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Il grave gesto intimidatorio ha colpito l’immagine collettiva eoliana, l’aria pesante di Rinella, il danno, il sentimento degli amici per l’aiuto, l’intervento dei politici, la denuncia, l’Aria Marina Protetta, le colpe del ripascimento di Rinella, le prospettive, le vicine elezioni al comune di Leni, il perdono e le scuse e…

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Salina, bruciate a Rinella le reti del pescatore Marsile. Intimidazione? L'intervento 

Salina, che solidarietà per il pescatore con le reti bruciate. In 24 ore grazie alle donazioni raccolti oltre 6 mila euro.

A Salina (e non solo) è scattata la solidarietà per il pescatore che notte tempo si è ritrovato con le reti bruciate da un incendio che si presume doloso.

In 24 ore grazie alle donazioni di isolani e non, sono stati raccolti oltre 6 mila euro. E arriva il ringraziamento commosso di Giancarlo Marsile “Cari amici – dice - in meno di 24 ore, abbiamo raggiunto la cifra di 6000 euro. Per questa ragione ho disattivato la possibilità di effettuare/ricevere nuove donazioni. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato dandomi la possibilità di acquistare il nuovo materiale”.

E mentre nell’isola delle Eolie, e in particolare nel borgo marinaro di Rinella proseguono le indagini dei carabinieri per fare piena luce sull’increscioso episodio, è anche intervenuta l’Anapi Pesca Sicilia che ha espresso ferma e severa condanna per il grave atto intimidatorio.

«Un’azione aggressiva, vile e dannosa ad opera di soggetti codardi che calpestano e mortificano il lavoro onesto di un giovane pescatore che esercita la professione in regola in ogni aspetto – puntualizza il presidente regionale Pietro Forte – un lavoratore che ha sempre svolto il suo lavoro con immensa passione in perfetta armonia con l’ambiente sociale, sempre rispettoso d«ell’ecosistema marino».

“Le attrezzature e la barca sono elementi primari fondamentali per svolgere il lavoro del “Pescatore professionale”.  Tale azione – prosegue Forte – ha distrutto il lavoro e l’economia di chi lavora in regola non consentendogli nell’immediato di proseguire la sua attività professionale. Questi soggetti vanno isolati e additati dalla Società civile come i peggiori individui. Le intimidazioni non si possono accettare e tollerare e che il fatto sia accaduto in una piccola Comunità di un Isola delle Eolie risulta ancora più grave e inaccettabile».

L’Anapi Pesca confida in interventi «decisi e risolutori delle autorità competenti auspicando di scoprire i responsabili del gesto intimidatorio e assicurarli alla giustizia».

LA REPLICA DEL SINDACO MONTECRISTO

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di Giacomo Montecristo*

Egregio Direttore,
Sono stato avvisato del fatto che sul suo Notiziario, nella mattinata di ieri, è stata pubblicata una video intervista alla dott.ssa Barbara Vergnano e a Giancarlo Marsile, “La rete del pescatore di Rinella bruciata con l’acido”. In base a quanto dichiarato dal sig. Giancarlo Marsile, le sue reti da pesca posizionate sul molo di Rinella sono state quasi totalmente distrutte dall’acido che qualcuno avrebbe riversato sulle stesse nottetempo, rendendole inutilizzabili.

Subito dopo l’accaduto il sig. Giancarlo ha messo in moto una raccolta fondi per raggiungere la cifra di 6000 euro che, a suo dire, corrisponde al costo delle reti distrutte. E la velocità con cui la somma di denaro è stata raggiunta rende evidente, con grande piacere, che la solidarietà è un valore molto presente tra noi. Inoltre, dall’intervista si evince che lo stesso ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri, dunque spero che venga fatta piena luce su quanto avvenuto e che l’autore del grave danno venga al più presto individuato.

Ma adesso è inevitabile chiedersi come mai le reti siano state lasciate incustodite sul molo in area demaniale e non di proprietà del sig. Marsile, visto il loro valore (e non solo economico). Ciò che mi ha dato molto fastidio è stato il proseguo dell’intervista: Marsile parla di una comunità lenese in cui non si respira serenità, in cui spesso succedono certi fatti, in cui non si può stare più tranquilli, ecc. Le posso assicurare, sig. Marsile, che i cittadini di Leni e Rinella lavorano onestamente, e non mi risulta che altri abbiano subito torti o furti nel periodo cui lei si riferisce.
Carissima dott.ssa Vergnano, le posso assicurare che qui a Leni non c’è nessuna aria pesante: ancora possiamo lasciare le porte aperte. L’importante è che le persone stiano nel proprio e che rispettino le regole del vivere civile.

E poi, carissimo Direttore, andando avanti nell’intervista si è parlato di ripascimento della spiaggia, del progetto del porto di Rinella, di amministrazione comunale, di elezioni amministrative…ma, mi scusi: che cosa c’entrano questi argomenti con le reti bruciate dall’acido? Marsile è per caso un ingegnere? Ha fatto degli studi per cui può avere voce in capitolo su opere e infrastrutture marittime? Non mi pare! Nemmeno io, per dire la verità, posso.

Ma l’Amministrazione – e di questo ne sono sicuro – si è affidata a dei tecnici competenti, i quali hanno studiato persino il peso specifico di quella sabbia che è servita per il ripascimento e che ancora, nonostante le preghiere di qualcuno, è ancora lì.
La nuova spiaggia è adesso frequentata anche d’inverno, in particolare da famiglie e bambini, e ci ha permesso di rendere Rinella più ospitale. Mi dispiace piuttosto che Giancarlo Marsile non possa più disporre della spiaggia di Rinella come del terrazzo di casa sua. Ciò che è certo è che con il ripascimento l’Amministrazione ha salvato dall’erosione le caratteristiche grotte e le case attigue, compresa la sua. Cordiali saluti 

*Sindaco di Leni

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