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Silvia Boidi, un delfino torinese che fin da piccola ha amato il mare.Il mestiere di famiglja e' sempre stato il mondo dei profumi. 

Fino al 2000 quando la catena di profumerie di famiglia fu ceduta al gruppo francese LVMH (Sephora). Più libera, Silvia, (chiamata la nuotatrice della zona Crocetta) ha sposato la musica del mare con la musica classica, per ricavare le melodie che fanno scorrere il sangue nelle vene. 

Nel 2010,prima di Beppe Grillo, effettua la traversata dello Stretto di Messina, 3 km, in 59 minuti. Poi l'attraversamento sempre a nuoto del lago di montagna a Ceresole Reale(Gran Paradiso). Dallo Stretto di Messina al tragitto Castellammare di Stabia /Sorrento, 12 km in 6 ore. Estate la prima donna ad attraversare per ben 2 volte le Bocche di Bonifacio (Tragitto mai effettuato da altri), 14 km in 7 ore accompagnata al largo dell'isola di Lavezzi da una famiglia di delfini. 

Poi ancora da Savelletri a Pilone, sulla costa di Brindisi, 15 km in 6 ore. Da Vulcano a Capocalavà  (Gioiosa Marea), 20 km in 9 ore con forti correnti contrarie e tatuata alla partenza da un tappeto di meduse. Il loro ricordo é rimasto sul braccio della grande nuotatrice per 24 mesi. Poi da Vico Equense a Capri, 27 km in 9 ore, accompagnata da un triatleta.

Da Ischia a Capri, 30 km. In 13 ore con l'appoggio di una nuotatrice master. All'isola d'Elba, 28 km in 12 ore nuotando nella parrte inferiore dell'isola da Rio Marina all'Isola Corbella, con forti correnti contrarie. Nel 2019,  30 km in 13 ore , da Salerno a Positano con correnti contrarie forti, vento e mare mosso a tratti. Senza sosta e senza risalite in barca per 13 ore. 

La Federazione Nuoto Gran Fondo ha detto che in Italia non esiste una prova cosi se non fatta dagli agonisti di Gran Fondo. Per queste traversate é necessaria forza fisica,forza mentale, e predisposizione al nuoto in mare aperto. 

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Molto diverso dalla piscina. Silvia é un talento naturale, forse ereditato anche dallo zio materno che faceva sempre queste traversate. Quando fa le visite dal Medico Sportivo  si sente dire: il nuoto di Gran Fondo non è per tutti, ma per Olimpionici di Gran Fondo. Silvia é orgogliosa dei risultati ottenuti. Per lei vedere passare il tempo in mare é una gioia, una sensazione di libertà, di infinito con la mente che spazia su tutto, pensando a qualunque cosa. Il suo progetto é una Capri Napoli 36 km di mare aperto. La difficoltà é il permesso della Capitaneria, in quanto prevede una NON AGONISTA che attraversa a gambe e braccia il Golfo di Napoli. Le maratone acquatiche (si chiamano così dopo i 25 km ) sono molto.più difficili e faticose di tutte le maratone terrestri. Quando si presenta nessuno crede che una donna , alta 1.57 , non agonista, che non si allena e non si nutre come gli agonisti possa
portare a termine queste imprese. Nuota solo con cuffia, costume e occhialini accompagnata dalla mamma,la migliore delle amiche e sua grande sostenitrice da sempre che la segue in barca. Silvia confessa: "ho sposato solo il mare bello, azzurro, profondo. La mia famiglia é la famiglia d'origine. Composta da mio padre, mia madre e mio fratello. Sono rimasta figlia". Così Silvia si tuffa ed emerge e bracciata dopo bracciata vede l'azzurro
sotto e sopra. Azzurro come gliocchi di un principe. Belli, azzurri,profondi. Un principe gigante che l'avvolge e la protegge nell'attesa del giorno per la traversata dei vulcani eoliani.

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