di Aldo Natoli

Complimenti di quà, complimenti di là! Ma il risultato prodotto dal monopolio dei servizi marittimi nelle nostre isole non è certamente sempre lusinghiero!  Questa mattina l'aliscafo "NATALIE M", in partenza alle ore 7,00 da Lipari per Messina, nonostante il mare fosse , come si usa dire in gergo marinaro, "una tavola" è arrivato alle ore 9,00 con 30 minuti di ritardo rispetto all'orario pubblicato. Ovviamente questo ritardo ha causato per molti la perdita della coincidenza del Bus per l'aeroporto di Catania e delle lezioni  per i tanti studenti pendolari. Orbene, un vecchio detto  dice: "è la carne che è dura o è il coltello che non taglia?". Personalmente ritengo che si un problema di carne dura e quindi di tenuta dell'aliscafo. Bastava avvisare prima dell'imbarco i tanti viaggiatori di questo probabile ritardo affinchè valutassero la loro partenza alternativa verso Milazzo.

L'INTERVENTO

di Luciano Mandarano

Caro Direttore,

a seguito alla nota del sig. Aldo Natoli sul ritardo dell'aliscafo ''Natalie M'', faccio presente che venerdì 11 partendo da Messina alle ore 14.10, durante la traversata ha avuto dei problemi tecnici giungendo a Lipari verso le 17 con quasi un'ora di ritardo.
A questo punto, suppongo che perdura da giorni qualche problema al mezzo, creando così ritardi a scapito ovviamente dei viaggiatori.
Cordialmente.

Notizia dell'ultima ora!
Il Sindaco Marco Giorgianni ha disposto la rimozione del semaforo collocato all'ingresso della galleria Lipari-Canneto dopo la messa in sicurezza del costone soprastante,  per buona
pace di "irrequieti" e "trasgressori".

---Da e per Canneto per tutta l'estate si andrà avanti con il semaforo? Con file che già cominciano ad essere "kilometriche" all'interno del tunnel tra cattivo odore, di carburante e soprattutto gas di scarico. E tutto ciò è intollerabile oltre che per le orecchie, per gli occhi, per il naso e anche per i polmoni. Attenzione si parla dell'inquinamento da gas di scarico...

L'INTERVENTO.

di Salvatore Leone

Io sono uno di quelli che ha casa a Canneto e lo studio a Lipari. Appartengo al mondo eoliano dei piccoli pendolari che percorrono diverse volte al giorno l’amica e mitica tratta Lipari-Canneto e viceversa, via tunnel. Quante volte ho ammirato il bello e il brutto dalla mia bici, compresi i ricordi di quando non c’era il nostro tunnel. Tutto pensavo, meno che incontrare un giorno un semaforo. Caso vuole che quando passo é sempre verde. Provo, invece, un senso di tristezza per chi si trova il rosso con le macchine e moto ordinatamente messe in fila indiana. Il calcolo delle probabilità é uguale. Mi dicono di aver visto il rosso anche senza file di macchine e moto. Così spontaneamente si potrebbe essere corrotti dal dubbio: passo o non passo. Questo è il dilemma. Il codice dice di no anche se il pensiero fa ridere e sorridere. La luce buffa del semaforo, il perché sprecare del tempo restando fermi in attesa del verde quando la strada é dritta e il percorso limitato. E' il dono con la possibilità di transitare senza pericolo. Questo semaforo gratuito e senza costi, che senso ha? E’ garante di traffico di passaggio oppure garante d’intervento in caso di frane? Magari con una quarta luce a led, aggiunta giocando sui colori, può far meditare nell’attesa del verde per far capire l'utilità. L’inutilità, anche in caso di frane, lampeggia nella nostra mente. Fra il verde e il rosso si cerca di capire il giallo del costo a km.zero.

---La Protezione civile regionale ha stanziato 450 mila euro per mettere in sicurezza il costone soprastante il tunnel che conduce a Canneto. Presto, in virtu' del decreto il commissario dell'ex Provincia Filippo Romano, su richiesta della giunta comunale potrebbe revocare l'ordinanza che sancisce l'uso del semaforo. Lo ha dichiarato il sindaco Marco Giorgianni nell'intervista rilasciata al "Notiziario delle Eolie online". I lavori per la messa in sicurezza del tunnel dovrebbero iniziare dopo la stagione estiva.

---Tunnel con semaforo: si andrà avanti cosi' anche per tutta l'estate?

L'interrogativo è sulla bocca dui tutti gli isolani, anche perchè nonostante il segno "rosso" c'è quasi sempre un via vai ed inutile nasconderlo, l'incidente è sempre piu' dietro l'angolo.

Tanto piu' che con l'arrivo dei turisti il traffico da e per Canneto sarà sempre piu' caotico...

I COMMENTI.

di Salvatore Leone

Lipari, sema...foro frane e fretta.

