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di Barbara Vergnano

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C’è un unico modo per lasciare Salina senza soffrire troppo: decidere la data del ritorno.
Così ho fatto. Sono partita a metà settembre con l’impegno di essere di nuovo sull’isola ad ottobre. Sono ritornata a Milano dopo quattro mesi ininterrotti di permanenza sull’isola, trascorsi a fare ciò che amo di più, promuovere l’artigianato eoliano (e siciliano) e seguire l’attività del Museo dell’emigrazione eoliana, la sua stagione teatrale e la Festa degli Eoliani nel mondo, quest’anno alla sua XI edizione. Un’edizione indimenticabile, che ha coinvolto i comuni di Malfa, Leni, Santamarina e Lipari con una grande partecipazione di paesani e di ospiti provenienti dalle loro attuali residenze, dove i loro avi emigrarono in cerca di una vita dignitosa e di un lavoro dopo il disastro provocato dalla fillossera.

Intanto in questi giorni l’isola è animata dal Festival di Giovanna Taviani e dalla presenza della banda musicale di Malta, che suona e suonerà anche nelle altre isole dell’arcipelago, invitata dal Sindaco Riccardo Gullo per cementare la nostra amicizia con l’isola di Malta. E con Gozo con cui siamo gemellati. A settembre sull’isola il clima è più dolce, fa meno caldo, la sera rinfresca e il mare è tiepido, dopo essere stato riscaldato dal sole per tutta l’estate. Settembre è forse la stagione migliore per soggiornare alle Eolie, anche se a me piace anche l’inverno, quando l’isola cambia vestito, colori e soprattutto cambia ritmo. La vita diventa più lenta, la comunità recupera il suo stile di vita e i turisti diventano amici. Si dice che dopo la Festa di S. Bartolo il 27 agosto (a Lingua ha luogo una processione toccante anche per chi non è credente) a Salina il tempo “si rompe”, da un giorno all’altro l’aria diventa più fina ed i colori del cielo e del mare più morbidi. 

Le attività sull’isola rimangono aperte, alberghi, ristoranti e “putie”. Si può andare in montagna, visitare i musei e sentire musica a Palazzo Marchetti. Si può fare il giro dell’isola in barche a noleggio con marinai esperti, che raccontano belle storie locali. Tra breve si potrà frequentare una nuova biblioteca a Malfa, dove consultare molti volumi anche inediti sulla storia delle isole Eolie. Insomma l’isola è generosa con chi la ama anche “fuori stagione” e offre uno dei suoi migliori look.
A Salina bisogna tornare non solo andare.

Per le foto si ringrazia Chiara

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