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I bambini, il cono di Stromboli, la filosofia, l’eolianità, i progetti, la scuola, il turismo, la politica, “Io propongo”, gli emigranti, la guerra e… 

 

Giorgianni: “600mila persone attendono un aeroporto in provincia di Messina ma si parla solo di Ponte”

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“Sarebbe un serio rilancio del turismo realizzare il progetto di un’aerostazione nella Valle del Mela  che servirebbe a messinesi, eoliani, milazzesi, barcellonesi, dai Nebrodi fino a Cefalù.  Non basta solo il collegamento stabile Sicilia - Calabria”
 
“Si parla continuamente del Ponte ma per la provincia di Messina nessuno, dai leader nazionali ai colleghi regionali, accende più i riflettori sul re dei trasporti: l’aeroporto, questo sconosciuto”: è l’appello lanciato da Marco Giorgianni, per dieci anni sindaco di Lipari. “Si torna sempre sulla grande opera faraonica, certamente prioritaria e importante per realizzare il collegamento stabile tra la Sicilia e l’Italia, atteso ormai da oltre 50 anni, ma tutti si sono dimenticati della reale esigenza che segnerebbe un serio, notevole e immediato rilancio del turismo nell’area metropolitana e non solo. L’idea progettuale di un'aerostazione nella Valle del Mela esiste da molto tempo e servirebbe oltre 600mila persone, messinesi, eoliani, milazzesi, barcellonesi, utenti dei Nebrodi, tutta la riviera tirrenica fino a Tusa e persino Cefalù.
 
L’anno scorso i Comuni di San Pier Niceto, Pace del Mela e Monforte San Giorgio hanno rispolverato l’infrastruttura che comporterebbe un investimento di 300 milioni di euro, un traffico di un milione e quattrocentomila passeggeri e avevano registrato anche un interesse da parte di due fondi americani e la compagnia Air Malta. Immaginiamo l’enorme indotto economico e occupazionale che comporterebbe ma mi chiedo a che punto siamo?”. Una sollecitazione che viene dal candidato alle regionali impegnato nella lista “De Luca sindaco di Sicilia”: “In questi ultimi anni - prosegue Giorgianni - l’aeroporto di Reggio Calabria, denominato “dello Stretto”, proprio perché sarebbe stato utilizzato dal nostro territorio, risulta sempre più degradato e con poche tratte, di fatto quasi inutile. Basta ascoltare chi gira il mondo per comprendere bene i gap delle realtà aeroportuali siciliane e calabresi, ben lontane da modelli di sviluppo a lungo termine e standard di alto profilo: nello stesso scalo di Fontanarossa molto spesso la gente siede per terra se si accavallano voli, i servizi igienici sono pessimi e ci limitiamo all’analisi dell’essenziale; se poi approfondiamo su servizi, scelta di negozi e quant’altro, il risultato è imparagonabile a molte mete internazionali.
 
Eppure la Sicilia è una delle isole più belle e desiderate del pianeta, con patrimoni inestimabili; merita quantità e qualità aeroportuale perché nel futuro si viaggia in aereo, basta leggere i numeri; specialmente se vogliamo attirare giapponesi, americani, sudamericani, cinesi, australiani che impiegano già in media 10/16 ore per raggiungere l’Italia, figuriamoci se poi devono affrontare altre dieci ore per visitare i luoghi turistici più lontani. A queste necessità si aggiunge il quotidiano bisogno di cittadini e imprenditori di raggiungere Roma, Milano o altri posti in poco tempo, senza dover impiegare due-tre ore per arrivare in aeroporto, aggravate dalle inaccettabili condizioni delle autostrade e strade provinciali che sono sotto gli occhi di tutti (quanto durerà il blocco nella Galleria Telegrafo?).
 
E il problema delle spedizioni che di base ci mettono 24 ore in più per arrivare rispetto al resto della penisola”. Giorgianni interviene anche sulla paventata ipotesi di un aeroporto alle Eolie: “Non sono d’accordo all’ipotesi - conclude - peraltro peregrina e de facto impraticabile, di uno scalo nell’arcipelago eoliano, che non rientrerebbe, per una serie di ragioni, nei circuiti nazionali e internazionali perché riservato solo a chi deve raggiungere le isole”.

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Lipari, il porto di Pignataro ripreso con il drone di Luca Valenti

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Avviso di Allerta Meteo del 1° settembre 2022

In considerazione dell'Avviso diramato dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, secondo il quale fino alle ore 24:00 di giovedì 01 settembre 2022 è previsto il livello di ALLERTA GIALLA PER RISCH IO M ETEO-IDROGEOLOGICO anche per il territorio delle Isole Eolie, si raccomanda alla cittadinanza la massima attenzione e l'adozione di tutti i comportamenti e le azioni cautelative di auto protezione al fine di scongiurare disagi o possibili rischi per la propria incolumità e la pubblica sicurezza.

Principali scenari di evento ed effetti al suolo:
- Fenomeni temporaleschi caratterizzati da una incertezza previsionale e rapidità di evoluzione, con danni alle coperture e strutture provvisorie dovuti a raffiche di vento, fulminazioni, possibili grandinate e a caduta di rami o alberi;
- Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;
- Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con possibili inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);
- Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

È dunque fortemente raccomandato:
IN CASO DI PIOGGIA
- Limitare gli spostamenti a piedi, in bicicletta, con motoveicoli e in automobile, contenendoli allo strettamente necessario e, nel caso, mantenere una velocità ridotta;
- Prestare massima attenzione e prudenza nel percorrere le strade a ridosso delle spiagge o allo sbocco dei torrenti.
- Evitare di sostare e parcheggiare i veicoli in luoghi potenzialmente pericolosi come gli alvei dei torrenti.
- Prestare attenzione e adottare misure a protezione dei locali siti al piano strada o inferiori allo stesso e/o potenzialmente allagabili
IN CASO DI VENTO
- Evitare di sostare all'aperto, in particolare in presenza di alberi e strutture temporanee o pericolanti.
- Assicurare tutti gli oggetti lasciati in zone esposte che, cadendo. possano arrecare danno all'incolumità delle persone (ad esempio vasi o oggetti posizionati su davanzali o balconi o gazebo, tendoni e stand espositivi)
IL SINDACO (Dott. Riccardo Gullo)

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