Il Semaforo di Lipari é uno dei punti più belli delle Eolie, dove Vulcano si mangia con gli occhi e le altre isole appaiono più belle. Oggi Lipari può vantare un secondo semaforo, dove la sosta obbligata aiuta a meditare e ammirare il foro (ex tunnel) tanto per dare il significato preciso allo strumento a 3 luci. Sema...foro, per frane e per fretta che vive con il porto di Pignataro alle spalle e San Vincenzo di fronte. L'attesa in compagnia del rosso, che non é vino, quando dal senso opposto nessuno transita, regala il tempo di osservare il tunnel nella sua interezza e di meditare sulla inutilità e sui costi di tali semafori colorati di giallo. Se pericolo c'è, non saranno certamente queste due colonnine gialle ad avvertire del pericolo e/o ad eliminare le conseguenze derivanti dall'eventuale crollo del fronte tufoso della parete del tunnel. Anzi, con il fermo di diverse autovetture in lunga coda all'entrata del tunnel, il pericolo potrebbe aumentare, in quanto non può essere la barriera di zinco sistemata per il restringimento della carreggiata (di 40 centimetri buoni) ad evitare possibili conseguenze. Meglio sarebbe stato sistemare il classico cartello con la frase di stile "ATTENZIONE PERICOLO FRANE. TRANSITARE IN FRETTA", tipo quello pubblicizzato recentemente nella trasmissione "Striscia la Notizia, il "caso Monte San Pellegrino di Palermo". Il territorio eoliano ha bisogno di almeno 100 cartelli simili. L'allerta per il pericolo non riguarda solo il tunnel o foro di Pignataro. Tutto é legato alla natura e non sarà questa tipologia di semafori ad eliminare i pericoli. Intanto, la primavera ci porta all'estate ed allora anche Lipari avrà il suo dignitoso intasamento automobilistico anche dentro il tunnel privo di ventilazione. L'aria che si respirerà, già ora inizia a bruciare in gola.

di Renato Candia

Gentile Direttore,

in uno degli ultimi interventi sul Corriere delle Sera scritto poco prima della sua scomparsa e che oggi si può ritrovare sui suoi Scritti corsari, Pasolini suggeriva, per una necessaria quanto urgente riforma della scuola, di inserire tra le materie obbligatorie, l’Educazione stradale. Evidenzio che stiamo ricordando la voce di un formidabile intellettuale che così parlava più di quarant’anni fa: per Pasolini il rispetto delle regole stradali e l’educazione dell’automobilista sarebbero la misura della civiltà sociale, in assenza (totale o parziale che sia) delle quali la società stessa si mostrerebbe in tutta la sua miserevole ignoranza.

Vengo al dunque. Da tempo sulla strada da Lipari e Canneto, all’altezza della galleria, è in azione un semaforo, conseguenza, se non sbaglio, del ripristino di una frana che si era verificata all’imbocco della galleria stessa qualche tempo fa. Il semaforo funziona regolarmente: chi l’ha posizionato regolandone i tempi di durata, ne deve aver avuto, per propria competenza, le sue buone ragioni. Tuttavia mi sembra che, vuoi per la confidenza acquisita da chi transita spesso su quel tratto di strada, vuoi per una innata propensione al rischio, vuoi per il gusto alla trasgressione, vuoi per l’istinto interpretativo del soggetto automobilista verso il codice stradale per cui un semaforo rosso non obbliga ad un comportamento preciso ma si limita a ‘suggerirlo’, mi ritrovo sistematicamente ad essere superato da auto, motorini, furgoni e mezzi di varia natura che, indifferenti al semaforo rosso, passano, a volte pure con un certo risentimento nei confronti dell’automobilista-pollo (io) che ‘incomprensibilmente’ sta fermo ad aspettare la luce verde. Magari il ‘salto del semaforo’ è un nuovo sport e io non sono abbastanza aggiornato: non Le nascondo, caro direttore, che la scorsa settimana qualcuno mi ha pure suonato il clacson perché non passavo. Vedo superarmi, a volte, genitori con bambini, giovani con lo scooter (forse diretti a scuola, ma ovviamente non posso giurarlo), automobilisti che hanno a che fare con il mondo della scuola. Noi, a scuola intendo, facciamo legalità, cerchiamo di insegnare regole, di spiegare il senso della cittadinanza e dell’appartenenza, ma la pratica del rispetto delle regole è questione di educazione, e l’educazione si impartisce tra le mura domestiche: non lo dice il Dirigente scolastico, lo dice il Codice Civile. Non vedo educazione, ahimè, al semaforo della galleria.

Mi auguro che qualche anima si possa ravvedere leggendo questi pensieri, anche se non Le nascondo che, almeno in questo caso, non mi sento ottimista: leggere è indice di curiosità, ma l’ignoranza e la poca educazione non leggono e non sono curiose, sono autoreferenziali, e si alimentano soltanto della loro propria arroganza.

Grazie della consueta ospitalità.

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