presentata una prima bozza di riforma del Testo Unico Edilizia. Ma ancora una volta i professionisti del settore rischiano di restare ai margini di una riforma che dovrebbe vederli protagonisti.
Caro Direttore,
oltre 100 mila studenti universitari sono in difficoltà: studiare fuori sede costa troppo.
Sono i “fuori sede” quelli maggiormente “ tartassati”.
La protesta è scoppiata quando una studentessa fuori sede del Politecnico di Milano ha piantato una tenda nei giardini di Piazza Leonardo da Vinci per protestare contro il caro affitti.
La Rai tv l’ha intervistata. Molti altri studenti hanno seguito il suo esempio.
Ben presto le tende degli studenti sono diventate molte e l’esempio è stato seguito anche a Roma, con molte tende.
Mediamente in Italia una stanza “ decente” in affitto, costa loro 500 euro/ mese !
Si moltiplicano ovunque le iniziative di protesta contro il caro affitti per gli universitari.
Carissima la città di Milano con punte di 1.200 euro in studentati per una camera al mese, Bologna si arriva a 1.100 euro/camera/mese.
Mentre per Roma sono necessari 1.150 euro/camera/mese.
Il governo Meloni pressato , ha deciso di destinare 950 milioni di euro delle risorse del PNRR per l’housing sociale, a favore delle università.
I tempi per la realizzazione sono lunghi e non di facile programmazione.
Urgentemente sarebbero necessari almeno 130 mila posti letto, a costi calmierati, e non meno di 80mila nuovi posti letto in studentati e collegi che erogano il servizio tramite i fondi per il diritto allo studio.
