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Filicudi - Nella grotta del Bue Marino vietato entrare con le barche.

La Cp posiziona boe anche nella baia di Calajunco a Panarea.

E domani toccherà anche a Vulcano alla Grotta del Cavallo.

Se a Filicudi nella Grotta del Bue Marino entravno piccoli natanti, a Vulcano nella Grotta del Cavallo effettuavano le escursioni anche i vaporetti carichi di turisti.

L'iniziativa è stata predisposta dal tenente di vascello dell'Ufficio Circondario Marittimo di Lipari Francesco Principale.

La Grotta del Bue Marino, situata sul versante nord occidentale dell'Isola di Filicudi, è la grotta più spettacolare delle Isole Eolie.

Prende il nome dalle foche monache che la abitavano in passato e al suo interno offre particolari giochi di luci e la magia del rumore del mare che ricorda il muggito di un bue.

LA NOTA

Caro direttore,

Messe in sicurezza della Grotta del Bue Marino a Filicudi e della Grotta del Cavallo a Vulcano, grazie al progetto della Guardia Costiera di Lipari e Filicudi Wildlife Conservation, con il contributo di Aeolian Islands Preservation Fund, Blue Marine Foundation e altri donors dell'isola di Filicudi.
L’arcipelago delle Isole Eolie è caratterizzato da grotte marine e piccole insenature di origine vulcanica che rappresentano un patrimonio naturalistico fondamentale da tutelare e da proteggere. Parte il progetto per la messa in sicurezza delle Grotte del Bue Marino a Filicudi e della Grotta del Cavallo a Vulcano!
Grazie al contributo di Aeolian Island Preservation Fund, Blue Marine Foundation e altri donors privati di Filicudi, è stato possibile raccogliere i fondi necessari per acquistare il materiale per effettuare gli interventi e delimitare le grotte.
La chiusura estiva delle grotte è stata effettuata dalla ditta Ste Mag SRL, con il supporto costante della Guardia Costiera di Lipari e dell’associazione Filicudi Wildlife Conservation, attraverso un sistema moderno di cavi e boette eco-sostenibili, che saranno rimossi a fine stagione e che non intaccano gli habitat e le praterie di Posidonia oceanica presenti sul fondale.
Molto spesso durante il periodo estivo imbarcazioni a motore, violando le ordinanze vigenti che prevedono che non si possa accedere nelle grotte per ragioni di sicurezza (vedi Ord. 28 2019 e Ord. 10 2020).

Non meno importante è il fatto che le grotte marine rappresentano l’habitat riproduttivo ideale della Foca Monaca Mediterranea (Monachus monachus), un mammifero marino a rischio di estinzione che, fino agli anni ’60 era presente nelle nostre isole, ma che ora risulta assente a causa delle attività di pesca e del disturbo antropico. In altre aree come le Isole Egadi e l’isola di Capraia, progetti mirati di conservazione hanno permesso il ripopolamento di questa specie.
Si auspica che questo intervento possa dare un pò di respiro al mare eoliano e che le Grotte del Bue Marino e del Cavallo possano un giorno tornare ad ospitare questo animale così carismatico e importante dal punto di vista conservazionistico. La Foca Monaca Mediterranea è il più raro mammifero marino in Europa e ad oggi se ne contano appena 700 esemplari in tutto.
Negli ultimi decenni, inoltre, nelle grotte marine delle Isole Eolie hanno trovato l'habitat ideale diverse colonie di Rondone Pallido (Apus pallidus), un migratore raro e fra le specie minacciate che staziona per tutto il periodo estivo nell’arcipelago, nidificando proprio nelle cavità dell'arco di ingresso.
Tante le ragioni dunque per mettere in sicurezza le grotte e di conseguenza proteggere e tutelare questi habitat.
Si ringraziano la Guardia Costiera di Lipari e il Comune di Lipari per aver fornito le autorizzazioni necessarie ad effettuare l’intervento e in particolare il comandante della Guardia Costiera Francesco Principale, per aver sostenuto l’iniziativa dal principio e per la preziosa assistenza fornita.

 Aeolian Islands Preservation Fund

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I PRECEDENTI A PANAREA - CALAJUNCO E VULCANO - GROTTA DEL CAVALLO

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La spiaggia di Cala Junco si trova a Panarea ed è verosimilmente suggestiva. La baia è incastonata tra le rocce e rappresenta una sorta di piscina naturale.

Si caratterizza per la forma ad anfiteatro, delimitato da formazioni rocciose. Queste, insieme ai fondali e all’azione dei raggi del sole, danno al mare splendide sfumature. L’acqua va dal blu intenso al verde smeraldo.

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La Grotta del Cavallo, chiamata in questo modo per un particolare masso posto alla sua estremità che somiglia ad una testa di cavallo.

L’antro è accessibile attraverso tre ingressi che conducono il turista all’interno di questa mirabile opera della natura. La grotta presenta una serie di pozzi, laghetti, gallerie abitate da varie specie di pipistrelli e saloni caratterizzati dalla suggestiva presenza di stalattiti e stalagmiti.

Il consueto carsismo combinato con le acque sulfuree e i vapori da esse sprigionati ha fatto si che si creassero volte a cupola dalle forme molto particolari e non attestate in altre località. Un’altra particolarità della spelonca è la presenza del fosforo di guano che ha portato alla formazione del carbonato apatite, un minerale molto raro.

Nella Grotta del Cavallo, conosciuta anche come dell’Eremita, immergendos si può ammirare la luce riflessa che filtra attraverso un sifone naturale.

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